Provvedimenti insostenibili per l’ambiente
Il Comune di Roma ha messo in atto una serie di provvedimenti con una sorprendente rapidità, come fosse in atto un’emergenza ambientale.
Nel giro di soli 2 anni, da novembre 2022 a novembre 2024, verrà progressivamente imposto il divieto alla circolazione nella fascia verde ai veicoli Diesel fino ad Euro5 e Benzina fino ad Euro3, e per essere sicuri che il divieto verrà rispettato, sono in corso di installazione 51 varchi di controllo in altrettanti punti di accesso perimetrali. Per chi entra in Fascia Verde con un veicolo “proibito” è prevista una multa da 163 a 658 euro, e la sospensione accessoria della patente da 15 a 30 giorni in caso di violazione recidiva nel biennio (Art.7 comma 13.bis del CdS)
Il provvedimento interesserà un enorme numero di mezzi, stimabili in almeno 500.000 autovetture, 100.000 veicoli commerciali, 87.000 motoveicoli , ed un numero imprecisato di ciclomotori, che dovranno essere sostituiti se vorranno circolare dentro la fascia verde di Roma (qui la mappa dettagliata).
Alla base di questa decisione ci sono le sanzioni dell’UE per sforamenti dei limiti PM10 e NO2, avvenuti oltre 10 anni fa, e divenute esecutive nel 2020 e 2021. La UE ovviamente non indica modalità, ma solo l’obiettivo di contenere le emissioni inquinanti, e che le zone interessate abbiano un Piano con le misure progressive da adottare fino al 2030.
Partendo proprio dal Comune, la sua Partecipata ATAC mantiene ancora in circolazione oltre 200 autobus Diesel Euro3 (vietati ai comuni cittadini), e solo grazie ad una normativa europea dovranno essere fermati entro il 31 dicembre. Non è noto inoltre se ATAC abbia stilato un Piano di rinnovo della flotta con mezzi ecologici, da attuare entro il 2030.
Abbiamo analizzato la strada che il Comune vuole percorrere, per valutarne efficacia e sostenibilità, basandoci unicamente su studi a analisi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dell’ Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA), dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, ed in subordine su dati ufficiali pubblicati dal Comune di Roma.
Per quanto riguarda la qualità dell’aria, un importantissimo banco di prova è stato il lockdown, che ha visto un crollo medio del traffico veicolare del -52%. Gli studi condotti da CNR e ARPA Lazio sulla zona di Roma, facilmente reperibili in rete, hanno portato a dei risultati che danno un quadro abbastanza evidente, anche se non sempre del tutto chiarito.
Vediamo brevemente uno ad uno gli inquinanti analizzati nei 3 mesi del lockdown (marzo-aprile-maggio 2020) confrontati con gli stessi mesi del 2016-2019.
PM10. La riduzione media nel periodo marzo-aprile 2020 è stata molto bassa, solo del -9%/-12%. Secondo specifiche analisi condotte sulle polveri, una grossa componente era “naturale” (sabbie desertiche, “spray” marino – e qui ci chiediamo se siano corrette le modalità di misurazione attuali), mentre per quanto riguarda la componente “antropica” (quella legata alle attività dell’uomo), una grossa quota, comparabile a quella da particolato, era costituita dalle polveri generate dalle frenate dei veicoli. Queste polveri non dipendono in alcun modo dalla classe ambientale, ma dalla velocità e dalla massa dei veicoli. Dei provvedimenti che avrebbero sicuramente senso per contenere le PM10 sarebbero quindi: lavaggio stradale, controllo della velocità dei veicoli con tutor e autovelox, fluidificazione del traffico con la lotta alla doppia fila.
PM 2,5. Nessuna diminuzione, ma piuttosto un piccolo aumento del +3%.
Ozono O3. Per questo inquinante, altamente pericoloso, si è verificato un effetto paradosso: è infatti aumentato del +7% in area urbana e +15% in area suburbana. Gli scienziati hanno attribuito questo fenomeno alla diminuzione dei monossidi di azoto (un altro inquinante), che normalmente si legano con l’ozono per formare ossigeno e biossidi di azoto (NO+O3 = NO2+O2).
Benzene C6H6. Riguarda solo le auto a Benzina. L’abbattimento percentuale è stato del -60% a marzo, del -74% ad aprile e del -72% a maggio, quindi superiore a quello del traffico (-52%). Un risultato sorprendente, ma nemmeno troppo. Si può facilmente ipotizzare che ci sia stata una riduzione più marcata degli spostamenti con veicoli a benzina rispetto ai veicoli diesel.
Biossido di Azoto NO2. È un inquinante generato nei processi di combustione ad alta temperatura (processi industriali, centrali per la produzione di energia elettrica da combustibili fossili, impianti di riscaldamento, motori dei veicoli Diesel ed in minor parte a Benzina). Come detto sopra, il calo medio del traffico veicolare a Roma durante il lockdown è stato del -52%. È possibile ipotizzare che questo calo sia stato percentualmente superiore per i veicoli a benzina (ad esempio -70%), ed inferiore per i veicoli diesel. Sono rimasti in circolazione infatti la gran parte dei veicoli commerciali, così come gli autobus ATAC (che sono al 75% circa Diesel, e il restante a Metano). L’insieme dei veicoli circolanti durante il lockdown era quindi verosimilmente composto da una percentuale più alta di Diesel rispetto al periodo precedente. Inoltre la componente “commerciale” aveva un peso maggiore. Dai dati ACI relativi alla città metropolitana di Roma risulta che i veicoli commerciali più inquinanti (da Euro 0 a Euro3) sono ben il 47%, mentre quelli privati solo il 26%. A fronte di queste considerazioni, il calo atteso per gli NO2 doveva essere molto più contenuto di quel -52% (solo per fare un esempio: -35%). La diminuzione in area urbana è stata invece del -46,8%, in misura pressoché lineare col “semplice” numero di veicoli. Questo si può spiegare con 2 fattori:
- la differenza tra classi ambientali EuroX nel ciclo urbano reale è molto meno marcata di quanto propagandato dalle Case automobilistiche, come dicono da tempo le riviste specializzate in base a prove su strada, in condizioni ben diverse dalle condizioni di test per l’omologazione.
