Recinzioni al plexiglass: persa la trasparenza nascondono monumenti e bellezza

Premettiamola noi la facile obiezione all’argomento di questo post: i problemi a Roma sono altri. Il che è vero, ma l’enorme degrado che attanaglia la città è fatto anche di tanti piccoli pezzetti che presi uno ad uno parrebbero insignificanti ma messi insieme creano l’immagine di Roma che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni.

Via Petroselli
Via Petroselli

Parliamone allora delle recinzioni di molte aree archeologiche, a largo Argentina ad esempio, in via Petroselli o in piazza del Colosseo, quelle metalliche fatte a croce di S. Andrea. Si tratta di una recinzione tradizionale del centro storico di Roma, che però diversi anni fa (epoca Rutelli?) ha visto l’aggiunta di lastre di plexiglass o policarbonato. Arguiamo che il motivo possa essere stato di sicurezza, giacché tali recinzioni limitano in genere degli scavi, posti a quota ben più bassa, e quindi col rischio di cadervi dentro; un bambino vi può infatti passare facilmente attraverso e quindi precipitare al di sotto.

Il problema è che queste lastre si sono velocemente deteriorate, per processo naturale ma soprattutto a cura dei soliti minus habens, di cui evidentemente Roma pullula, che le hanno vandalizzate in vario modo, per cui la trasparenza del materiale si è ormai completamente persa. La vista sugli scavi è quindi resa impossibile e l’immagine che ora rendono queste recinzioni all’intero luogo in cui insistono è notevolmente sgradevole e sciatta.

Foro Romano
Foro Romano
Teatro di Marcello
Teatro di Marcello
Cattura
Via delle Botteghe Oscure

 

Questo piccolo ma significativo elemento di degrado è presente ormai da diversi anni ma pare che tutti ci abbiano fatto l’abitudine, non ricordando noi articoli o discussioni al riguardo. Si tratta probabilmente dell’ennesimo pezzettino di decoro che si è perso nell’indifferenza generale, archiviato come una delle tante cose che “a Roma funziona così”, il cui stratificarsi ha però disegnato un’immagine della città che sempre più cittadini giudicano inaccettabile, e noi con loro.

Come abbiamo premesso, questo non è certamente uno dei più gravi problemi della città, ma d’altro canto appare di facile soluzione, solo che qualcuno lo mettesse in lista. Vi sono ad esempio le recinzioni utilizzate su via dei Fori Imperiali che potrebbero sostituire man mano quelle con i pannelli (non più) trasparenti, con un risultato che siamo sicuri sarebbe notevolmente apprezzato da tutti, turisti ma soprattutto cittadini romani che ci tengono veramente al decoro ed al prestigio della loro città.

Foro di Traiano
Foro di Traiano

Da ultimo, a chi inviare la segnalazione? Sarà anche questo un compito per il sempre più onnipresente assessore Pucci? Proviamoci!

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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