L’atteso nuovo bando per la festa della Befana

Come saprà chi ci legge da tempo, la festa della Befana di piazza Navona è un tema che ci sta particolarmente a cuore. Come tutti i romani di una certa età, infatti, conserviamo bellissimi ricordi di quando da piccoli si andava alla festa di piazza Navona ed il vedere come era stata snaturata la festa nelle ultime edizioni, fino al 2013, ci riempiva il cuore di tristezza.

Per questo la festa delle Befana è stato uno dei nostri argomenti ricorrenti, a partire da un pezzo del maggio 2015, per proseguire poi negli anni successivi, man mano che si registravano sempre più losche vicissitudini intorno alla festa.

La storia recente della festa della Befana di piazza Navona ha visto nel 2014 l’emanazione di un bando triennale da parte del Municipio I con un numero ridotto di banchi rispetto alle edizioni precedenti, come da prescrizione della Soprintendenza. Quel bando se lo aggiudicarono gli operatori tradizionali della festa, Tredicine tra tutti, grazie alla predominanza del criterio di anzianità; costoro però non ritirarono i titoli, volendo protestare contro la riduzione dei banchi. Il risultato è stato che le ultime tre edizioni della festa hanno visto solo l’allestimento di pochi banchi degli spettacoli viaggianti. E questo nonostante i ripetuti tentativi del Municipio I, e quest’anno anche del presidente della commissione commercio Andrea Coia, di far rientrare in gioco gli operatori che si erano autoesclusi.

L’ultima novità in materia di festa della Befana è stata la norma, inserita nel regolamento sul commercio in area pubblica approvato lo scorso giugno, che ha spostato la competenza sulla festa dal Municipio I al Dipartimento Commercio del Comune.

 

Saputo quindi della conferenza stampa di presentazione del nuovo bando per la festa predisposto dal Dipartimento, vi abbiamo partecipato ed eccone un sintetico resoconto.

 

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La conferenza è stata tenuta dall’assessore al commercio, Adriano Meloni (al centro nella foto), dal presidente della commissione commercio, Andrea Coia (a sinistra) e dal capo dello staff dell’assessore, Leonardo Costanzo (a destra).

Ha aperto la conferenza l’assessore Meloni che ha accennato agli ultimi anni problematici per la festa della Befana e da qui la decisione di spostarne la competenza al Comune. Ha poi introdotto il nuovo bando dicendo che l’asse è stato tutto spostato sulla qualità dell’offerta, con una particolare attenzione all’ambiente. Il bando è trasparente, ha detto l’assessore, e aperto a tutti gli operatori italiani.

È poi intervenuto Coia che ha ricordato come nelle ultime edizioni la festa era stata snaturata, mentre essa deve essere una festa dei bambini e del decoro. Il presidente ha voluto ricordare che sulla delibera n.30, quella del nuovo regolamento sul commercio in area ubblica, si continuano a dire molte falsità e che invece essa tende al decoro ed alla legalità.

Infine Costanzo ha illustrato i punti salienti del nuovo bando, punti che sono stati elaborati con l’obiettivo di eliminare tutto ciò che che non è coerente con il significato della festa della Befana.

Anzitutto è stato sottolineato il fatto che il criterio di anzianità questa volta assegna fino al 20% dei punti totali (che sono 100), innovando per la prima volta rispetto al valore del 40% (il massimo previsto dalla conferenza Stato Regione) che in passato aveva portato all’aggiudicazione sempre ai soliti noti.

 

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È stato poi illustrato il cronoprogramma, con bando pubblicato oggi, termine ultimo per le domande al 5 ottobre e pubblicazione graduatoria prevista per il 10 novembre.

 

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Tra le novità del nuovo bando vi è la riduzione delle postazioni per gli spettacoli viaggianti a favore di spazi per la dimostrazione di tecnologie innovative (ad esempio stampanti 3D che producano oggetti legati al Natale), di postazioni ludiche (gratuite) per i bambini e di spazi assegnati alle ONLUS.

 

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L’allestimento dei banchi sulla piazza dovrebbe risultare poco invasivo e comunque è stato disegnato di concerto col ministero degli interni per tener presente gli aspetti di sicurezza della manifestazione.

 

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Infine il banco tipo sarà del modello prescritto dalla Soprintendenza, con la possibilità solo per quest’anno di utilizzare il banco provvisorio bianco per coloro che non facessero a tempo a realizzare quello in legno.

 

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Altri punti salienti del nuovo bando:

– allo stesso soggetto giuridico non potrà essere assegnata più di una concessione per tipologia di posteggio (quindi con un massimo di due, una alimentare ed una non),

– le concessioni avranno durata 9 anni,

– l’alimentare sarà limitato ai dolciumi natalizi, con punteggi premiali per certificazioni di qualità, utilizzo di ingredienti biologici e prodotti per celiaci,

– per le postazioni artigianali saranno premiati addobbi e presepi realizzati a mano e sul posto,

– per le postazioni commerciali sarà attribuito un punteggio maggiore per i prodotti realizzati con materiali riciclati e per la vendita di libri realizzati su carta riciclata,

– punteggi aggiuntivi previsti per chi offre prodotti provenienti da zone di recenti terremoti.

