È la cura del verde un problema trascurabile?

La gestione del verde cittadino si è dimostrato uno dei filoni più redditizi della cosiddetta “Mafia Capitale” e la storia per cui il rinomato Servizio Giardini del Comune di Roma sia stato ridotto al lumicino per consentire sempre più appalti esterni da manovrare appare ben più che credibile.

Da quando si è insediato l’attuale governo cittadino non è riuscito a completare un appalto che sia uno sulla cura del verde. Il motivo principale deve essere senz’altro la paura da parte dei nuovi amministratori, ma anche dei funzionari capitolini, di incappare nelle stesse dinamiche truffaldine degli anni passati. Ma deve esserci stata anche la convinzione che tutto sommato la manutenzione del verde cittadino non fosse una priorità, che erano altri i problemi su cui concentrarsi (rifiuti, buche, mobilità) e che a tempo debito ci si sarebbe occupati anche di parchi, giardini e piccole aiuole. Inoltre la responsabilità del verde è in capo allo stesso assessorato che deve gestire la delicatissima questione rifiuti, per cui deve essere venuto naturale concentrare tutti gli sforzi e le risorse sui rifiuti pensando che il verde non curato fosse solo una questione estetica.

Ed invece la realtà degli ultimi giorni sta dimostrando che le sterpaglie riarse di cui è ormai ricoperta tutta la città si stanno trasformando in una miriade di piccoli ma pericolosissimi incendi nel cuore della città, con situazioni da vera e propria guerriglia urbana.

 

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Sterpaglie a fuoco a San Basilio hanno provocato l’incendio di dieci mezzi

 

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Sterpaglie a fuoco a via Tiburtina e Ponte Mammolo

 

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A fuoco anche la piccola aiuola dello spartitraffico centrale della Colombo

 

Oltre che con le sterpaglie incendiarie, il verde dimenticato si sta vendicando provocando crolli improvvisi di alberi o di grossi rami.

 

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Il grosso platano venuto giù a Trastevere

 

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Grosso ramo crollato in Prati

 

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Grosso arbusto cade sul marciapiedi di via Nomentana

 

La situazione si fa di giorno in giorno più grave e né la titolare all’ambiente né tantomeno lo stesso Sidnaco appaiono cogliere tale gravità ma soprattutto diano l’impressione di saper gestire una tale emergenza.

Sarà questo, a sorpresa, l’ambito in cui dovrà intervenire il governo magari con un commissario che riporti il verde cittadino ad una condizione di civiltà?

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2 risposte

  1. A partire dal 4 luglio saranno firmati i contratti per la potatura e la messa in sicurezza di 82mila alberature romane. Gli interventi sono il risultato di un bando europeo per un valore di 3,5 milioni di euro. “E’ il primo tassello di un percorso finalizzato a garantire un’attenzione costante e puntuale per i 330mila alberi della città”, afferma l’assessora alla Sostenibilità Ambientale, Pinuccia Montanari.

    “Partiamo dalle situazioni più critiche, ma stiamo lavorando per estendere il raggio d’azione”, spiega . “Invertiamo la rotta dopo anni di incuria e di abbandono, garantendo un’oculata programmazione e assoluta trasparenza nelle procedure”.

    “Creiamo le condizioni per ristabilire la normalità all’insegna di una pianificazione strategica”, conclude Montanari.

    30 GIU 2017 – RED

    http://www.comune.roma.it/pcr/it/newsview.page?contentId=NEW1601250

    1. Purtroppo è la distanza tra i proclami a cui questa amministrazione ci ha abituato e la realtà cittadina che fa dubitare dell’efficacia dell’iniziativa annunciata dalla Montanari. Parlano molto questi sedicenti “nuovi politici” ma nei fatti dimostrano una miscela disastrosa fatta di inettitudine, inesperienza e totale incapacità di ascolto.
      Sarebbe ora che il governo nazionale cominciasse a dare qualche segnale, minacciando di intervenire sui problemi più urgenti, quali ad esempio i ricorrenti incendi cittadini. Se Raggi e compagnia continuano a dimostrare di non saper gestire neanche le emergenze non è che possiamo aspettare altri quattro anni per passare oltre. Non ci sarà più una città da amministrare a quel punto.

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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