Giovani, alcool e Polizia Locale Roma Capitale

Ad inizi maggio la PLRC ha emesso il seguente comunicato stampa:

 

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Giovani e alcool, iniziativa della Polizia di Roma Capitale

“Drink & Think”, questo è il nome dell’iniziativa della Polizia Locale svoltasi venerdi sera in via Ostiense, nei pressi della fermata metro S.Paolo, un luogo frequentato soprattutto di sera da comitive di ragazzi.
Cinque ore con Vigili in veste educativa e preventiva, oltre naturalmente a quella solita di controllo, con tre pattuglie dotate di etilometro a disposizione per chi volesse soffiare nello strumento. 
L’appuntamento, organizzato dalla neo dirigente del gruppo Tintoretto, Dott.ssa Antonella Marsiglia, ha suscitato molto interesse: giovani e meno giovani, molti con la bottiglia di birra al seguito, inizialmente diffidenti, hanno poi apprezzato divertiti la proposta di “misurare” i propri valori di alcool nel sangue. 
Alla fine di ogni misurazione, la consegna di una “card” con la lista delle sanzioni – o delle pene – da applicare se colti alla guida in condizioni irregolari, con aggiunta di una una chiacchierata sugli effetti provocati alla salute dai vari “shottini”, birre, cocktails, vino e superalcoolici.
I numeri sono risultati interessanti: 66 persone, 26 donne e 40 uomini, in maggioranza dai 18 ai 30 anni, si sono “misurati” soffiando nell’etilometro.
Quarantasette sono risultate con valori di alcool superiori a zero, ma sotto il limite minimo di 0,5 mg/l: di questi, però, 5 neo-patentati, quindi inidonei e sanzionabili se colti alla guida, con 164 Euro di sanzione e decurtazione di 5 punti dalla patente.
Due invece sono risultati con valore (di poco) superiore a 0,5 mg/l, sanzionabili per la prima fascia di illecito prevista dal Codice della Strada con 532 Euro, ritiro della patente e decurtazione di 10 punti. Fortuna per loro essere a piedi.
Altre serate dello stesso tipo sono prossimamente in programma. 
Roma, 7 Maggio 2017
L’evento è stato poi replicato lo scorso 20 maggio.
Una buona iniziativa senz’altro, per far rendere conto ai ragazzi quello che rischiano se non fanno attenzione a come gestiscono l’alcool. Ci piacerebbe però considerarla la parte “carota” della questione, dovendo quindi accompagnarla con una parte “bastone” che renda davvero efficace l’iniziativa della PLRC. Ed il “bastone” non può che essere istituire controlli sistematici e diffusi degli agenti che reprimano i troppi ragazzi che prendono la guida dei veicoli alla leggera, senza rendersi conto di avere per le mani delle vere e prprie armi che possono far male agli altri ed a loro stessi.
La netta impressione è invece che questa parte repressiva manchi quasi del tutto a Roma, con automobilisti e motociclisti, giovani ma anche non, che infrangono allegramente le regole del codice della strada con la ragionevole certezza di farla franca.
Vi sono poi le microcar che rappresentano l’ennesima pessima deviazione tutta romana, con minorenni che guidano in maniera generalmente indisciplinata mezzi molto spesso truccati (come recentemente alcuni controlli della PLRC hanno dimostrato). In questo caso occorrerebbe un’attenzione particolare nel reprimere i comportamenti illeciti, essendo devastante per un giovane il crescere con la consapevolezza di poter fare impunito il proprio comodo.
Infine vi è il capitolo della vendita di alcool ai minorenni, diffusissima in tutti i locali di Roma, come da anni dimostrato da tante trasmissioni di inchiesta giornalistica. Ed anche qui servirebbe una decisa presa d’iniziativa da parte della PLRC per stroncare una pratica che arricchisce esercenti senza scrupoli a danno della salute di ignari ragazzi.
Insomma, bene l’idea della carota ma dalla Polizia Locale ci aspetteremmo tanto tanto bastone in più, per sperare di poter riportare Roma a livelli di civiltà e civile convivenza da capitale evoluta.
Peccato che per usare il “bastone” occorra coraggio e l’attuale amministrazione ha già dimostrato di averne solo quando pigia la tastiera per scrivere post o tweet di fuoco, mentre all’atto pratico si sono tutti dimostrati delle timorose pecorelle. Ma d’altronde il coraggio non te lo puoi dare: o ce l’hai o sei fritto. In questo caso siamo tutti fritti.

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