Iniziamo col mettere le mani avanti chiarendo che noi non partiamo prevenuti nei confronti del Sindaco Raggi, che non ci proviamo alcun gusto a sottolinearne l’inadeguatezza (vorremmo tanto invece poter essere fieri del Sindaco della nostra città) e che speriamo di aver già dimostrato di non fare sconti a nessuno, qualsiasi sia lo schieramento a cui appartiene.

Nello spiegare quindi perché a nostro avviso la Raggi non sarebbe dovuta andare all’evento di Citta del Messico, ci è utile ricordare che un discorso in tutto e per tutto simile lo facemmo nel lontano settembre 2015 per l’allora Sindaco Marino.

 

Il punto centrale è che quando si decide di affrontare una sfida terribile come governare Roma, ben conoscendo (i social riprendono continuamente ed impietosamente le denunce che la Raggi faceva quando era all’opposizione) la situazione disastrosa in cui versa a causa di decenni di malgoverno e ruberie, si è costretti a misurarsi con gli innumerevoli problemi che la città pone ogni giorno e non ci si può distrarre con iniziative pur in astratto meritorie ma che non apportano nulla nell’immediato alla città ed ai cittadini.

Per dirla in modo aulico, primus vivere, deinde philosophari. Il che non vuol dire che la filosofia sia inutile, ma quando è a rischio la sopravvivenza esssa tende a non servire molto.

Provando a traslare il concetto, gli indubitabili cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo sono senz’altro da mettere in cima ad un’ipotetica agenda politica mondiale, ma il Sindaco di una città che conta ogni settimana pedoni morti sulle strade, che si trova con mini-discariche un po’ ovunque, che deve fare i conti con verde pubblico pericoloso e allo stremo, che non riesce ad assicurare una mobilità decente a nessuna delle componenti del traffico (autobus sistematicamente al di sotto dei livelli di servizio, metropolitane con frequenze bibliche, mobilità ciclabile anzora a zero e pedoni sistematicamente penalizzati e tenuti in condizioni di pericolo) a nostro avviso avrebbe ben altro da pensare che al surriscaldamento del clima.

Provando poi ad andare nel merito del convegno di Città del Messico, vediamo cosa ha scritto il Sindaco sulla sua pagina facebook qualche giorno fa:

Sono a Città del Messico per la conferenza del C40 #Women4Climate. L’Italia torna protagonista nel dibattito sui cambiamenti climatici. Le grandi capitali sono in prima linea per vincere le sfide di domani.

Nessuno deve rimanere indietro. Lo sviluppo sostenibile e inclusivo è il nostro obiettivo comune. Il futuro è nelle nostre mani.

 

Esageriamo nel dire che dal Sindaco di Roma ci si aspetterebbe qualcosa di più chiaro e specifico di quattro frasi che sembrano scritte da un generatore casuale di proclami?

Non si sa cosa sia andata a fare la Raggi in questo convegno, né si ha notizia di una qualsiasi particolare partecipazione della città di Roma a questo “C40 Cities”. Dando un’occhiata alle iniziative intraprese dalle varie città aderenti alla rete, si nota una scarsissima partecipazione di Roma:

 

rome

Un solo Case Study, risalente al 2011, ed una sola menzione nel blog, del 2014. Segnali questi che l’attuale amministrazione, come le precedenti d’altronde, non deve essersi interessata per nulla a questo programma.

E basta fare il paragone con Milano (6 Case Studies di cui 3 nel 2015 e due nel 2016) …

 

milan

… o addirittura con Parigi …

 

paris

… per sospettare fortemente che a Roma devono essersi ricordati di C40 Cities solo far fare una gita di piacere al Sindaco.

Inoltre non va dimenticato che è stato lo stesso Sindaco a dichiarare di non essere disponibile ad un successivo mandato, privando quindi la sua azione di qualsiasi respiro strategico e rendendo una perdita di tempo il partecipare ad eventi come quello di Città del Messico (sempre a meno di non considerarlo una gita pagata dai contribuenti).

 

Venendo infine all’opportunità che il Sindaco andasse a Città del Messico in presenza di avverse previsioni del tempo per Roma, ricordiamo che la nevicata di lunedì scorso era stata prevista molti giorni prima nella maniera più precisa possibile. Trattandosi di evento sempre eccezionale a Roma, un Sindaco non irresponsabile avrebbe annullato tutti i propri impegni per seguire in prima persona lo svolgersi degli eventi e prendere in tempo reale le dovute decisioni.

Sembrerebbe che in qualche modo il Sindaco Raggi abbia cercato di fare lo stesso rimanendo collegata in videoconferenza da Città del Messico, ma solo chi non ha una minima cognizione di come si dirige un’organizzazione complessa può non rendersi conto che non è proprio la stessa cosa.

 

raggiVideo

 

Qualcuno deve avergliela fatta capire infine la cosa al Sindaco per cui ella ha deciso di tornare anticipatamente, riuscendo nel capolavoro di mancare la direzione delle operazioni a Roma e rendere praticamente inutile il suo viaggio a Città del Messico (peraltro pagato dalle casse comunali, immaginiamo).

 

Nelle pagine del C40 Cities non ci pare che il Sindaco Raggi abbia lasciato tracce visibili della sua partecipazione, per cui l’unica cosa che forse rimarrà è la risibile decisione annunciata dalla Raggi di vietare i veicoli diesel nel centro storico di Roma a partire dal 2024. Risibile perché se si riconosce che il diesel è fortemente inquinante non gli si danno altri sei anni di vita in centro storico, perché non lo si vieta solo in centro storico ma nell’intera città ma soprattutto perché è troppo facile prendere decisioni che ricadono su amministrazioni future, in particolare da parte di chi in quasi due anni di governo non è riuscito a fare un singolo passo avanti concreto nel limitare l’inquinamento atmosferico a Roma.

 

Avevamo già fatto presente l’anomalia di un Sindaco che pare trovare continue scuse per allontanarsi dalla città. In questo caso la cosa è avvenuta per un evento inutile ed in presenza di una situazione cittadina molto critica ancorché abbondantemente e molto precisamente prevista.

Che il Sindaco Raggi non si renda conto dell’irresponsabilità di questi suoi comportamenti non stupisce più, mentre ci si chiede come non possano consigliarla altrimenti i referenti nazionali del M5S, Casaleggio Associati in primis, che non traggono certo beneficio da queste topiche del Sindaco della capitale, specialmente a ridosso delle elezioni nazionali e regionali.

 

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Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

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