- chi ha un’auto molto vecchia probabilmente la usa molto poco ed incide quindi molto poco.
Le analisi hanno confermato che il miglioramento della qualità dell’aria non è stato determinato da particolari condizioni meteorologiche, abbastanza similari a quelle degli anni precedenti, ma dalla forte riduzione del trasporto stradale e delle attività definite non-essenziali durante il lockdown.
La città obbedisce
Facciamo adesso l’ipotesi che tutti gli abitanti vogliano adeguarsi e cambiare la loro vecchia auto. Uno studio dell’Agenzia Europea per l’Ambiente è sintetizzato nel grafico sotto. Si è preso il ciclo di vita di un’automobile media, stimato in 220.000 km, e si sono calcolate le emissioni totali, tenendo conto anche degli elevati valori di inquinamento per produrre e smaltire l’auto, e di quanto può inquinare la produzione di energia elettrica (in 3 diversi scenari).
Si osservi con attenzione il grafico. Le ultime 3 barre sono relative alle auto elettriche. Produrre un’auto elettrica (zona blu) inquina sensibilmente di più che fabbricarne una benzina o diesel. Prendendo in considerazione l’intero ciclo di vita, si hanno 3 scenari diversi per le auto elettriche:
- nel pianeta ideale del futuro, dove il 100% dell’elettricità sarà prodotta da fonti rinnovabili (ad esempio pannelli solari), l’inquinamento totale sarà più che dimezzato
- nel mondo reale attuale, considerando la media europea delle fonti di energia (tra cui, ricordiamolo, anche il nucleare), il ciclo totale è un po’ meno inquinante di un’auto diesel;
- se però per produrre l’ulteriore energia elettrica, sarà necessario ricorrere al carbone (centrali elettriche a carbone), il ciclo dell’auto sarà molto più inquinante delle attuali automobili.
Cambiare auto prima dei 220.000 km ad oggi comporta in ogni caso un aggravio per l’ambiente.
Veniamo adesso all’ultimo aspetto, quello forse più dirimente. Facciamo l’ipotesi che tutti e 500.000 i cittadini che a breve verranno messi “fuorilegge” vogliano adeguarsi per tempo e cambiare la vecchia auto con una Euro6 o magari un’elettrica (senza reali benefici per l’ambiente, anzi col rischio che oggi l’intero ciclo di sostituzione porti ad un maggior inquinamento).
Prendendo i dati ufficiali diffusi dallo stesso Comune di Roma, la media delle immatricolazioni in tutta l’area metropolitana di Roma dal 2015 al 2021 (escluso per ovvi motivi il 2020) è stata di 90.000 auto nuove l’anno (con un picco di 100.000 nel 2019) e di 24.000 tra motocicli e veicoli commerciali (con un picco di 30.000 nel 2019). Per rinnovare 500.000 automobili serviranno come minimo 5 anni, a cui vanno aggiunti i tempi di consegna. Non meno servirà per i veicoli commerciali, mentre è impossibile definire una tempistica per scooter e motocicli data l’enorme differenza tra il numero di 2 ruote in possesso dei cittadini e le relativamente limitate immatricolazioni annue.
Totalmente impossibile quindi rinnovare il parco mezzi entro le scadenze fissate.
I pesanti effetti collaterali di questa operazione sono facilmente prevedibili: i prezzi dell’usato stanno già salendo alle stelle; i prezzi a listino delle auto saranno sempre meno scontati e i tempi di consegna aumenteranno in maniera indefinita, molti saranno costretti a comprare residui di produzione a prezzi di lusso. L’intero processo di sostituzione richiederà comunque diversi anni.
CONCLUSIONI
Le previsioni della Deliberazione 371/2022 del Comune di Roma sono molto più restrittive delle “Norme Tecniche di Attuazione del Piano di risanamento della qualità dell’aria” contenute nella Deliberazione 27/2022 della Giunta Regionale del Lazio, che consente comunque ai Comuni di trovare “misure alternative, purché diano garanzia pari efficacia, dimostrata tecnicamente e scientificamente” (Art.28 comma 4).
La Regione individua la criticità per il Comune di Roma principalmente “negli ossidi di azoto (NOx) derivanti dalla combustione dei motori dei veicoli alimentati a diesel (auto, leggeri e bus) ed a benzina (auto)”. Vengono anche prescritte una serie di misure per il potenziamento e il miglioramento del trasporto pubblico.
Come detto in precedenza, non esistono dati certi sul reale inquinamento causato dalle auto nel loro insieme nel ciclo reale in base alla classe ambientale. Le emissioni dipendono da tanti fattori: la massa (utilitaria/SUV, ma anche carichi trasportati), l’efficienza del motore (Fiat/Ferrari per esempio), l’impiego prevalente (ciclo urbano/autostradale), la strumentazione tenuta in funzione (aria condizionata, fari, etc.), lo stile di guida (con forti accelerazioni e repentine frenate, piuttosto che fluido), per non parlare delle Case Automobilistiche concentrate a massimizzare il risultato in condizioni di omologazione e certificazione, piuttosto che nelle condizioni d’uso reali.
