Il trucco per scoprire se un’auto in abbandono è anche rubata

Un sito e un'app permettono di accedere al database che registra il furto dei veicoli. Farli rimuovere è meno complicato di quanto sembri

 

Le strade di Roma sono disseminate di macchine in totale abbandono. Quello che era un malcostume non troppo diffuso è diventato, in molti casi, una necessità da quando il Campidoglio non ha rinnovato agli autodemolitori i permessi per operare in certe zone della città. A maggio del 2020 avevamo denunciato l’emergenza delle mancate rottamazioni che ha provocato l’abbandono di 60 mila veicoli in strada. A Roma ogni anno giungono a fine vita circa 130 mila vetture. Dal 2020 la loro sorte è la seguente: 70 mila vengono inviate per la demolizione in altre province del Lazio e 60 mila restano a marcire nei nostri quartieri.

Oltre a queste vi sono poi tante macchine che vengono rubate e abbandonate dai ladri dopo un breve utilizzo. Di solito è abbastanza semplice individuare a colpo d’occhio un veicolo rubato perché, ad esempio, sosta in quel medesimo punto da svariati giorni; se è un motoveicolo è posteggiato senza cura, di traverso o addirittura reclinato su un fianco e, pur essendo magari relativamente nuovo, non è legato con catena. Se invece si tratta di un’auto ha le gomme sgonfie tutte o in parte oppure le sono stati asportati dei pezzi oppure è stata parcheggiata senza molta cura o ancora con uno o più finestrini anche solo parzialmente non chiusi.

Se davvero si tratta di veicolo rubato, la procedura per farlo rimuovere è molto semplice perché se si compone il Numero Unico di Emergenza 112 si viene messi in contatto con la Polizia di Stato oppure con i Carabinieri e in un tempo di solito breve (due oppure tre ore al massimo) arriva un carro attrezzi scortato da una pattuglia della forza dell’ordine che ha preso in carico la segnalazione e il veicolo viene rimosso e riconsegnato al legittimo proprietario.

Ma il punto è: come fa un normale cittadino ad avere la certezza che quel veicolo in stato di abbandono sia anche rubato ?

Il controllo da fare è alla portata di chiunque sia connesso alla rete anche con lo smartphone. Infatti da almeno dieci anni è disponibile una specifica sezione del sito del Ministero degli Interni sulla quale è possibile fare il controllo.

A questa pagina si viene portati dal motore di ricerca se si digita “database interforze veicoli rubati”.

Da qualche tempo, il browser identifica tale sito come non sicuro e appare un alert che invita a non andare avanti: ovviamente così non è perché si tratta di un sito ministeriale e in fondo alla pagina è possibile proseguire comunque.
Segnaliamo al Ministero degli Interni di attivarsi per risolvere questo equivoco informatico che potrebbe scoraggiare le segnalazioni.

Inoltre, tale controllo può essere eseguito da qualche tempo con delle APP molto più comodamente: una di queste è Infotarga.

Chi scrive ha utilizzato più volte nel corso degli anni questo sistema per consentire il recupero di decine di veicoli rubati e abbandonati sulle strade di Roma.
Quello che andrebbe fatto è fare una vera e propria campagna informativa nei confronti dei cittadini affinché conoscano questa semplice procedura e concorrano alla repressione del reato di furto dei veicoli eseguendo dei controlli su quelli sospetti nei luoghi che frequentano.
Inoltre, tale procedura andrebbe comunicata (eventualmente con incentivi ad usarla) a coloro i quali professionalmente hanno maggiori probabilità di imbattersi in veicoli in stato di abbandono che intralciano, ad esempio, la pulizia e la manutenzione delle strade: pensiamo agli operatori dell’AMA e agli addetti delle imprese di manutenzione stradale.

Tra l’altro quando si chiama per segnalare la presenza di un veicolo rubato l’operatore del Numero Unico di Emergenza 112 oppure il successivo operatore della forza dell’ordine al quale si viene passati, si stupiscono che un cittadino chiami e abbia già cognizione che il veicolo è rubato. E alla spiegazione: “Ho controllato sul database interforze” la risposta non è quasi mai “Ah già è vero” come se tale utilissimo dispositivo fosse sconosciuto anche agli operatori della sicurezza.

E’ appena il caso di auspicare che il Ministero degli Interni doti le forze dell’ordine di un software per elaborare in tempo reale le strade dove maggiormente vengono rinvenuti i veicoli rubati e predisporre in quelle vie, sempre in tempo reale, servizi di appostamento con lo scopo di cogliere sul fatto i responsabili dei furti.

 

Se il veicolo non è rubato ma solo abbandonato manca una procedura agile e quella più sicura è inviare una pec alla Polizia Locale con una o più foto.

Quello che andrebbe fatto è ripristinare l’APP Io Segnalo con una specifica sezione per i veicoli abbandonati e creare una sezione ad hoc, un gruppo sovramunicipale della Polizia Locale che si occupi specificatamente di rimuoverli.

Potrebbe essere utile valutare il ripristino del servizio di rimozione affidato direttamente alla Polizia Locale con carri attrezzi di proprietà e con la livrea della Polizia Locale (come peraltro era sino alla fine degli anni Ottanta e come è ancora in qualche città di provincia).

Questo per due ragioni: avere una maggiore rapidità di intervento e assicurare anche in caso di non disponibilità di carri attrezzi di imprese appaltatrici comunque il servizio di rimozione.

Questo numero di carri con le insegne della Polizia Locale dovrebbe intervenire nei casi più gravi di infrazioni ed essere utilizzato per una continua rimozione dei veicoli abbandonati senza ovviamente sostituire integralmente il servizio di rimozione che può essere tranquillamente affidato in appalto.

Tanto per la rilevazione dei veicoli abbandonati (spessissimo privi di copertura assicurativa) che per la rilevazione di quelli rubati è necessario creare una task force di un corpo di polizia che, e questo sarebbe l’ideale per procedere ad un elevato numero di controlli rapidamente, abbia sulle autopattuglie un sistema automatico di rilevazione delle targhe e il dialogo in tempo reale col database interforze dei veicoli rubati.

Le autopattuglie di questa task force dovrebbero percorrere le strade a maggior rischio di abbandono veicoli in maniera sistematica.

 

 

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3 risposte

  1. In realtà il tool per effettuare segnalazioni (anche di veicoli abbandonati) sul sito del Comune c’è ancora, è bello nascosto, ma questo è il percorso da fare :

    Home Page–>MyRHome–>fare login con SPID–>Bacheca–>Segnalazioni–>Approfondisci–>Aggiungi Segnalazione

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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