L’altro giorno gli urtisti sono di nuovo scesi sul piede di guerra contro il Sindaco Marino, questa volta manifestando in Campidoglio e continuando a chiedere al Sindaco di rispettare le promesse fatte al momento di spostare tutti i banchi dall’area del Colosseo e dei Fori.

Come abbiamo già scritto infatti, pare che il Sindaco a suo tempo abbia promesso a 12 urtisti che sarebbero tornati nell’area del Colosseo, anche se in postazioni diverse.

Noi continuiamo ad essere fermamente contrari ad una tale ipotesi, sia perché nessuno sente la mancanza degli orridi banchi che vendevano souvenir di pessima fatta e cattivo gusto, sia perché il ripristino di una parte delle postazioni potrebbe dare la stura ad un ritorno globale di tutti coloro che a vario titolo avevano postazioni in area archeologica.

Ricordiamo che gli urtisti si definiscono una categoria storica ma le loro bancarelle storiche non lo sono senz’altro, essendo esse state istituite con delibera negli anni 80. Prima di ciò gli urtisti, non avendo un banco, deambulavano con la loro merce esposta in una cassetta appesa al collo.

Sinceramente non gioiamo per una categoria che vede la propria attività messa a rischio da un intervento, che pur giudichiamo sacrosanto, dell’amministrazione. Ma d’altronde costoro non possono negare che c’è una differenza abissale tra il retaggio storico che loro rivendicano, ben rappresentato dalla foto che segue

UrtistiStorici

… e le situazioni a cui erano giunti prima del mega-spostamento, come la seguente

urtista

Diciamo che ci hanno messo molto del loro per divenire invisi alla stragrande maggioranza della popolazione, per cui nessuna sorpresa ora che devono pagare un conto pur salato per la cosa.

E se pure il Sindaco avesse effettivamente fatto quella incredibile promessa, non sarebbe la prima volta che non mantiene la sua parola. Lo ha fatto in una miriade di occasioni precedenti (ne sanno qualcosa quelli di Tor Sapienza, le associazioni dei ciclisti, ecc.) ed anzi questa volta sarebbe anche per un buon fine.

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2 risposte

  1. ok…e che dire del chiosco che da acqua e gli imminenti distributori automatici ?
    Tra l’altro stiamo sempre lì ma a piazza del colosseo possibile ci siano vincoli solo per gli ambulanti ?
    Ora in quel brevissimo tratto insistono, un affitta bici e risciò , un ‘edicola/bar , 100 metri di tavolini e il nasone hi-tech (mah ). a Piazza del colosseo !! alla faccia di vincoli e divieti !
    Sarà per questro che qualche giornale parla di via dei fori imperiali ? si mischiano le carte ?

  2. Personalmente penso tutto il male possibile dell’orrido chiosco d’acqua. Solo un carrozzone indegno come l’ACEA poteva partorire una stupidaggine simile, con i tradizionali “nasoni” che a Roma rappresentano un servizio al tempo stesso semplice ed efficace.

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

L’estate dei cinefili si sposta al #CinemaTroisi! Dal 25 luglio al 4 settembre vi accompagneremo con #UnEstatealTroisi: 241 proiezioni e 34 film, per 6 settimane, in 4 categorie che si ispirano alla musica e al mood estivo!
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