Gli attuali provvedimenti non limitano in alcun modo l’uso e soprattutto l’abuso delle auto, ma puniscono i meno abbienti e chi utilizza poco l’automobile o la conserva per fini storici (una quota che quindi incide in maniera irrilevante sull’inquinamento totale).
Le restrizioni sui motocicli sono incomprensibili, la stessa Agenzia Europea per l’Ambiente dice che consumano meno di un’auto. Notiamo anche che un’auto con 4 passeggeri a bordo consuma meno di un bus se ha meno di 13 passeggeri. Una chiara indicazione di efficientamento per ATAC.
Non ci sono misure compensative per chi verrà privato dell’automobile, solo per chi è in Fascia Verde è previsto l’abbonamento ATAC gratis per un anno con divieto di riacquisto di un’auto. Volendo fare una battuta, sembra quasi una minaccia.
PROPOSTE
Le azioni devono prima di tutto contenere realmente le emissioni inquinanti e di gas serra, ma devono anche essere eque, giuste, attuabili ed accettabili per i cittadini. Qui di seguito si propongono una serie di misure, da adottare con urgenza:
- lotta senza sconti alla sosta selvaggia, al fine di fluidificare il traffico veicolare e diminuire le soste e l’uso dei freni di tutti i mezzi circolanti;
- contrasto agli eccessi di velocità, con installazione di tutor e autovelox fissi e mobili;
- aumento delle corsie preferenziali e installazione su tutte di videocamere per sanzionare le infrazioni, in modo da aumentare la velocità del trasporto pubblico (TPL) e renderlo sufficientemente competitivo col mezzo privato;
- rivedere la programmazione del servizio di TPL aumentando/diminuendo i mezzi circolanti in base all’orario, per conformarlo alle effettive esigenze dei cittadini in termini di spostamenti;
- efficientamento delle linee ATAC, a parità di mezzi impiegati, per eliminare linee o corse con bus sempre vuoti e spostarli su linee critiche e sovraffollate;
- potenziamento del servizio di superficie anche allargando ai privati in via emergenziale;
- aumento della qualità del servizio ATAC e del trasporto pubblico in base alle indicazioni recepite in appositi Tavoli congiunti con le Associazioni e i Comitati;
- evitare e rimandare il più possibile, con appositi fondi, gli aumenti tariffari previsti per biglietti e abbonamenti ATAC. Nuovo contratto con ATAC “gross cost”, e politica tariffaria con abbonamenti gratuiti per gli studenti;
- redazione di un Piano di sostituzione integrale dei bus inquinanti di ATAC con bus elettrici “zero emission”. ATAC ha tuttora in circolazione 200 bus Diesel Euro3 ed almeno altri 300 bus fino a Diesel Euro5;
- liberare Roma dalle centinaia di “rottami” di auto e scooter abbandonati in modo da aumentare la disponibilità di posti auto e diminuire i tempi di ricerca di un parcheggio;
- per i “dehors”, tornare allo stato pre-pandemia, anche per limitare (se non eliminare) l’uso di “funghi a gas” che contribuiscono all’inquinamento dell’atmosfera;
- car sharing fino in periferia;
- VERO bikesharing con tariffe popolari e ampia distribuzione di bici elettriche e stalli sul territorio di Roma;
- lavaggio periodico delle strade, da intensificare in periodi con poche piogge;
- piano credibile di incentivi per la sostituzione dei veicoli commerciali più inquinanti;
- educazione stradale nelle scuole con promozione della mobilità sostenibile e della guida nel rispetto del Codice della Strada;
Per quanto riguarda la Fascia Verde, fermo restando le restrizioni già previste per Centro Storico e Anello Ferroviario, il Comune dovrà prevedere, previa iscrizione ad apposito portale, una serie di fasce con livelli di esenzione differenziati, come ad esempio:
- 200 ingressi “bonus” per le auto Euro5 ed Euro6;
- 150 ingressi “bonus” per le auto Euro3 ed Euro4;
- 100 ingressi “bonus” per le auto Euro1 ed Euro2;
- 50 ingressi “bonus” per le auto pre-Euro.
Superati i “bonus”, si potrà prevedere un pagamento per ogni ingresso successivo ad un costo incrementale, eventualmente parametrato alla distanza di residenza ed alla tipologia di alimentazione e classe di inquinamento.
69 risposte
Sono abbastanza d’accordo con l’analisi fatta… mi fa solo un po’ rabbia il fatto che si siano raccolte 30000 firme in pochi giorni per poter continuare a usare la macchina e non per potenziare il trasporto pubblico, che sembra non interessi sostanzialmente a nessuno…
Condivido
io abito in fascia verde, ho un euro 5 e 2 figli (che dovrò rottamare), mettiamo caso potenzino il trasporto pubblico, io la mattina per portare i figli (5 e 7 anni) devo prendere i mezzi pubblici? oppure per uscire da roma, che faccio prendo i mezzi?
io devo essere libero di usare la mia macchina che ho comprato con il sudore della mia fronte senza che nessuno mi regalasse nulla.
Parole sante. E’ incostituzionale. E’ ironico che proprio il PD danneggi i meno abbienti, anzi, la gente normale perche’ il 10 anni il costo dwlle auto nuove e’ aumentato del 44% e voglio vedere chi, con 2 figli (magari uno ancora in culla), si puo’ limitare a un’utilitaria striminzitissima da 12.000e minimo.
