Altre bancarelle regolari in centro storico???

Ancora un’iniziativa del Municipio I nel settore del commercio ambulante, questa volta si tratta dei cosiddetti “Operatori del proprio ingegno”.

Prima di entrare nel merito, ci chiediamo quando deciderà il Municipio di occuparsi seriamente della devastazione del commercio in tutto il suo territorio, con minimarket, negozi di souvenir e pseudo-somministrazione varia che ormai l’hanno desertificato, delle OSP abusive che ormai hanno perso ogni residuo ritegno, degli itineranti di via Nazionale.

 

consiglio

Questo il post su facebook della Presidente Alfonsi sul tema:

Oggi, nel corso della seduta del Consiglio Municipale, un rappresentante di una Associazione di Operatori del Proprio Ingegno ha letto un documento nel quale si richiede al Municipio di aiutare la categoria.
Questi artigiani vanno riconosciuti e sostenuti, sia attraverso l’istituzione di uno specifico Albo Municipale che mediante l’assegnazione di postazioni fisse e la possibilità di organizzare eventi e mostre mercato. Nei precedente mandato come Giunta avevamo elaborato una proposta di regolamentazione della materia, che prevedeva l’istituzione di uno specifico Albo e l’individuazione di luoghi nei quali gli OPI potessero svolgere la propria attività, purtroppo però il Consiglio di allora non riuscì a trovare un accordo e tutto si è fermato. Ora, a partire da un incontro già fissato per il prossimo martedì tra i rappresentanti degli operatori e gli Assessori Municipali al Commercio e alla Cultura, abbiamo l’occasione per riprendere in mano il tema, e quindi invito il nuovo Consiglio del Municipio a recuperare il lavoro già fatto è portarlo a termine, per assicurare finalmente a questi artisti artigiani le risposte che giustamente si aspettano dalla politica.

 

Noi ammettiamo di non conoscere la materia, per cui a parte allarmarci all’ennesima scusa per autorizzare gente a vendere in strada anziché utilizzare appositi spazi commerciali, ci asteniamo da giudicare il merito.

 

ingegno

 

C’è però l’ex consigliera municipale Annalisa Secchi, nonché Presidente della Commissione Cultura in Municipio I nella scorsa legislatura, che ha ritenuto di fornire il suo punto di vista sull’iniziativa, sempre su facebook:

Ho saputo che il I Municipio vuole riproporre in votazione il bando per regolarizzare i cosiddetti “operatori dell’ingegno”, bando che fu bloccato nella scorsa consiliatura dopo attento e approfondito esame, per alcune considerazioni che riassumo brevemente. Innanzitutto ad oggi solo un ristretto gruppo di questi operatori possiede dei vecchi titoli, di cui occorre anche verificare la validità attuale . La definizione di operatori dell’ingegno , come definita da diversi documenti, tra cui uno della Polizia locale, afferisce a chi crea opere uniche, non riproducibili serialmente e non rientranti nella fattispecie dell’artigianato. In realtà, come chiunque può constatare osservando le bancarelle sparse un po’ dappertutto, la maggioranza di loro sono artigiani, magari alcuni bravissimi, ma artigiani e andrebbe quindi inquadrati come tali. L’apertura del bando, così come era stata proposta, consentiva pur con alcuni paletti, a chiunque possedesse alcuni requisiti di poter partecipare all’iscrizione dell’albo. E se si fossero iscritti in 3.000? In quanti avrebbero potuto occupare il suolo pubblico? E gli spazi dove regolarizzarli? Attualmente il centro storico di Roma è sommerso dagli abusivi di ogni tipo e risma, da Ponte Sant’Angelo a Piazza Navona e zone limitrofe, da Trastevere a Via Andrea Doria, a Via del Corso, e nessuno riesce a debellare il fenomeno. Qualcuno a suo tempo mi ha obiettato che una volta regolarizzati, almeno questi sarebbero stati controllati più facilmente dai vigili. Ma chi impedisce che a che a quelli regolari si aggiungano, si affianchino quelli rimasti fuori?. Se dopo anni non si riesce a vietare che bancarelle di souvenir offuschino la visuale dei monumenti più belli del mondo, se non si riesce a togliere i mercati abusivi, vedendo com’è messa Roma oggi, qualcuno lo può ancora credere? Inoltre questi si andrebbero a sommare agli urtisti, ai camion bar e alle miriade di altre occupazioni regolari e no. In quali piazze andrebbero collocate? Non sono già sature abbastanza? Di bancarelle, macchine, tavolini, abusivi, di immondizia, ecc.. Mi trovate qualche piazza in cui i bambini hanno ancora spazio per giocare? Ecco, sentendomi tirata in ballo, avendo fatto parte della scorsa consiliatura, ed essendo stata presidente della commissione Cultura che bocciò quella proposta, mi sono sentita in dovere di spiegarne le motivazioni. E onestamente, senza alcuna polemica, qualcuno di voi ritiene che il Centro storico abbia bisogno di altre Bancarelle?

 

A noi le parole dell’ex consigliera Secchi paiono di puro buon senso, mentre l’iniziativa della Presidente Alfonsi ci appare immotivata, inopportuna, velleitaria e fonte di probabili nuove invasioni di banchi, abusivi ma anche regolari, in centro storico. Ma noi quando si tratta di Municipio I sappiamo bene di non essere obiettivi, avendo avversato la rielezione dell’attuale Presidente in tutti i modi.

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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