Ancora sulle 50 bancarelle dei “librai”

Come avevamo anticipato nel pezzo dell’altro giorno sulle 50 possibili nuove bancarelle da autorizzare nella città storica, lunedì 11 u.s. si è tenuta la conferenza dei servizi che avrebbe dovuto raccogliere i pareri sulle aree dove rilasciare le nuove licenze.

Alla conferenza ha partecipato la solita indomabile consigliera Nathalie Naim che ci ha anche fornito un resoconto della seduta. Chiariamo che si tratta di appunti personali della consigliera che quindi non possono essere considerati il verbale ufficiale della seduta. Se quindi qualcuno dovesse ravvisare informazioni non accurate è pregato di farlo presente e le sue osservazioni saranno prese nella massima considerazione. Ciò detto noi non dubitiamo dell’affidabilità e competenza della consigliera Naim.

 

Report della Conferenza di Servizi dell’11 gennaio 2016 presso il dipartimento alle Attività Produttive. Acquisizione pareri sulle aree per il rilascio di nuove licenze per “librai” che venderebbero prodotti dell’editoria (libri, cartoline, guide, magneti, calendari ecc.) e altro compresi i souvenir. 

Presenti oltre al Dipartimento i vari municipi interessati, l’Ufficio Città Storica, la Polizia Locale, la Soprintendenza Statale e Capitolina.  In questa seduta si approvano le aree  nelle quali poi potranno esservi una o più postazioni (ad esempio in via delle Muratte ne sono previste 10).

 – Viale Adriatico pareri favorevoli.

 – Ponte Milvio pareri favorevoli ma il municipio chiede di cambiare la struttura presente fatiscente e l’Ufficio Città Storica fa notare che il banco interferisce con le alberature presenti non lasciando libere le aree di rispetto.   Va chiesto a tale proposito parere al Dipartimento Ambiente.

 – Viale America di fronte al laghetto,  pareri favorevoli  il municipio fa notare che li non c’è mai stata una postazione. 

 – Tav 11 Talenti pareri favorevoli

 Municipio VII  la postazione prevista sull’Appia non è stata approvata dalla giunta del Municipio che non ne ha proposta nessun altra e quindi per ora il municipio è escluso.

 Municipio I Prati :

 – Via Lepanto si deposita una nota dell’11 gennaio 2016 del Direttore del municipio: sebbene il parere del municipio fosse favorevole  il Presidente del Tribunale e la Prefettura chiedono per motivi di sicurezza di non prevedere tale banco che ricadrebbe nei pressi dell’entrata del Tribunale. Tale postazione è quindi sospesa.

– Piazza Mazzini – Via Tito Speri angolo Via  Settembrini.  Tutti esprimono parere favorevole.  Gli Uffici del municipio fanno presente che si stanno ancora eseguendo accertamenti tecnici per individuare una precisa collocazione. Tale postazione è quindi sospesa in attesa degli esiti.

– Piazza Cola di Rienzo tutti esprimono parere favorevole. La soprintendenza solleva una riserva in merito alla compatibilità con il PMO vigente. Chiede di verificare se li sono previste OSP di pubblici esercizi.  I Vigili dicono di no  dice che ci sono banchi “a rotazione” a fianco, che ci sono dei tavoli dall’ altra parte. L’Uff. Citta storica evidenzia il problema che i banchi non garantiscono l’area di rispetto dalle alberature e che quindi va richiesto parere in merito al Dipartimento Ambiente.

– Lungotevere Castello pareri favorevoli.

Municipio I Centro Storico

– Via Orlando (Piazza della Repubblica).  Pareri favorevoli.  I Vigili dicono che il parere è favorevole se il banco viene previsto non in Via Orlando ma nell’emiciclo della piazza in quanto altrimenti  sarebbe in contrasto con il codice della strada.  Invece quella parte della piazza è un area pedonale  sufficientemente ampia per garantire  transito pedonale  con struttura. Chiede quindi di cambiare la denominazione con “Piazza della Repubblica angolo Via Orlando”.  Nessuno obbietta richiesta accolta.

– Piazza  Cairoli pareri  favorevoli. I Vigili chiedono poiché il banco è previsto di fronte l’entrata del giardino che venga un po’ spostato  ubicandolo all’altezza di fronte  al civico 118  sul marciapiede centrale perimetrale ai giardini ivi presenti. Fa notare inoltre che sulla parte interna del marciapiede c’è un percorso per ipovedenti e quindi va collocato in deroga al regolamento OSP sulla parte esterna dello stesso.

– Via delle Muratte.  Pareri favorevoli, salvo i Vigili che sospendono il parere in attesa del parere dei vigili del fuoco e dell’UOT Municipio. Il problema è la presenza all’alt del civico 43 di un idrante soprassuolo funzionale all’attacco dei Vigili del Fuoco e di un uscita di sicurezza dell’ istituto Monte Paschi di Siena posto h civico 35.  La motivazione è data soprattutto dalla fascia di accessibilità die mezzi di pronto soccorso o da via del corso o da via santa Maria in Via.  I vigili depositano una  nota inviata a fine dicembre Prot. VA/1111/2016.

La Direttrice del dipartimento chiede  per quale motivo questo problema non era stato evidenziato prima. I vigili rispondono che lo avevano comunicato invano in passato. E che comunque erano “provvisorie”.

L’Ufficio del Municipio fa presente che la Presidente Alfonsi ha inviato una nota a Tronca in cui si chiede di sospendere la procedura, non perché contraria al rilascio delle nuove licenze ma al fine di chiarire l’attività che verrà svolta nelle postazioni.