E tutta quella povera gente che non potendo comprarsi una auto nuova l’hanno trasformata a gas, si devono suicidare, con il loro nuovo bombolone, è una pazzia pura
Sono anni che si chiede senza nessun risultato la cura del ferro…… nessuno sottolinea che hanno fatto spendere ,me compreso,centinaia di euro in impianti GPL…dicendo a ragione,che inquinano pochissimo…..poi niente anche con GPL non si circola….ma pensano che siamo milionari???
Appunto, ma stiamo scherzando? Adesso non vanno bene neanche le bi-fuel? E poi scusate: diesel euro 4 bandite da nov.2023 euro 5 dal nov 2024. Cosa significa, che ogni anno scattava una classe di immatricolazione diversa? Certamente no! Come anno di nascita tra euro 4 ed euro passeranno almeno 3 anni!
il provvedimento è fatto talmente male che può solo essere revocato. Poi ad un tavolo INSIEME ai cittadini, si discuterà col Comune di come migliorare i servizi pubblici e convincere almeno una parte dei cittadini a lasciare l’auto a casa, se non necessaria. Ma non dev’essere un atto di forza e discriminatorio
Bisogna unire i puntini e il disegno apparirà nella sua totale drammaticità: a Milano Sala impone ti 30km/h in tutta la città, la UE boccia le vetture a motore termico in favore di quelle elettriche pur sapendo che non sono più ecologiche, a Roma si introduce la fascia verde e nuovi divieti, ovvero il progetto finale è cge vogliono che tutti si vada a piedi, saremo tutti più facilmente controllabili, e poi solo pochi potranno permettersi una vettura privata in un vicino futuro. E useranno qualsiasi mezzo per imporre qs politica, incluso la paventata catastrofe climatica mai veramente provata.
Purtroppo anche Roma è cascata come noi a Milano ..nelle mani d incapaci. Non sapevano dove andare e sono andati a fard i sindaci.condivido in parete Mercurio..ma qui ci sono si mezzo soldi.l ambiente c entra poco.chi non va a votare come a Milano..si becca un Sala incapace..Milano
è diventata una baraonda. E non riesci più a cacciarli..questo è il problema
Se per sostituire 500000 veicoli ci vogliono 5 anni a spese proprie, per sostituire 500 bus Atac Euro 3 e acquistarne altri 500 ci vogliono sempre alcuni anni, tra finanziaria, gare di appalto ecc
Forse perché per andare a lavorare come idraulici,meccanici,elettricisti,muratori,piastrellato ecc.,ecc. Prendere mezzi pubblici è impossibile visto che bisogna trasportare l’attrezzatura pesante? Ed a Roma siamo in tanti,molti cosa che non capisce questo pseudo sindaco.
bravo è così
Non è che non interessa è che i romani ormai si sono rassegnati all’evidenza che finché il servizio sarà gestito da Atac non potrà migliorare. Anche a me pare una chimera
Complimenti per l’articolo, preciso, puntuale, chiaro e proponente. Dovreste avere un posto di rilievo al Comune di questa meravigliosa quanto disgraziata città. Diversamente mi auguro che leggano e, soprattutto, capiscano.
Grazie mille, gentilissima 🙂
Complimenti per l’articolo anche se non condivido gli ingressi bonus, visto che magari io che entro tutti giorni in fascia verde con un euro 6 per andare a lavoro in 6 mesi ho finito e poi che faccio pago per andare a lavoro?? Per il resto complimenti
Grazie 🙂 Ovviamente il discorso dei “bonus” è solo una proposta alternativa, il numero 200 è legato al numero consueto di giorni lavorativi in un anno. Al superamento si potrebbero prevedere fasce incrementali di pagamento (ad esempio 1€ ad ingresso se si abita nel Comune di Roma fuori la Fascia Verde fino ad altri +50 ingressi, poi 2€ altri +50 ingressi etc., ma sono solo esempi)
Quanto scritto sull’impatto ambientale relativamente al ciclo di vita di un veicolo elettrico rispetto a quelli a carburante fossile è errato (cit.”Produrre un’auto elettrica … inquina sensibilmente di più che fabbricarne una benzina o diesel”) , è vero il contrario.
Quando si pubblicano informazioni come questa si deve far riferimento a studi o dati concreti e autorevoli altrimenti si crea solo disinformazione – cito solo uno di tanti studi – autorevoli – che evidenziano in modo oggettivo il contrario:
https://theicct.org/publication/a-global-comparison-of-the-life-cycle-greenhouse-gas-emissions-of-combustion-engine-and-electric-passenger-cars/
Come fa l’articolo di una Organizzazione privata americana (per quanto no-profit), ad essere più autorevole di un’Organizzazione Governativa quale l’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA)? LA fonte più autorevole in assoluto per l’ambiente per tutta l’Unione Europea?
Basta leggere un qualsiasi articolo PRO auto elettriche dell’EEA, ad esempio il 1° da una ricerca con Google:
https://www.eea.europa.eu/it/articles/veicoli-elettrici-una-scelta-intelligente
..per avere conferma che il ciclo di produzione di un’auto elettrica è altamente energivoro ed inquinante. E l’energia elettrica, se è prodotta da carbone (e non da fonti rinnovabili), causa un danno anche maggiore all’ambiente.
