Drive-in: il Cinema America ci aveva visto lungo

Una certa modalità di cinema potrà essere la prima forma di spettacolo a riaprire in era COVID19. E a Roma ce ne sarebbe anche uno bello e pronto

Ha iniziato a parlarne il Wall Street Journal qualche giorno fa con queste parole:

The drive-in movie theater seems like an entertainment venue tailor-made for a global pandemic, since it doesn’t require patrons to be in close contact with one another outside the cocoon of their cars.

(qualcosa tipo: il cinema drive-in sembra un luogo di intrattenimento fatto su misura per una pandemia, visto che non richiede agli utenti di essere a stretto contatto al di fuori del “bozzolo” delle loro auto)

 

Poi ha ripreso il tema Francesco Rutelli, presidente ANICA, in un’intervista radiofonica:

Le sale non riapriranno così presto, ci dirà il governo quando. L’idea di fare delle arene cinematografiche in agosto, di avere la possibilità di luoghi all’aperto, distanziati, con dei protocolli, con protezione, sanificazione, gestiti dagli esercenti, potrebbe essere un modo intermedio, graduale, per non rassegnarci, mantenendo le condizioni di sicurezza.”

 

Infine, ne hanno parlato diversi organi di stampa.

 

L’idea è in effetti semplice ed efficace: se l’inevitabile vicinanza tra le persone che si realizza nelle sale cinematografiche le rende inutilizzabili ai tempi del COVID19, la modalità “drive-in” consente di assistere alle proiezioni dall’interno del proprio veicolo, evitando così il rischio di contagio.

La realizzazione dei drive-in non è facilissima, soprattutto in grandi aree urbane, ma forse ne vedremo più d’uno prossimamente a Roma.

La cosa più facile sarebbe riaprire il drive-in che a Roma c’è stato in passato, quello di Casal Palocco che al tempo della sua inaugurazione, nel 1957, era il più grande d’Europa.

E che la cosa si possa probabilmente fare senza troppe difficoltà lo hanno dimostrato i ragazzi del Cinema America che nel 2015 vi organizzarono due serate speciali proiettando “Grease” e “American Graffiti”.

L’area, negli anni successivi, è stata venduta ad una società privata che ha ottenuto la concessione per realizzarvi due palazzine e un piccolo vivaio. I lavori però non sono ancora iniziati e forse il privato potrebbe essere interessato a realizzarvi un temporaneo drive-in almeno fino alla cessazione dell’emergenza sanitaria.

 

 

Vedremo se qualcuno prenderà l’iniziativa di aprirlo qualche drive-in in quell’area o in altre, così come vedremo cosa si inventeranno i ragazzi del Cinema America con le loro arene estive, considerando che anche la modalità del cinema all’aperto potrebbe forse essere utilizzabile con il giusto distanziamento.

A Bologna, riferisce il Messaggero, si stanno già attrezzando. Al posto del tradizionale cinema all’aperto di Piazza Maggiore, il direttore della cineteca Gianluca Farinelli conferma che si sta individuando uno spazio che non potrà essere in centro. Stessa linea sta seguendo la Mostra Internazionale di Pesaro che vuole far svolgere la 56a edizione della rassegna in sicurezza.

A Roma grandi spazi all’aperto non mancano, anche di proprietà comunale. Le moderne tecnologie non richiedono particolari attrezzature se non un grande schermo sul quale proiettare il film. In passato occorreva anche attrezzare l’area con diverse colonnine sulle quali erano installate le casse acustiche che venivano utilizzate dagli automobilisti/spettatori. Ma oggi, con il bluetooth, sarà sufficiente farsi consegnare un piccolo altoparlante all’ingresso e posizionarlo nell’auto. Sarebbe un ritorno al passato, con un approccio moderno. Tra le aree che si stanno studiando: l’ex dogana di San Lorenzo, il laghetto dell’Eur e il cine village Talenti.

 

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Purtroppo nel “miglior cestone che si poteva realizzare” (cit.) ci si è dimenticati di prevedere uno spazio per i mozziconi.
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Hai voglia a sostituire binari e comprare tram nuovi, se poi a Roma continua a bastare un’auto in sosta d’intralcio per bloccare intere linee.
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