Infine la Soprintendenza di Stato, che si è espressa favorevolmente su tutte le aree dichiarandole “condivisibili”,  fra presente che in alcune aree la grandezza del banco prevista di mt 3×4  ossia 12 mq  risulta eccessiva e che  le postazioni devono avere un banco tipo ma che la nuova struttura non è ancora stata sottoposta alla loro attenzione dal dipartimento.

Il 14, giovedì,  alle 10:00 si riunirà altra conferenza di servizi sul tema per mettere a punto ciò che è rimasto irrisolto.

 

Riportiamo infine l’interlocuzione riferitaci che la consigliera Naim ha avuto con la direttrice del Dipartimento, che lamentava il fatto che erano apparsi articoli “deliranti” sui giornali riguardo il rilascio di queste licenze, laddove a suo avviso il problema centrale sono i controlli sulle attività e non le procedure che loro stanno seguendo.

Pur non potendo teoricamente intervenire nella conferenza, la consigliera ha fatto presente alla direttrice che la delibera n.8 del 2011 parla espressamente di prodotti dell’editoria e di “altro”, consentendo quindi di vendere un po’ tutto. Non convinta di ciò la direttrice ha chiesto il parere dei vigili che hanno confermato che la categoria “prodotti dell’editoria” crea molti problemi perché qualsiasi cosa potrebbe essere prodotta dall’editoria e fanno l’esempio delle calamite; essi dicono anche che hanno più volte sanzionato i librai ma senza ottenere risultati.

Appurato inoltre che “altro” consente di vendere praticamente tutto, la direttrice conclude che bisogna trovare una soluzione per vincolare maggiormente le categorie merceologiche e che si potrebbe suggerire al Commissario Tronca di modificare con i suoi poteri straordinari la delibera in tal senso, che altrimenti si creano situazioni di degrado e anche di concorrenza sleale.

 

Si direbbe quindi che l’iter per la concessione di queste nuove licenze stia andando avanti, benché pare si sia riusciti a instillare qualche dubbio negli uffici che tutto non sia proprio così tranquillo. La cosa veramente preoccupante è che se non ci fosse stata la consigliera Naim a segnalare i problemi della delibera, pur non tenuta ed anzi neanche autorizzata ad intervenire, tutti sarebbero andati avanti convinti di autorizzare banchi che vendevano libri, mentre per anni attività simili hanno venduto essenzialmente paccottiglia indecente. Viene da chiedersi se tutti i funzionari coinvolti nella procedura non riescano a vederli i problemi o non vogliano farlo. Quello che è certo è che in queste condizioni è molto meglio soprassedere dal rilasciare qualsiasi nuova licenza sul suolo pubblico, che già risulta pesantemente gravato da migliaia di bancarelle ancora in gran parte fuori controllo.

Continueremo a seguirla da vicino questa storia, nella speranza che il commissario Tronca si renda conto che si rischia di fare la seconda della festa della Befana e si decida ad annullare la delibera del 2011, lasciando al governo cittadino che verrà la decisione se e come autorizzare nuove attività su area pubblica.

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3 risposte

  1. non ho capito una cosa:
    l’assegnazione di queste “nuove ” postazioni, viene messa a bando?
    Ovvero ci sarà una procedura ad evidenza pubblica per l’attribuzione ai singoli operatori della postazione?
    Perchè se è previsto nella delibera 8/2011 o in altro provvedimento lo svolgimento della gara pubblica per l’attribuzione delle postazioni, nel bando di gara basterà indicare con precisione ( e rigore! occhio alla replica del pasticcio Piazza Navona……. ) le categorie merceologiche e quindi si risolverebbe, in parte, il problema (poi bisognerebbe controllare con estrema attenzione e costanza l’effettivo rispetto delle disposizioni).
    Se nella delibera del 2011 non è prevista la procedura ad evidenza pubblica, occorrerebbe un provvedimento che, integrando le disposizione della delibera, ne disponesse lo svolgimento; procedura questa più semplice della revoca della delibera.

  2. La delibera dovrebbe prevedere I bandi (più d’uno fino al completamento delle 50 postazioni previste), per cui ci sarebbe forse la possibilità di limitare strettamente le categorie merceologiche, anche se col fatto che l’editoria ormai fornisce gadget di ogni tipo c’è sempre il rischio che la monnezza riesca a passare da qualche pertugio.
    C’è però anche un problema di affollamento di banchi; qual è infatti il senso di prevederne 10 (dieci!?!) in via delle Muratte?
    E comunque non si capisce perché prevedere nuovo commercio in strada quando il centro è pieno di locali vuoti; molto meglio pensare a qualcosa che disincentivi I locali inutilizzati cercando quindi di ridurre il livello dei canoni d’affitto.

  3. sulle merce bisognerebbe aprire una discussione seria , non credete ? in primo luogo la liberalizzazione perchè mai non dovrebbe riguardare le bancarelle ?
    insomma comprare una cioccolata in una edicola va bene mentre un gadget su un libraio no ?
    Avete visto le multe ai bar a San Pietro ? se toccava ai gelatai i telegiornali avrebbero avuto i servizi per i prossimi anni…

    PS
    avete rai due ha insistito sul fatto che ci mettiamo dove capita…chissà chi ha commissionato il servizio ???
    nel frattempo abbiamo denunciato il tgr. Tra un anno verranno condannati au una piccola rettifica…vedrete !

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