EEA: “È di vitale importanza aumentare al massimo il chilometraggio percorso da ogni auto elettrica prodotta. Infatti, se percorrono solo 70.000 km e poi vengono rottamate, le loro prestazioni complessive in termini ambientali non sembrano così buone rispetto alle auto convenzionali, a causa dell’energia supplementare utilizzata per la loro produzione – superiore a quella necessaria per un’automobile convenzionale”
EEA: “Occorre migliorare il riuso e il riciclaggio delle auto elettriche e dei relativi componenti al fine di ridurre al minimo l’impatto della loro produzione sull’ambiente. La fase di fine vita è particolarmente importante per le auto elettriche. Esse contengono infatti grandi quantità di metalli e altre materie prime critiche la cui lavorazione può comportare il consumo di molta energia e la cui produzione può talvolta sviluppare sostanze tossiche”
Sono possessore di un’auto di 21 anni con 100.000 km e tenuta sempre in box e che uso solo in vacanza. Sono 50 metri all’interno della fascia verde e con la nuova normativa se esco non posso rientrare e parcheggiare la mia auto nel mio box. Escludo di rottamarla e comprarne una nuova. Abito a 100celle dove siamo abbandonati, con una cura del verde e delle strade indecorosa, una pulizia delle strade e raccolta rifiuti inesistente, prostituzione e spaccio senza controllo, campi rom, ma il sindaco ha individuato il vero problema… Le auto che percorrono pochi km annui e pagano bollo, assicurazione e revisione. NON SEI IL MIO SINDACO….
Perché nessuno mette in evidenza che chi come me ha installato l’impianto GPL o metano su auto euro2 e poteva circolare nelle domeniche ecologiche, ora improvvisamente viene dichiarato possessore di veicolo inquinante e da rottamare? Ci vedo molta malafede e contraddizione, oltretutto le trasformazioni con GPL o metano erano incentivate dallo Stato!!
Grazie per l’attenzione.
Giustissimo. Le auto trasformate a GPL/metano devono essere totalmente esentate da restrizioni. Oppure il Comune dovrebbe poter tecnicamente o scientificamente dimostrare il motivo della “censura”
Esistono trasformazioni che rendono le auto totalmente monofuel gpl (la norma ammette un piccolo serbatoio di 15 litri di benzina), identiche a quelle vendute da note case e presenti sul mercato. Ebbene il comune ha bocciato anche queste, perché trasformate…io ci leggo vessazioni.
La soluzione: deroga per i veicoli trasformati con gpl e incentivo statale per la trasformazione.
In pratica: in citta’ non ci sono abbastanza centri per trasformare tutti i veicoli nei tempi che quindi vanno dilatati
Però questa, fra le tue proposte, non c’è.
Condivido pienamente quanto detto da sig. Bazzano sul gpl.
Ho letto tutto quello che ho trovato sul gpl, vorrei sapere su quali basi scientifiche hanno deciso che è inquinante.
Vorremmo saperlo pure noi. Sembra più una decisione per far rottamare più auto possibili, quindi nulla di connesso con l’ambiente.
Molto illuminante e ampiamente condivisibile. Ho una macchina Euro 1 del 92 che uso pochissimo (praticamente mai in città) e solo x recarmi in ferie o cmq fuori Roma. Sempre curata (revisioni, ecc.) e appena 101.000 km in 31 anni! Inquina molto più di me chi percorre x lavoro o altro titolo 20, 30 mila km/annui. Oltretutto la mia auto in un box all’interno della zona verde a 150 metri dal confine (!) Beffa doppia, x poter continuare ad usarla, seppur di rado, devo rimorchiarla a motore spento x compiere tale brevissimo tragitto? Mi auguro che si trovi una qualche formula x non punire chi, alla resa dei conti, fa molto meno danno all’ambiente.
Giustissimo tutto il discorso. Non è scritto nell’articolo, ma possibilmente chi abita in Fascia Verde (fatto salvo il Centro Storico) dovrebbe essere esentato da restrizioni
Provvedimento idiota e grave per i cittadini, crea solo problemi non offrendo alcuna soluzione o miglioramento. Deluso da Gualtieri che ad oggi si dimostra una (brutta) copia della Raggi
Chi è benestante non ha problemi per cambiare auto. Io che vivo in periferia e che ho un auto vecchia con impianto GPL andrò a piedi.Viva la sinistra e viva il nostro sindaco.Il popolo sempre al primo posto.
Ho una 155 a GPL del 97 con 189Km fatti abito dentro la Ztl cosa faccio io Ve la sul Campidoglio senza carburante e GPL metto anche l’allarme e mene vado e se tutti fanno come me anche piazza Venezia diventerà una piazzetta 🤣 e Gualtieri come va a lavorare con un’auto euro 8 ma lui prende 18.000mila€. mensili P.D. partito dei deficienti oltre che arroganti e dittatori.
Per i residenti ci vuole libera circolazione così come per i lavoratori pendolari.
Le auto d’epoca vanno salvaguardate e devono poter circolare per andare da meccanici ed elettrauti per la loro manutenzione
Sì, tutti i residenti nella Fascia Verde (fatto salvo il Centro Storico, che va tutelato), andrebbero esentati da qualsiasi restrizione
Ho una euro 2 che uso pochissimo, faccio 800 km l’anno e da novembre a giugno non posso usare la macchina tranne la domenica che non mi serve. Però pago il bollo e assicurazione per 12 mesi interi. Questa è una carognata nei confronti di chi non può comprare una auto nuova!
il Comune ha buttato sul tavolo un provvedimento senza aver fatto alcuno studio sulle tantissime situazioni come la Sua. L’obiettivo è far revocare totalmente queste disposizioni, e discuterne altre più eque e sostenibili INSIEME ai cittadini
Finalmente un articolo serio che spiega perché é un provvedimento folle.
Poi perché colpisce maggiormente roma sud rispetto a roma nord (forse perché siamo piú poracci?) .
Se facessero un finanziamento vero per cambiare auto, a chi ha un isee inferiore ad es. 20-25.000 € anche a scaglioni fino al 50% del prezzo di un auto (mettendo anche un tetto ai prezzi e i modelli es non auto da 50.000€). sarei ben felice di cambiare la mia adorata vecchia auto.
