Concerti a p.za del Popolo, per Onorato: “Un successo pazzesco”, peccato sia fuorilegge

L'assessore ai grandi eventi deve aver dimenticato che a Roma vigono dei limiti acustici e che un concerto pop non può che superarli

Ieri si è tenuto il secondo dei tre concerti pop previsti a piazza del Popolo.

L’idea di questi concerti sembra essere stata di Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda, che al riguardo recentemente ha dichiarato:

Insieme al sindaco Gualtieri abbiamo scelto di riportare a Roma la tradizione dei concerti gratuiti in piazza, per dare l’opportunità a tutti, residenti e turisti, di assistere ad uno spettacolo unico. Saranno tre serate di festa della musica. Un’occasione in più per i turisti di scegliere Roma e per i residenti di vivere la città sotto una nuova veste: più giovane, più partecipata, più viva”.

 

Sul fatto che i turisti possano scegliere Roma per dei concerti gratuiti nutriamo più di un dubbio, ma sappiamo cosa ne pensano di questi eventi i “residenti” che sono costretti a subirli perché vivono nei pressi o anche su piazza del Popolo.

Questa una testimonianza giuntaci dopo il primo concerto:

… ieri si muovevano i lampadari, tremava tutto, un volume assurdo, più delle altre volte.

Il gatto sono tre giorni che vive sotto il letto perché spaventato dalle vibrazioni degli amplificatori a tutto volume anche durante le prove.
Si potrà pensare all’ennesima stucchevole lamentela di qualcuno che, così fortunato da vivere nei pressi di piazza del Popolo, non è neanche disposto a sopportare qualche giorno di fastidi acustici.
Ci sono però delle normative che dovrebbero tutelare i cittadini dal subire rumori molesti che, notoriamente, possono provocare fastidi anche gravi; tali normative prevedono limiti acustici nelle diverse zone della città, a seconda delle loro caratteristiche.
Purtroppo l’unico ente titolato a verificare se tali limiti vengono superati è l’ARPA, un’agenzia regionale, e per ottenere le loro misurazioni occorre che qualcuno li attivi per tempo e li trovi disponibili, stante l’esiguo personale disponibile.
Si può però andare per analogia e considerare che l’unica volta che qualcuno è riuscito ad ottenere le misurazioni dell’ARPA per un concerto pop a piazza del Popolo sono risultati sforamenti consistenti dei limiti.
Quello che segue è un estratto del report redatto all’ARPA per quella misurazione.
Gli sforamenti rilevati in quella occasione furono consistenti e portarono ad una sanzione nei confronti degli organizzatori dell’evento, benché probabilmente di entità insignificante.
Considerati quindi i limiti acustici vigenti a piazza del Popolo, è del tutto impossibile tenervi un concerto pop senza violare la normativa sull’inquinamento acustico.
Lo saprà questo l’assessore Onorato? Sarà informato di ciò il sindaco Gualtieri, ossia del fatto che la sua amministrazione organizza eventi che violano le normative acustiche del Comune di Roma?

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Una risposta

  1. Quello dell’inquinamento acustico a Roma e’ un problema diffuso, che non riguarda solo i grandi eventi. E l’amministrazione dovrebbe essere piu’ sensibile nei confronti chi chi e’ costretto a sopportare l’inquinamento acustico prodotto da un qualsiasi locale sottostante le proprie finestre.
    Cito ad esempio il caso del locale Lumen Garden sito all’interno dell’hotel di lusso St Regis, nei cui confronti gli abitanti dei palazzi circostanti hanno adottato una singolare forma di protesta: si sono dotati di megafono per chiedere, con il volume del megafono, la riduzione del volume della musica del locale; in una grottesca gara notturna fra chi si fa sentire con il volume piu’ forte.

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Va bene cercare visibilità, ma così saltano tutte le regole della civile convivenza. Inoltre chiunque potrebbe replicare con la sola convinzione che la sua sia una “giusta” causa.

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