A Roma ci sono ragazzi che vogliono scegliere

L’Osservatorio per la legalità della Regione Lazio ha voluto affidare ai ragazzi del Cinema America l’organizzazione di quattro serate sul tema “Il cinema racconta le mafie”.

“Da Corviale a Montesacro: gli Schermi contro la Mafia, l’ingresso è gratuito con obbligo di Cuscino!”. Questa è il titolo che i ragazzi hanno scelto per presentare l’iniziativa che si svolgerà in alcune palestre di Roma e di Rieti. Si parte questo martedì 15 marzo alle 21:00 nella palestra Agnini, in Viale Adriatico 136, con “Fortapàsc” di Marco Risi. Qui il programma completo.

 

Corviale

 

Riportiamo di seguito il testo preso dal facebook di Valerio Carocci, uno dei ragazzi del Cinema America, dove si dà una particolare lettura dell’iniziativa.

Suona la campanella, è ricreazione, tutti esultano, ma un ragazzo rimane seduto, ha scelto di cambiare il cilindro del suo motorino, sta studiando su un piccolo manuale comprato a Porta Portese come fare meno danni possibili.
Suona la campanella, è finito l’orario delle lezioni, una ragazza però non esce di scuola, si siede in corridoio vicino ai bidelli, apre lo spartito e studia, ha scelto di seguire un corso di pianoforte.
Bussano alla porta, entra un bidello, legge un avviso: “Mercoledì tutti al cinema a vedere…” Il Prof borbotta scocciato, i ragazzi urlano, uno cade dalla sedia, risata collettiva. Sulla cattedra il docente sbatte ripetutamente il registro, mentre tra se e se pensa compiaciuto “Che bello la sera prima posso vedermi Montalbano in TV”, il bidello esce, nessuno ha capito cosa si vedrà, ma tutti sono felici, tutti tranne uno.
Quel ragazzo farà “sega a scuola”, anzi non andrà al cinema. Quel ragazzo quel giorno si chiuderà sotto casa a smontare il cilindro del suo motorino 50cc 2t, quel ragazzo correrà in oratorio a suonare il piano, andrà ad aiutare la zia, studierà fisica, leggerà un libro o addirittura si vedrà proprio un film, ma di Godard, quel ragazzo sceglierà di fare altro, perché ha degli interessi, lui nella vita vuole scegliere, non andare al cinema per saltare scuola.
Ma dall’altro lato c’è chi organizza e preferisce che i ragazzi non scelgano, dall’altro lato ci sono enti che basano la propria vita sui progetti per giovani, anzi sulle scuole.
Perché loro non guardano se il ragazzo è interessato, se lo studente ha compreso il perché si trova lì, loro non credono nel ragazzo, loro pensano al rapporto con i presidi ed i docenti che gli consentono di riempire Cinema, Teatri e Conferenze.
Quel signore, che ha scelto di non far scegliere, percepisce fondi, vince bandi, su questo processo.
A me tutto questo non piace. A volte è necessario per diversificare l’offerta formativa, lo riconosco e sostengo anche, ma questa città è piena di persone che hanno costruito la propria vita solo ed esclusivamente su tali processi.
Ed è proprio per questo punto di rottura tra “offerta” e “scelta” che il Piccolo America ha deciso di fare gli eventi nelle scuole la sera, aprendole al territorio, lasciando scegliere la città ed i suoi giovani.
Qui i prossimi quattro ‪#‎SchermiPirata‬ tra Corviale, Montesacro e Colli Aniene:
http://roma.repubblica.it/…/cinema_contro_le_mafie-1351283…/
ps: Naturalmente io esultavo ed andavo al cinema, mi piaceva la ragazza del banco davanti e speravo, una volta in sala, di poterle stare seduto accanto, ma non ci sono mai riuscito. Kiss kiss, Piccolo America.

 

Si potrà essere o meno d’accordo con alcune iniziative di questi ragazzi ma come non cogliere la speranza che ce ne sono, e non pochi, di giovani che non vivono per la movida, lo sballo, la trasgressione fine a sé stessa. Il problema è che le istituzioni sembrano preferire quelli omologati di ragazzi, pur con tutti i problemi che creano, mentre quelli che vorrebbero libertà di scelta ed alternative costruttive vengono visti solo come fastidi.

E purtroppo in quello che continua ad essere uno stentoreo dibattito elettorale temi come questo non sono neanche vagamente accennati.

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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