Giusto , io vivo in periferia perché me la passo male se avevo i soldi vivevo ai Parioli e senza sforzo avrei comprato un auto elettrica..ma ahimè non è così ho una vettura euro 4 diesel comprata usata con molto sudore e buffi vari , oltre l aumento della corrente del gas e dei prodotti alimentari…ora devo buttare una macchina che ha solo 180000 km e il posto di lavoro con i mezzi è irraggiungibile…e abito a Centocelle.. dove c’è incuria Totale tra mondezza e altro…ora sono diventato un cittadino di seria A tutto
d un tratto mi trovo a vivere nella zona verde da pariolino?…. Che schifo
Abito a villa gordiani siamo pieni di immondizia fumi dei campi rom
Topi e via dicendo il problema è la ztl? Ma Gualtieri dove sta o è colpa della Raggi?
Saluti a tutti, sono un autobilista green perchè tutte le mattina prendo la mia macchinina euro 4 per andare alla Staz. della metropolitana per poi recarmi al mio lavoro….solo che la stazione si trova in fascia verde. È bravo questo assessore Patanè.
I geni che ci amministrano sono riusciti a mettere la zona di divieto (via angelo emo ) 50 metri prima del parcheggio di scambio riservato ai possessori di abbonamento atac !
La scelta di mettere dei parcheggi di scambio nella Fascia Verde sottoposta a limitazioni, assolutamente inaccettabile, è stata posta tra i punti essenziali di discussione con il Comune
In città ogni giorno, qualcuno disse anni fa, entra un milione di persone ogni giorno. Facile crederci: basta vedere il flusso tutte le mattine e le sere sulle direttrici in/out. Situazione di tutte le grandi città. Si vedono anche grumi di veicoli ai bordi di persone che “cercano” di posare l’auto ed entrare con mezzi pubblici. Il vero business di questa farsa sono le telecamere che pagheremo come se ognuna fosse il telescopio di Monte Palomar e le multe automatiche. Una vera manna per “pochi”. I soldi si devono muovere sennò non lasciano scie dove beccano le cornacchie di turno (tutte senza distinzioni). Un amministrazione seria crea parcheggi di scambio espropriando (l’esproprio si paga quindi non si ruba niente) terreni ai confini di tutte le direttrici. A Roma ci sono migliaia di ettari incolti, abbandonati e che a turno vanno a fuoco. Invece di creare inutili minigolf con i marciapiedi in mezzo a strade grandi che non ne hanno bisogno lasciate che si usino per parcheggiare. No, consentono molto curiosamente la lunga sosta in doppia. Non scendo in facili dettagli… Un Emerito dello Stato disse “seguire i soldi” e ciò si può leggere anche: “seguire chi ci guadagna”. Il resto è fuffa. La regione fa soldi a palate con i bolli, il comune con le multe e i parcheggi peccato che per avere una carta d’identità occorrono 5 mesi. Parcheggi costruiti e abbandonati (Piazza Giureconsulti/Boccea solo come esempio). La città fa schifo, i marciapiedi sono distrutti, le strade idem e i dipendenti il venerdi tipicamente scioperano, altri vengono pagati in più se vanno al lavoro, gli uffici comunali sembrano un hot spot. Per favore lasciateci in pace, andate a casa che “famo” da soli
Però non si è parlato delle auto a gas per chi le ha convertite quelle più anziane con l’incentivo e non avendo la possibilità di cambiarle per futili motivi questa è una vera truffa
Si appunto a me scade il bombolone nel 2024 e ha un costo non indifferente pensa chi ha i soldi per quella elettrica.io vado a lavorare alle 6 che faccio prendo il notturno se passa alle 4 ..questo sindaco deve andare a casa punto..
Buonasera vorrei sottolineare come il traffico sia maggiormente congestionato a Roma e quindi aumentato l’inquinamento da quando hanno riempito le maggiori direttrici di piste ciclabili. Tutto ciò crea maggiore ingorgo nelle ore di punta e quindi maggior inquinamento. Invece di spendere euro per le telecamere avrebbero dovuto liberare le strade da questi inutili imbuti di nome piste ciclabili inserendo quest’ultime nelle corsie prefenziali degli autobus
Buonasera bisognerebbe liberare le. Strade ad alta intensità di traffico dalle piste ciclabili per facilitare lo scorrimento e diminuire l’inquinamento. Inglobando le ciclabili nelle corsie preferenziali degli autobus adeguandole per entrambi i mezzi, bici e autobus, si ridurrebbe linquinamento
Si puoi impedire di circolare in zona custodita de sindaco di Roma a un mezzo con bollo non pagato,o senza revisione,o senza assicurazione però sembra anormale che a tutti citadinii che pagano queste tasse in tasca comune di Roma puoi vietare la libera circolazione nella cita Roma.Sembra una dittatura che impedisce gli diritti de libera circolazione e movimento sotto la maschera del inquinamento e che non da ascolto ne a citadini ne a esperti in documentazione inquinamento. Perché non controlate tutte le situazione quando se brucia l’immondizia,forni a legna che fano fumo,casoni con l’immondizia abandonati pieni,strade sporche che vedono l’acqua quando piove.Quando se cucina con gas giustamente dal impianti GPL fatti in tute le palazzine non è inquinante per nessuno invece con impianti GPL collaudato per le machine non se può più circolare?Sembra tutto strano e purtroppo il sindaco di Roma con la sua squadra dovrà rispondere a tutte le domande fatte dei cittadinii che llo hanno sostenuto.Speriamo bene.Grazie.
