Come osate disturbare l’assessore-vicensidaco-scriba Calabrese?

Nell'indignazione generale per il rifacimento della ciclabile sull'argine del Tevere, l'assessore sa solo fare polemica dicendo a mezza bocca che l'intervento non è concluso

Tutto dovrebbe essere partito da un tweet lanciato nella serata del 28 aprile da @stormi1904:

 

 

 

Le immagini mostrano la striscia d’asfalto appena posata sul percorso della ciclabile sull’argine del Tevere.

Uno spettacolo non proprio decoroso, particolarmente in quanto visibile dal tratto più centrale del fiume. E infatti il tweet di @stormi1904 viene rilanciato da molti e cominciano ad apparire in rete altre immagini dello strano intervento.

 

La notizia è tanto ghiotta che Carlo Calenda non resiste a cavalcarla:

 

 

E lo stesso fanno anche i maggiori organi di stampa:

 

 

 

 

 

Insomma tutta la città reagisce ad un intervento invasivo e oggettivamente di pessima qualità. Tutti si chiedono: possibile che sia questo il modo di operare in un luogo tanto in vista?

 

Dall’amministrazione non arriva alcuna spiegazione, fino a che l’assessore Calabrese non pubblica il seguente post sulla sua pagina facebook:

 

 

 

Essenzialmente l’ennesimo post per contrastare la candidatura di Carlo Calenda, ma dove la parte qualificante è il post scriptum:

p.s In foto ecco una ciclabile che abbiamo appena riqualificato. Che dite, a cantiere finito sulla ciclabile del Tevere, Calenda avrà il coraggio di pubblicare una foto come questa?

 

Una formula un po’ criptica con cui, immaginiamo, l’assessore voglia comunicare che l’intervento sull’argine del Tevere non è terminato con la colata di asfalto nero e che lo stesso verrà dipinto come la ciclabile sulla Cristoforo Colombo.

 

Supponendo di aver capito bene, la domanda è: ma ci voleva tanto a fare una comunicazione tempestiva urbi et orbi per dire che la striscia d’asfalto verrà rifinita?

Possibile che l’assessore non sappia resistere ad applicare il suo spirito di patata ad ogni occasione? Non potrebbe invece il Calabrese adottare uno stile comunicativo chiaro, semplice e rispettoso dei cittadini?

 

Evidentemente per l’assessore Calabrese i cittadini devono stare al loro posto, senza fare tante storie, e godersi con tutta la pazienza del mondo i risultati del suo operato.

Mai che lui o il suo staff si siano degnati di illustrare in anticipo i progetti in attuazione, magari anche provando a sentire il parere di cittadini e associazioni per cercare di evitare qualche errore marchiano.

Così si sta facendo ad esempio nella realizzazione delle tante ciclabili degli ultimi mesi, evitando di coinvolgere anche i tanti che potrebbero dare un utile aiuto.

 

 

E dire che di stupidaggini l’assessore ne ha fatte a ripetizione, vuoi per inesperienza, incapacità o supponenza; basterebbe ricordare l’ancora attuale caos negli impianti di traslazione delle metropolitane, con il perdurare della chiusura di due fermate consecutive della metro B e la mancata comunicazione, a distanza di molti mesi dalla chiusura, di una possibile data di riapertura; oppure i gravissimi ritardi nelle manutenzioni dei treni delle metro A e B, tali da metterne ad ulteriore rischio il servizio; o anche il totale flop dei bus turistici che hanno affiancato gli autobus normalmente in servizio.

 

Ma evidentemente l’assessore preferisce sbagliare da solo piuttosto che aprirsi e farsi aiutare da quei tanti cittadini che hanno maggiore competenza di lui ed evidentemente una ben maggiore passione per la città di Roma.

Si direbbe anzi che il Calabrese abbia una dannata paura di interagire con i cittadini, essendosi sempre rifiutato di confrontarsi pubblicamente con chiunque e finendo con il risultare un vero “leone da tastiera”, capace solo di sparare sentenze, spesso autoreferenziali quando non proprio campate in aria, sulla sua pagina facebook.

 

Staremo a vedere quale sarà il risultato finale per la ciclabile sull’argine del Tevere, anticipando che se corrisponderà a quello della pista sulla Colombo, così come mostrata dal Calabrese, non ci risulta ugualmente adeguato allo stile del luogo.

Qualcuno ci si è anche esercitato a fare una previsione di come sarà l’intervento finito, ispirandosi all’ormai famoso stile del consigliere Paolo Ferrara.

 

 

 

Tra l’altro, oggi alle 13 è stata anche organizzata una manifestazione nei pressi di Castel S. Angelo per protestare contro l’intervento sulla ciclabile.

 

Gli costava tanto all’assessore Calabrese, così come all’assessore Meleo il cui dipartimento sta realizzando l’intervento, informare chiaramente i cittadini che l’intervento non è ancora terminato?

 

 

 

Riguardo infine la qualifica di “scriba“, che non per la prima volta affibbiamo al Calabrese, come altro chiamare un assessore-vicesindaco che trova il tempo di scrivere post su facebook a ripetizione? Tre ieri, quattro il 28, tre il 27, tutti chiaramente scritti di proprio pugno dall’assessore, tanto è inconfondibile il suo stile.

Possiamo poi stupirci se la mobilità cittadina è allo sbando più completo sotto ogni punto di vista?

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Una risposta

  1. 1 – Esiste un progetto di questi lavori?
    2 – Come vengono affidati questi lavori? A trattativa diretta, con gara ?
    3 – Negli ultimi 20 anni sono stati aperti tanti cantieri a Roma, alcuni terminati, altri ancora in corso, altri abbandonati. Per esempio: Linea Metro C aperto nel 2006, linea Metro B1 aperto nel 2005.

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