 

 

Dopo aver ascoltato la conferenza stampa abbiamo anche dato un’occhiata al testo del bando pubblicato sulle pagine internet del Comune ed a nostro avviso i criteri di qualità non sono sufficientemente stringenti; ad es. la dicitura “Prodotti realizzati con materiali naturali e/o riciclati” si presta ad un’infinità di interpretazioni. Pur immaginando che le normative nazionali e regionali concedano spazi di manovra limitati, pensiamo che sarebbe stato possibile prevedere delle prescrizioni di qualità più precise e verificabili.

Inoltre va ricordato che la festa della Befana è classificata dal punto di vista amministrativo come “fiera” e quindi soggetta a tutta una serie di restrizioni. Se l’Assemblea Capitolina, oltre a spostarne la competenza dal Municipio al Dipartimento, l’avesse riclassificata come “festa”, si avrebbero avuti a disposizione ben altri spazi di manovra per fare qualcosa di veramente innovativo, pur nel rispetto delle tradizioni natalizie.

 

In conclusione e tutto considerato ci sentiamo di dare un giudizio moderatamente positivo sul bando emanato. Alcuni aspetti l’attuale amministrazione se li è trovati già risolti, come la riduzione del numero dei banchi richiesta dalla Soprintendenza ed attuata già nel bando del 2013.  Su altri si coglie uno sforzo ad innovare, come ad esempio nella coraggiosa limitazione del peso dell’anzianità o nella limitazione per le postazioni alimentari ai soli dolciumi (escludendo così porchette e affini).

Siamo consapevoli che l’aver previsto criteri di qualità facilmente realizzabili, essendo i prodotti premiati nel punteggio reperibili da tutti sul mercato, manterrà un forte peso dell’anzianità, pur avendolo diminuito in assoluto. Questo vorrà dire che vi è la concreta possibilità che anche questa volta la maggior parte delle postazioni se le aggiudicheranno le solite famiglie di ambulanti. L’aspetto innovativo di questo bando fa sì però che anche questi operatori tradizionali, se vorranno aggiudicarsi le postazioni, saranno costretti ad adottare un’offerta di prodotti di un certo livello, abbandonando le porcherie a cui ci hanno abituato da anni.

 

Vi è infine un punto cruciale che non compare nel bando ma da cui potrà dipendere il successo o il fallimento della nuova festa della Befana. Si tratta dei controlli da effettuare quando la festa è in corso per verificare che le tipologie di prodotto dichiarate in sede di bando sia poi quelle utilizzate sui banchi.

Purtroppo la quotidianità romana continua ad essere caratterizzata dall’assenza quasi totale della Polizia Locale, con conseguente percezione generalizzata che tutto a Roma è possibile.

In coda alla conferenza stampa abbiamo chiesto all’assessore ed al presidente se fossero stati previsti controlli particolari durante la festa e la loro risposta è stata che avrebbero sollecitato gli organi incaricati (la PLRC) a provvedere. A nostro avviso questo però non basta, perché la PLRC potrebbe avere urgenze di altro tipo e trascurare i controlli richiesti. Quello che occorre fare è prevedere un apposito servizio straordinario svolto da agenti della polizia amministrativa che controlli sistematicamente la conformità dei banchi alle dichiarazion in sede di bando. Purtroppo l’eccessiva indeterminatezza dei criteri di qualità comporterà anche notevoli difficoltà nell’effettuazione dei controlli, con gli agenti che ogni volta dovranno capire se un certo prodotto è del tipo previsto o meno.

 

Concludendo, pensiamo che, pur con le limitazioni che abbiamo rilevato, con questo bando si siano poste le premesse per una festa della Befana quantomeno decorosa; quanto la manifestazione potrà anche essere attrattiva dipenderà dalla bravura degli operatori che parteciperanno e vinceranno il bando. La speranza è che quanti più nuovi operatori riescano ad emergere, avendo dimostrato quelli tradizionali di non avere grandi idee, se non quelle per puntare sempre alla massimizzazione del profitto nell’immediato. Come scritto, temiamo che anche questa volta l’anzianità potrà farla da padrone, ma almeno si dovrebbe riuscire a mantenere un livello decoroso nell’offerta di prodotti.

 

Non vogliamo infine tralasciare che, forse per la prima volta, in questa occasione si è percepita una buona collaborazione tra l’assessorato e la commissione commercio, laddove in passato i due organi si sono trovati spesso in contraddizione. Speriamo che un tale rapporto divenga duraturo perché il commercio romano continua ad annaspare nel degrado e c’è bisogno del lavoro di tutti per aiutarlo a rimettersi al livello che merita una città come Roma.

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
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