L'amm.ne deve aver riconosciute fondate le nostre critiche sui lavori di rifacimento della piazza, ma non è certo dipingendo qualche striscia bianca che si risolve. Si rende anzi tutto più pericoloso

Tre giorni fa abbiamo dato conto del rifacimento di piazza Venezia, dimostrando come l’aver rifatto la pavimentazione lasciando immutata la distribuzione degli spazi sia stato un errore madornale. Si sono infatti in questo modo lasciati gli striminziti spazi pedonali di sempre e non si è approfittato per riservare spazio per bici e monopattini.

Come le nostre foto hanno dimostrato, tali scelte costringono pedoni e ciclisti a transitare in promiscuità con i veicoli, con gravi pericoli per tutte le componenti di traffico.

 

 

 

Ebbene ieri siamo passati per piazza Venezia e non abbiamo potuto non notare un nuovo intervento sulla disciplina viaria. Seguono alcune immagini.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’intervento mostrato dalle foto ci conferma come in Campidoglio ci leggano, ma non sappiamo se rallegrarci per l’efficacia che implicitamente viene riconosciuta alle nostre analisi o disperarci per aver avuto conferma, semmai ce ne fosse stato bisogno, dell’ennesimo sperpero di denaro pubblico, dell’ennesima occasione sprecata per modernizzare e rendere più fruibile e sicuro un luogo tanto importante come piazza Venezia.

Era evidente da anni come i marciapiedi della piazza fossero insufficienti per i transiti pedonali che la interessano, così come l’eccessivo spazio riservato alle carreggiate. Come si sia potuto pensare di intervenire in maniera tanto profonda sulla pavimentazione senza ripensare la distribuzione degli spazi allargando i marciapiedi è cosa che sfugge alla comprensione.

È però altrettanto incomprensibile, per non dire ridicolo, pensare di rimediare al marchiano errore disegnando qualche striscia bianca sulla pavimentazione. Un tale intervento risulta anzi controproducente, inducendo i pedoni a sentirsi al sicuro sulla carreggiata quando invece si sa bene come automobilisti e motociclisti romani usino ignorare la segnaletica orizzontale (e non solo quella). Senza contare che come al solito quella segnaletica ben presto si biadirà fino a sparire.

Inoltre questo ridicolo intervento non affronta minimamente le esigenze di bici e monopattini, che rimangono costretti a transitare in mezzo a tutti gli altri veicoli.

 

A piazza Venezia si sono spesi quasi quattro milioni di euro per rifare la pavimentazione e l’introduzione di questa segnaletica orizzontale posticcia è la prova provata che altri soldi andranno spesi per rimediare agli errori del progetto appena terminato.

Contiamo che la nuova amministrazione affidi l’assessorato ai lavori pubblici a mani più esperte e attente di quelle incredibilmente incapaci e inesperte che l’hanno tenuto in questi ultimi cinque anni: prima una mezza attribuzione all’assessore all’urbanistica, poi l’incredibile assegnazione a tale Margherita Gatta e quindi il passaggio alla perenne apprendista assessore Linda Meleo.

Voltiamo pagina anche in questo e speriamo davvero per il meglio.

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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