Buona sera io sono un turnista lavoro sui treni con orari H24 prendere i mezzi pubblici quali? Alle 04: 00 di mattina o alla sera alle 01:00 posseggo diesel euro 5 costretto ad usarla per venire a lavorare il comune di Roma mi negherà questo diritto di andare a lavorare ma mi obbligherà a fare debiti per acquisto autobenzina ibrida euro 6 e per quanti anni. Le auto si devono rinnovare ma gli autobus? I servizi pubblici quando li potenzierete BUFFONI!
Sono un uomo di 56 anni, ho avuto un tumore alla testa e ogni anno devo fare una tac e una risonanza magnetica di controllo, non ho possibilità di cambiare auto e quando prenoto uno di questi esami, mi viene dato quasi sempre in struttura che saranno in zona verde, allora perché non fare un permesso per chi si deve recare in strutture mediche con tanto di appuntamento?
Cari Signori, ho letto i vostri commenti, ricordatevi le domeniche ecologiche, tutta una truffa ai nostri danni, ma a favore e con la complicità delle case costruttrici, ogni volta che al governo centrale o delle varie città sale un PD, succede che noi paghiamo tasse inutili, perché non siamo un popolo sovrano ma solo scarto, questo grazie anche alla UE e al Prof. Prodi, che portando l’Italia nella Unione Europea, ci ha fatto un bel regalo, ne dobbiamo uscire il prima possibile e non votare più chi ci convince del contrario, vedi GB, oltre tutto ci hanno fregato anche sul cambio Lira/Euro, svegliamoci e mandiamo a casa coloro che impongono dittature, come il Sig. ( se signore si può definire ) il Sindaco di Roma
Buongiorno, articolo ben dettagliato.
La mia domanda è una sola: creano la fascia verde fino in periferia ( STI FENOMENI) quando poi intorno a Roma c’è IL GRANDE RACCORDO ANULARE…..UN TRATTO DELLA A24….ecc ecc, che sono sempre intasati/ bloccati dal traffico ( AUTO, TIR, PULLMAN).La domanda è: ma l’inquinamento creato da queste strade ,autostrade ecc ecc….resta fuori da Roma????? Secondo me…..NO
ALLORA CHIUDIAMO ANCHE ILRACCORDO / A24 ecc ecc.
Il omune di roma deve pensare a pulire roma in primis (immondizia, giardini, marciapiedi, bordi strada) e sistemare il manto stradale che è PENOSO.
Grazie per lo spunto di discussione e per le informazioni. Aggiungerei che le emissioni dei veicoli diesel Euro 6 sono stati oggetto di uno scandalo che ha coinvolto tutte le case costruttrici europee, noto alle cronache come Dieselgate. Le prove di emissione in fase di omologazione erano “taroccate” e le emissioni su strada degli Euro 6, almeno fino al 2018, sono paragonabili a quelle degli Euro 5 e 4. A quelle si aggiunge l’ammoniaca del sistema di abbattimento del catalizzatore.
Oltre ai vecchi autobus continueranno a girare a Roma gli ancor più vecchi mezzi Ama, i mezzi della manutenzione stradale e sono in studio deroghe per i tir della cinematografia.
Le emissioni delle auto private Euro 4 e 5 diese e Euro 3 a benzina che si vogliono fermare sono trascurabili rispetto a quelle dell’intero parco obsoleto comunale e quello derogato. Tanto disagio e costi per i cittadini senza alcuna efficacia. Non è un caso che non ci sia neppure uno studio che supporti i benefici attesi dalla misura in questione. Non varra’ nulla neppure a livello europeo dove non si chiedono agli Stati misure a caso, bensì programmi supportati da dati previsionali dei risultati, ottenuti con studi modellistici.
Sono decisioni di incompetenza, di tecnologia povera,ci sono dei laboratori Italiani che stanno lavorando sui nuovi carburanti,non inquinanti,fidatevi di loro,abbiamo le tecnologie più avanzate chiedete agli esperti di certo voi non lo siete
Articolo interessante e da condividere! Sarebbe utile fare lo stesso su quanto questa ordinanza possa influire negativamente sull’economia della città. Il problema, forse, non è solo quello di poter acquistare una macchina ma anche la riduzione degli affari di commercianti e ristoratori dovuti alla riduzione di flussi di persone in fascia verde.
Il 2 maggio ho sctitto al sindaco Gualtieri (ld.gabinetto@comune.roma.it) la seguente e-mail. Lo stesso testo, adattandolo con la richiesta di intervenire su Gualtieri e di ricevere un suo riscontro , l’ho inviato alla Elly Schlein al suo indirizzo di posta elettronica alla Camera dei Deputati (SCHLEIN_E@camera.it). Finora nessuno mi ha risposto. Invito comunque tutti a fare altrettanto.
Leonardo Graverini
“Egregio Sindaco Roberto Gualtieri,
Le scrivo per chiederLe di modificare la delibera che pone ulteriori e stavolta anche ingiusti divieti per tanti veicoli all’accesso nell’enorme ZTL Fascia Verde nella città di Roma.
Divieti che valgono incomprensibilmente anche per le auto dotate di impianto GPL, e quindi ecologiche!!!
Le faccio un esempio personale: possiedo una Fiat Panda, acquistata nuova nel 1999, che fino ad oggi, in 24 anni, ha percorso soltanto 49.000 Km (ossia 2000 Km l’anno), il 90% dei quali fuori dalla ZTL Fascia Verde. Un’auto che dunque ha inquinato molto poco. Lavoro in centro e mi reco in ufficio usando i mezzi pubblici. La mia Panda mi è utile nei casi di necessità. Per esempio, se devo recarmi in città per andare da un medico o per recarmi in ufficio nei casi (purtroppo frequenti) di guasto della Metropolitana o di sciopero dei mezzi pubblici. Normalmente è usata in periferia per gli spostamenti che non è possibile fare a piedi.
