La Sindaca Raggi con un post sulla sua pagina facebook ha annunciato l’iniziativa “#FabbricaRoma 2030|2050″ grazie alla quale nascerà la “Consulta per lo Sviluppo di Roma”.
Dal post della Sindaca:
“Roma si candida così a diventare un laboratorio di partecipazione attiva e costruttiva. Con Fabbrica Roma 2030|2050 e l’istituzione della Consulta raccoglieremo e condivideremo le migliori idee per lo sviluppo: riqualificazione urbana, semplificazione amministrativa, smart city e sviluppo del 5G, mobilità sostenibile, fino a turismo e commercio, green economy ed economia circolare.”
E ancora …
“Avrà il compito di analizzare lo stato di avanzamento delle iniziative in materia di sviluppo e innovazione e organizzerà il “Forum annuale di Roma Capitale”: un incontro internazionale di dibattito e confronto con la partecipazione delle capitali europee e mondiali.
L’obiettivo è diffondere la conoscenza dello stato di attuazione di piani, programmi e progetti promossi dell’Amministrazione, e una visione condivisa della città nei prossimi decenni.”
Si capisce da sé che è tutta fuffa o dobbiamo spiegarlo noi?
Anzitutto sentir parlare di “partecipazione attiva” da parte di chi in quasi 3 anni di governo si è dimostrata il Sindaco più impermeabile a qualsiasi contatto con i cittadini è semplicemente ridicolo, oltre che per nulla credibile.
Ma poi ci sono esempi eclatanti di pseudo partecipazione in cui si è già esibita l’attuale amministrazione (su tutti quello del PUMS) a dimostrare che costoro non sono attrezzati mentalmente a confrontarsi con gli altri, e quando fanno finta di farlo è solo per poter dire che loro sono quelli della “trasparenza e partecipazione”. Purtroppo per loro però ormai a Roma non gli crede praticamente più nessuno e gli unici commenti positivi ai loro post provengono da gente non di Roma, tifosi del M5S che non conoscono il livello di degrado, materiale e sociale, che ha ormai raggiunto la città in mano ai loro beniamini.
Infine non possiamo non rilevare la scarsissima credibilità di un’iniziativa che dovrebbe occuparsi anche di mobilità sostenibile, se promossa da chi sono quasi tre anni che blocca l’introduzione del bike sharing a Roma pagato dai cartelloni pubblicitari.
Sicuri che di questa iniziativa non sentiremo più parlare in futuro (altro che “… visione condivisa della città nei prossimi decenni“), inviteremmo la Sindaca a non perdere tempo con questi annunci, che tanto ormai a Roma non abbocca più nessuno. Ma tanto sappiamo che non sta certo a sentire a noi …
Una risposta
La Sindaca oggi non sta certo a sentire a noi; tra due anni , continuerà a sentire Nessuna (quel che sarà).