Bancarelle, lo spostamento beffa: da via Ravenna a ……via Ravenna

 

Posteggio ambulante fisso di Via Ravenna

 

E’ durata una stagione l’illusione di residenti e commercianti di via Ravenna. I marciapiedi della zona non verranno liberati dalle immonde e immense bancarelle che invadono lo spazio riservato ai pedoni. L’annuncio della presidente del II Municipio, Francesca Del Bello, della dislocazione in via Lancisi si è rivelato fuffa.

Ci avevamo creduto anche noi tanto che a giugno 2019 avevamo fatto un sopralluogo a via Lancisi per mostrare la zona che avrebbe ospitato gli ambulanti di viale Regina Elena e di via Ravenna. Non che quella soluzione fosse entusiasmante, intendiamoci, perché si trattava di lasciare in strada banchi che per loro natura dovrebbero stare nei mercati. Ma sicuramente un piccolo miglioramento ci sarebbe stato. Infatti l’area prescelta di via Lancisi è certamente meno frequentata dai pedoni rispetto a via Ravenna (ricca di attività commerciali) e viale Regina Elena (dove l’ingresso del Policlinico era ostacolato al punto da mettere a repentaglio la sicurezza del pronto soccorso).

L’area di via Lancisi

 

Ma la cosa sembrava fatta, con tanto di annuncio ufficiale da parte dell’ex assessore municipale, Andrea Alemanni, che aveva lavorato per questo spostamento che lui considerava essenziale. E qui scatta la questione politica: forse per fare un piacere agli ambulanti o forse per incompatibilità caratteriale, la presidente del II Municipio ha silurato Alemanni e lo ha sostituito con Valerio Casini, certamente meno rigido nei confronti delle bancarelle. E’ stato Casini a mettere in discussione l’operato del suo predecessore e riscrivere la delibera di spostamento. Poche settimane fa, la delibera è stata approvata e prevede – udite udite – sempre uno spostamento ma di………… 10 metri!!

Una presa in giro, un tentativo di tenere calmi commercianti e residenti di via Ravenna che invece hanno reagito malissimo, perché si sono sentiti ancor più presi in giro.

Secondo la delibera di Casini, il mega-banco di Largo Ravenna al civico 3 si sposterà in Largo Ravenna davanti al civico 2. La bancarella che oggi si trova all’angolo con via Ogliastra, andrà sul lato opposto, sempre all’angolo con via Ogliastra. Un altro mega-banco di ben 12 metri di lunghezza si sposterà di 20 metri e così via. Una sorta di gioco delle tre carte tanto per dire che si è fatto qualcosa, mentre non si è fatto un bel niente. Anzi l’illusione di tornare a passeggiare in una strada normale provoca una delusione ancora maggiore quando sfuma per motivi e interessi poco chiari.

“Era già tutto fatto, avevamo predisposto gli stalli e speso soldi per i lavori in via Lancisi e ora niente. L’area di piazza Bologna non sarà più liberata, sono davvero basito”, ha dichiarato Andrea Alemanni. Mentre il nuovo assessore Casini cerca di arrampicarsi sugli specchi per giustificare la sua scelta: “Abbiamo salvaguardato il lavoro degli ambulanti e delle attività commerciali della zona (!)”, dice. Poi aggiunge: “In via Lancisi gli ambulanti non montano i banchi perché le postazioni non sono redditizie”. E così svela il vero motivo del mancato spostamento, la pressione subita dai bancarellari perché continuino a imperversare in luoghi ad alta densità di traffico pedonale.

Del decoro e della sicurezza non interessa a nessuno, tranne che ai residenti. Erano anni che lamentavano un suq sotto casa, ma evidentemente la lobby delle bancarelle è sempre più forte.

E i posti rimasti vuoti in via Lancisi, costati denaro pubblico? Al momento non si sa. Dal Municipio fanno sapere che forse ci andranno i banchi che sostavano davanti la stazione Tiburtina, dove è in corso l’abbattimento della Tangenziale. Ma il “forse” fa capire quanto la promessa sia fumosa e indefinita. Perché quando si parla di ambulantato a Roma, la legge e il buon senso, contano poco.

 

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