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A che punto è il dibattito sulle possibili Olimpiadi del 2014 a Roma? Si direbbe che langua un poco, non essendoci stato grande seguito all’evento in cui il comitato promotore ha presentato il programma per la candidatura. Ci sono stati però degli accenni da parte di alcuni candidati sindaco. Vediamoli.

Qualche giorno fa in un’intervista al Tempo la candidata sindaco del M5S Virginia Raggi così rispondeva alla domanda se avrebbe voluto le Olimpiadi a Roma:

“Le Olimpiadi sono un regalo economico a una città che spesso viene usato per costruire grandi opere che restano incompiute o, più in generale, come una grande mangiatoia. Io sono contraria, penso che prima vada risistemata la città. Bisogna concentrarsi sull’ordinario. In ogni caso informeremo i cittadini dei costi e dei rischi delle Olimpiadi”.

Ad una tale posizione Roberto Giachetti, uno dei possibili candidati sindaco del PD, indirettamente rispondeva:

“Tra me e lei (la Raggi, ndr) c’è una netta opposizione. Per esempio io penso che le Olimpiadi debbano essere utilizzate come strumento di rilancio della Capitale”. E ancora: “Chi vuole le Olimpiadi pensa che Roma possa ripartire e tornare una capitale ambiziosa. Chi non le vuole ritiene che debba essere una città mediocre, rassegnata.”

 

Preso atto della netta posizione favorevole di Giachetti si è fatto sentire anche Riccardo Magi, ex-consigliere in Assemblea Capitolina ed attuale segretario dei Radicali Italiani, promotore di un referendum cittadino per decidere se presentare la candidatura alle Olimpiadi del 2024. Di seguito il suo post su facebook:

“Caro Roberto, cerchiamo di non buttarla in caciara sulle Olimpiadi.
Io non sono rassegnato né “gufo”, come non lo è chi insieme a me sta raccogliendo le firme per le strade di Roma per indire un referendum.
Penso che Roma debba tornare a essere una capitale ambiziosa e possa ripartire per essere alla pari delle grandi città europee.
Il problema è la mediocrità della sua classe dirigente che ha preso e prende scelte che non rispondono affatto a questa ambizione, ma ad altri interessi.
Immaginare investimenti pubblici per miliardi di euro significa avere un progetto di trasformazione della città, della mobilità, dei servizi. Un’idea di cosa resterà a Roma in termini di benefici duraturi: la famosa legacy. Ma tu Roberto, di’ la verità, lo hai letto il dossier inviato al Cio da Malagò e Montezemolo?
Non si può parlare di olimpiadi low cost a fronte di un progetto come questo. Roma non torna alla pari delle capitali europee se si realizza un villaggio olimpico da 17 mila posti letto a Tor Vergata quando all’Università ne servono al massimo 800/1000. E cosa ne sarà degli altri? Faremo un nuovo quartiere ritoccando il Piano regolatore in un’area dove ha una concessione esclusiva il più grosso costruttore romano?! Chi lo propone, e chi come te lo appoggia, dovrebbe rispondere, mentre esulta per il nuovo codice degli appalti che dovrebbe garantire concorrenza, trasparenza e legalità.
Roma non sarà meno mediocre se si realizza un lago artificiale lungo 2,5 Km – spendendo 70 mln di euro (?) – nella Riserva Naturale Statale del Litorale e in un’area di massimo vincolo di sicurezza aeroportuale, dove cioè non si possono fare bacini d’acqua che attirano uccelli da ogni dove. Non si può fare! Chi lo propone difficilmente potrebbe governare una capitale europea.
E poi, gli 1,8 miliardi di euro di cui parli non sono soldi che il Cio benevolmente regala alla città. Sono una parte minima dei ricavi (parte dei biglietti, dei diritti tv, degli sponsor ecc.) che il Cio lascia alla città a copertura solo parziale dei costi organizzativi, ben più elevati.
Alla luce dei fatti messi nero su bianco dagli stessi protagonisti di grandi eventi di cui ancora paghiamo le spese a distanza di decenni, affermare, come scrivi, che “la logica della candidatura di Roma da parte del CONI, coincide con la logica della mia candidatura a sindaco”, significa smentire ogni proposito di discontinuità e rottura con i fallimenti del passato.
‪#‎Olimpiadi‬ ‪#‎Roma2024‬ ‪#‎TuttaRoma‬ ‪#‎CambiaVerso‬

 

Sulla mediocrità della classe dirigente romana non possiamo non concordare con Magi. Sul resto ognuno si faccia la sua opinione ma sarebbe utile se le diverse posizioni non si limitassero a generici posizionamenti, bensì elaborassero gli elementi a favore o contro la candidatura alle Olimpiadi, come ci sembra solo Riccardo Magi faccia.

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