Un amarcord di cui non sentivamo nostalgia

Una decina di giorni fa ci era stato segnalato un nuovo impianto pubblicitario fortemente indiziato di essere totalmente illecito (assenza di targhetta identificativa, mancato rispetto della distanza minima dalla strada, ditta radiata dall’albo). Ed infatti una nostra verifica informale presso gli uffici del Comune ci ha confermato tale ipotesi, con l’indicazione, sempre informale, che presto si procederà con la rimozione dell’impianto.

Immaginiamo, e speriamo, che i costi della rimozione verranno addebitati alla ditta stessa che peraltro appare essere già fuori del mercato pubblicitario, almeno nel territorio romano. Verrebbe quindi da chiedersi chi glielo fa fare a certi campioni di seminare i loro catafalchi cercando di appropriarsi illecitamente di spazi che non gli competono. Una spiegazione potrebbe essere che costoro immaginano che con la caduta del governo cittadino il clima sia cambiato, che forse si è tornati ai tempi d’oro (per i cartellonari) di Alemanno e dell’assessore biondino, quando per certi furfanti il territorio cittadino era un’enorme “casa delle libertà”.

Proprio ieri abbiamo dato notizia dell’avvicendamento all’Ufficio Affissioni e Pubblicità: via il dott. Francesco Paciello, dirigente storico dell’ufficio, sostituito dalla dott.sa Monica Giampaoli. e quale miglior occasione per la nuova dirigente di dare un chiaro segnale che su certe cose non si torna indietro che procedere senza indugio alla rimozione di questo impianto, così come di tanti altri di cui ci giungono preoccupate notizie?

Nel frattempo riportiamo una foto pervenutaci dell’impianto, che lo mostra “addobbato” come si usava fare in tempi lontani.

CartAbusivo

Come scrivevamo già ai tempi di bastacartelloni, noi siamo contrari alla giustizia fai-da-te e ad eventuali danneggiamenti degli impianti. Capiamo però benissimo, ed anzi condividiamo, i timori di quanti temono di essere tornati indietro di sei anni, con una battaglia di civiltà che da quasi vinta sembrerebbe sul punto di dover ricominciare daccapo.

Speriamo proprio che l’ufficio responsabile proceda senza ulteriore indugio a rimuovere questo brutto impianto, così anche da dare un segnale chiaro ai tanti furbi che si stanno facendo strane illusioni. Noi cercheremo di sollecitare la cosa e senz’altro ne seguiremo gli sviluppi.

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2 risposte

  1. Il cartello con la scritta ‘ABUSIVO’ non costituisce un caso di giustizia-fai-da-te, dal momento che l’impianto non è stato né abbattuto né minimamente danneggiato: è invece la dimostrazione visiva dell’impegno che ancora ci mettono certi cittadini per ridare a Roma il decoro che si merita.
    Quanto alla rimozione del cartellone ed ai relativi costi, nel rispetto del Regolamento di Pubblicità la Dott.ssa Monica Giampaoli dovrà trasmettere alla S.r.l. Romantech Pictures un invito-diffida a rimuovere l’impianto a propria cura e spese entro 10 giorni, trascorsi inutilmente i quali il Comune deve provvedere alla rimozione forzata d’ufficio, anticipando le spese della rimozione, di cui con Ordinanza del Prefetto verrà chiesto poi il rimborso.

  2. beh, cartello a parte, si intravede una scrittina sul palo del cartellone.
    tecnicamente quello configurerebbe un danneggiamento.
    anche se il danneggiamento di una cosa che è già un danno in sé stessa è cosa discutibile.

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D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

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