La battaglia contro “tavolino selvaggio” registra altri successi, ma occorre un salto di qualità

Sparita un'occupazione abusiva storica in via delle Carrozze, che aveva subito diverse sanzioni ma aveva resistito impunemente per molti anni

Della rinnovata vitalità del Municipio I nella repressione delle OSP abusive ce ne siamo occupati qualche settimana fa, in occasione di un poco felice messaggio della presidente Bonaccorsi che infatti era stato subissato di critiche.

 

Vogliamo tornare a parlare di OSP in centro storico perché recentemente sembrerebbe essere stata eliminata definitivamente un’occupazione ultradecennale che non era stata mai autorizzata.

Il locale che aveva realizzato quell’occupazione è sito in via delle Carrozze e negli anni aveva subito più di un provvedimento sanzionatorio, incluse diverse rimozioni forzose degli arredi.

Nel 2015, a seguito dell’ennesima rimozione degli arredi realizzata dal Municipio I e dopo che il locale aveva riallestito la OSP il giorno successivo, alcune associazioni di cittadini insieme all’allora presidente del Municipio I, Sabrina Alfonsi, avevano inscenato una protesta presso gli arredi esterni del locale: considerando tavolini e sedie come arredo pubblico, in quanto privi di concessione, si erano seduti ai tavoli rifiutandosi di consumare e intrattenendosi giocando a carte.

 

Immagine da ilmessaggero.it

 

L’iniziativa aveva scatenato la reazione del gestore del locale, che aveva anche provato a giustificarsi, ed aveva avuto una certa eco sulla stampa cittadina. Purtroppo però nonostante i riflettori accesi, il locale aveva continuato ad occupare il suolo pubblico senza alcuna concessione e quindi anche a canone zero, dimostrando che a Roma il crimine continua a pagare.

 

La novita delle ultime settimane è che l’occupazione esterna del locale è sparita, restituendo una parvenza di normalità alla strada.

 

 

Sono rimasti ammennicoli vari attaccati al muro dello stabile, ma l’ingombrante schiera di tavolini, sedie, ombrelloni e menu che il locale ha mantenuto per anni fino all’incrocio con via Mario dei Fiori è finalmente sparita.

 

Così si è mostrato il tratto di via delle Carrozze per molti anni

 

Non sappiamo se questo successo rientra nelle attività di repressione degli abusi messa in campo da tempo dal Municipio I, oppure se trattasi di decisione autonoma del locale (cosa quest’ultima alquanto improbabile, visto i grandi guadagni ed i pochissimi rischi delle OSP totalmente abusive).

In ogni caso rimane l’anomalia di un locale che per oltre 8 anni è riuscito ad occupare il suolo pubblico in pieno centro storico senza alcuna concessione e nonostante lo specifico interessamento dei vertici del Municipio affinché ciò non avvenisse.

Questo dimostra la necessità che il regolamento in materia di OSP venga rivisto affinché gli abusi risultino antieconomici per i gestori, laddove le vigenti norme li incentivano.

 

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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