CartelliColosseo

Pur comprendendo che garantire una segnaletica regolare e decorosa a Roma è impresa complicata, perché è pieno di vandali impuniti, perché le risorse sono sempre poche sia per acquistare i cartelli che per posizionarli, ecc., è mai possibile che non si riesca ad evitare peracottate come quella mostrata dall’immagine sopra nei luoghi più in vista della città?

È possibile conoscere il nominativo del responsabile dell’accozzaglia di segnali, con tanto di nastri gialli a decorare il tutto, ammucchiata all’entrata di via dei Fori Imperiali, proprio sotto il Colosseo? Sarebbe anche interessante chiedergli che c’entra il segnale “STOP – Pedoni sul lato opposto” nel bel mezzo della strada.

Evidentemente al Primo Gruppo della PLRC non si rendono conto che operando con i loro metodi classici causano disastri in mondovisione. È chiedere troppo che qualcuno glielo faccia notare pretendendo condotte più consone ai luoghi che si gestiscono?

(Non che nelle altre zone di Roma i vigili possano continuare a fare come gli pare, ma sarebbe utile per la dignità cittadina evitare imbarazzanti improvvisazioni dove si concentrano i maggiori flussi turistici).

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Nel cuore di Testaccio, accanto alla fontana progettata da Raffaele De Vico, una montagna di bottiglie e lattine in abbandono. Brutto spettacolo di mezza estate

Reminder mattutino di lavori improvvisi, con zero Alert di Roma Mobilità, scoperto per caso perchè ho visto le navette.

(Le quali non si sono fermate alla fermata: Scalo San Lorenzo – Talamo).

@MercurioPsi @diarioromano

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