Mi chiedo perché la Sua Giunta, di sinistra, voglia costringermi a fare ciò che non posso (e che neanche voglio proprio per ragioni ambientali ed ecologiche): acquistare un’auto nuova a caro prezzo e con più inquinamento!
Perché la Sua Delibera non mi dà neanche la possibilità di trasformarla a GPL spendendo solo 700 euro!
Perché non tiene conto di questo difficile momento economico!
Perché mi costringe comunque a respirare, in centro dove lavoro, i fumi di scarico di chi usa massivamente il proprio mezzo privato e che, ancorché la sua auto rientranti nelle categorie Euro 5 o Euro 6 perché nuova, inquina certamente più di coloro che come me usano il trasporto pubblico!
Perché mi vuol costringere a disfarmi di un’auto ancora perfettamente utilizzabile, magari rendendola più ecologica con l’installazione a basso costo di un impianto GPL, per acquistarne una nuova, con tutto il ben più pesante impatto ambientale ed energetico che verrebbe prodotto dalla rottamazione della mia Panda e dalla costruzione dell’auto nuova che dovrei acquistare! Cosa c’è di ecologico e circolare in questo?
Ma i nuovi divieti in questione sono odiosi anche per un altro è grave motivo: perché discriminano i cittadini in base al censo. Chi per ragioni economiche è già confinato a vivere in periferia viene in questo modo largamente estromesso dal centro della città, viene sempre di più relegato nel proprio ghetto. E a questo proposito mi viene purtroppo un pò in mente il naufragio del Titanic.
Confido in scelte più modulate, ragionate, non ingiustamente penalizzanti per tanta gente, e che prendano in considerazione in maniera equilibrata le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile – economica, sociale ed ecologica – e che dunque guardino all’ambiente senza aumentare la povertà e l’ineguaglianza.
Confido nel suo intervento e spero di non restare deluso.
Un saluto cordiale
Leonardo Graverini
Purtroppo caro Leonardo..a loro non gliene frega niente..noi a Milano questo film l abbiamo già visto.abbiamo raccolto firme ..scritto alla regione..niente da fare. Ho dovuto cambiare 2 mezzi commerciali e l auto privata per una spesa di 90 mila euro..i radical chic.
Non c è più nulla da fare ..oppure fare come i Francesi??
La cosa che non capisco ,perche vietare anche la sosta e il gpl quando hanno sempre camminato?
Mobilitazione generale. non ci sono alternative. E’ inutile arrabbiarsi dietro una tastiera. Legge anticostituzionale dove si configura il reato di sequestro di persona e divieto della libera circolazione ad esempio per chi deve adempiere a cure mediche e si deve recare con anziani, ammalati o disabili nei centri di cura. Siamo in mano a gente scellerata senza il minimo briciolo di conoscenza dello stato di diritto.
E se fosse adottato il sistema con la scatola nera già in uso, mi pare di aver capito, in alcune regioni del Nord Italia? Io in centro non vado mai con l’auto, ho usato i mezzi pubblici fino a due anni fa, ora che sono in pensione debbo rottamare l’auto, che non posso nemmeno tener parcheggiata perché sono all’interno della fascia verde… Altro che dittatura.
Mio Dio…
Sono anni che leggo diarioromano e MAI ho visto 63 messaggi per un articolo!
E sì che di porcate varie delle varie amministrazioni se ne discusse…
Ma si è toccata la macchina e allora la furia popolare non può esirmersi dal vomitare tutto il suo odio verso la vita!
“Togliamo le ciclabili”, “insurrezione popolare”, “il gpl non inquina”, ma che cosa diavolo state dicendo??? Ma vi rendete conto di come siamo ridotti? In una città dove sono si riesce a raccogliere l’immondizia dalle strade o che non ha un servizio che sia uno che funzioni, a litigare solo ed esclusivamente per la macchina? Solo per quello?
Insurrezione popolare? Pronti, andiamo, vengo pure io, ma perché voglio una città migliore, non per farti prendere la macchina!
La cosa drammatica è che sono d’accordo con l’articolo, che è perfetto nella sua analisi! È il contesto che genera questa serie di commenti fomentati che mi deprime…
Roma è al collasso, e la volontà popolare da quello che vedo è lasciarla collassare in pace. Bene, così sia.
E i residenti nella fascia verde con le auto più inquinanti, es. io ho un diesel euro 3, non potranno nemmeno stare parcheggiate? Oppure debbono traslocare al difuori della Ztl? Possibile che l’euro 3, che sono, mi pare, poche decine di migliaia rispetto alle 500.000 totali che si volevano bloccare, debba essere così penalizzato? Bah.
Se parcheggiate possono stare, ma non possono muoversi. Comunque possiedi un auto che ha circa 20 anni, non pensi di cambiarla??
Al Comune non sanno come spendere soldi utilmente: da quello che ho letto si installano 51 varchi elettronici che impediranno ai veicoli più inquinanti di entrare nella fascia verde! Sembra che ciò riguardi ben 30.000 veicoli! Non è fantastico? E così si ridurrà l’inquinamento… 😵💫🫣
Purtroppo si parla di circa 400.000 auto tra benzina e diesel vecchie e fortemente inquinanti. Non credi che se non circolassero all’interno della nostra città, potrebbero aiutare a ridurre l’inquinamento che abbiamo??
Sono favorevole all’utilizzo della scatola nera per la limitazione del traffico all’interno della ZTL che ne pensate del sistema?