Nuovi “punti di ristoro” in area archeologica centrale

CamionB

NUOVI CHIOSCHI-BAR La notizia pare averla data solo il Corriere romano e riguarda l’apertura a settembre di quattro “distributori di bevande” e due punti di ristoro (chioschi-bar) nell’area compresa tra il Palatino e i Fori Imperiali. I due chioschi-bar in particolare sorgeranno uno di fronte a largo Corrado Ricci e l’altro nel cuore del Palatino, in un’area terrazzata.

Il motivo di queste installazioni è la presa d’atto che un’area così vasta non può rimanere priva di punti di ristoro, soprattutto in periodi particolarmente caldi come quello che stiamo vivendo.

L’OCCASIONE PER POSTAZIONI QUALITA’. La domanda che però sorge spontanea è: non si starà ricreando qualcosa di simile ai camion-bar, con tutto il degrado che hanno rappresentato per anni, che solo recentemente si è riusciti a spostare almeno in alcune zone della città? Se per i “distributori di bevande” ci si aspetta si tratti solo di qualche semplice ma sempre efficace fontanella (da verificare comunque), il dubbio che questi chioschi-bar possano rappresentare una nuova minaccia al decoro dell’area archeologica centrale è forte.

Trattandosi di due sole postazioni, situate in luoghi particolarissimi e commercialmente molto appetibili, l’aspettativa è che si voglia creare qualcosa di molto discreto, esteticamente adeguato al contesto, ma soprattutto che offra prodotti e servizi di qualità. Si potrebbe ad esempio prevedere l’utilizzo di prodotti e materie prime regionali, personale adeguatamente qualificato ed una tenuta della contabilità a prova di controllo della Finanza. A quel punto si potranno anche applicare prezzi di tutto rispetto, ma almeno gli utenti avranno un giusto corrispettivo per quello che pagano.

Il tutto andrebbe formalizzato in un bando che dovrebbe prevedere anche momenti periodici di verifica ed eventuale decadenza in caso di non conformità con i criteri previsti. E soprattutto nel bando non dovrebbero comparire criteri premiali per chi ha esperienze pregresse, sia perché in ambito romano non sono rintracciabili buone pratiche passate, sia perché un’eventuale imprenditorialità innovativa, e magari giovanile, non deve essere penalizzata.

IL RISCHIO DELL’ENNESIMA OCCASIONE SPRECATA Sarà questa la direzione verso cui l’amministrazione andrà per questi due nuovi chioschi-bar o invece c’è da aspettarsi il solito generico bando che nulla prevederà in termini di qualità e inevitabilmente priviligerà i soliti noti?

A proposito di questi ultimi, chiariamo che non abbiamo nulla in contrario che eventualmente si aggiudichino la gestione dei due nuovi chioschi-bar, a patto però di farlo per aver presentato un’offerta di migliore qualità e servizio, competendo ad armi pari con eventuali altre offerte. E dire che non dovrebbe essere difficile per costoro, grazie alla montagna di soldi fatta sfruttando per anni postazioni fantastiche a prezzi di saldo, pagare una congrua consulenza a qualche cuoco stellato, magari sempre locale, che gli suggerisca un’offerta gastronomica di qualità da poter essere preparata e distribuita sui loro camion-bar. Scommettiamo che i turisti ci andrebbero, indirizzati da tripadvisor o altro simile, in qualunque disperso angolo della città essi fossero localizzati?

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3 risposte

  1. Scusa ma quale Bando ? I soliti noti ? Magari I nuovi noti ? Magari the new reatekers? Lo so sto ponendo solo domande ,ma dopo aver visto le apette vendere birra a villa borghese Ai tifoso non ho piu’ certezze….

    1. Probabilmente le apette a Villa Borghese fanno parte dello stesso fenomeno per cui ora è pieno di venditori abusivi di bottigliette d’acqua. E’ roba che va combattuta tutta, non usata per giustificare elementi di degrado che per il solo fatto di essere stati tollerati per anni in posizioni di pregio avrebbero acquisito un diritto eterno a stare lì.
      E comunque ci si aspetta che verrà fatto un bando per queste postazioni, altrimenti come potrebbero le soprintendenze assegnarle?

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