A villa Pamphilj, il Deserto dei Tartari!

L'Associazione per Villa Pamphilj ha verificato l'utilizzo dello "stabilimento urbano" lì creato quest'anno dall'amm.ne capitolina ed è l'ennesimo fallimento

Vogliamo dare eco al post dell’Associazione per Villa Pamphilj sullo “stabilimento urbano” realizzato dall’amministrazione nella villa quest’anno. Nell’articolo sono riportate alcune informazioni relative a tale “stabilimento” (ad esempio che l’amministrazione avrebbe voluto realizzarlo nella parte est della villa, molto più ricca di preesistenze storiche, che erano previsti stand, musica e spazi eno-gastronomici, modello sagra di paese, ecc.).

Consigliando la lettura del post, ne riportiamo di seguito alcuni stralci, a partire dall’incipit.

 

Si tratta del cosiddetto “stabilimento urbano”, uno dei cinque realizzati all’interno della Città e presentati quali “nuove aree relax dedicate al tempo libero ad ingresso gratuito per tutti”.
A villa Pamphilj, com’era prevedibile, un deserto… un Deserto dei Tartari che, come nel romanzo di Dino Buzzati, vede un pugno di persone montare la guardia nell’attesa di qualcosa e qualcuno che (fortunatamente) non verrà mai.

 

“Abbiamo monitorato e scattato foto allo stabilimento per due settimane, dalla sua apertura l’1 agosto ad oggi, venerdì 14, variando gli orari in maniera da avere una panoramica riferibile alle diverse ore della giornata e in quei sopralluoghi abbiamo rilevato solo sporadiche presenze:
– 2 agosto > 4 persone sotto l’ombrellone;
– 5 agosto > 1 persona sotto l’ombrellone;
– 6 agosto > 2 persone a fare yoga;
– 8 agosto > 3 persone a fare yoga;
– 9 agosto > 2 persone sotto l’ombrellone;
– 12 agosto > 1 persona sotto l’ombrellone.
Ovviamente, non avendo potuto monitorare 10 ore di seguito ogni giorno, a queste persone ne va aggiunta qualcun altra, non più di una ventina in 14 giorni, comunque.”

 

Perché allora questa follia?
Roma Capitale ha mostrato, per l’ennesima volta, di non voler capire nulla di villa Pamphilj, luogo di aggregazione spontanea dove già fioriscono attività sportive, ludiche, di intrattenimento per bambini… ma con la possibilità di spaziare in 184 ettari di Natura, Storia, Bellezza, dove ciascuno può trovare il proprio angolo di magia, relax, felicità… senza finire chiuso dietro la rete di un pollaio!

 

PS: sarebbe anche interessante capire come sia possibile organizzare uno stabilimento per prendere il sole, dunque in costume da bagno, in un’area sottoposta, a norma del Regolamento Comunale, al divieto di denudarsi della maglietta: lo diciamo perché, recentemente, la Polizia Roma Capitale si è molto adoperata per far rimettere le t-shirt a chi corre o fa ginnastica senza.

 

 

 

Da non perdere le immagini mostrate nell’articolo (tra cui quella sopra) che fanno pensare ad una riproposizione delle situazioni che il compianto Paolo Villaggio pensava per il suo Fantozzi.

Aggiungiamo solo che anche in questo caso, come per Tiberis, l’estate per l’amministrazione è arrivata il 1 agosto.

 

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Area verde intitolata a Willy Montero ma ugualmente abbandonata. Apprezzabile l’idea del MunicipioI di dedicare a Willy il giardinetto di via Guglielmo Pepe, ma possibile che neanche in questo caso si riesca a mantenere un minimo di decoro? #fotodelgiorno

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