Città in rovina – La vecchia stazione Trastevere

StazTrastevere

L’immagine sopra mostra l’originaria stazione ferroviaria Roma Trastevere, realizzata nel 1894 sull’allora denominato Viale del Re, oggi Viale Trastevere, in piazza Ippolito Nievo.

Nel 1911 la stazione Trastevere fu spostata dov’è oggi, in piazza Flavio Biondo, e quella vecchia continuò a funzionare come scalo merci e officina veicoli fino al 1950. Il sito web centostazioni, di Ferrovie dello Stato, riporta ancora: “Oggi, come sede dell’Istituto Sperimentale delle Ferrovie, ospita una locomotiva a vapore modello 625.101“. In realtà oggi lo stabile è in completo abbandono, con tutte le aperture murate (probabilmente per evitare che venga occupato), fortunatamente in gran parte coperto da una fitta serie di cedri che ne nascondono il brutto spettacolo. Seguono immagini odierne.

 

trast4

trast1

trast2

trast3

Se pensiamo allo stato asfittico, per non dire comatoso, dei trasporti ferroviari regionali, non possiamo non considerare quanto utile sarebbe mettere a reddito una proprietà del genere utilizzando i proventi per migliorare i servizi agli utenti.

 

Segnaliamo che durante le nostre ricerche in rete ci siamo imbattuti in un articolo dell’Huffingtonpost a firma di Teresa Petrangolini, consigliere regionale nel Lazio eletta nel listino di Zingaretti, che trattava dei beni comuni trascurati e tra essi menzionava anche la vecchia stazione Trastevere. Il pezzo risale al gennaio 2014 e contiene interessanti spunti su come affrontare in modo concreto il problema. Riportiamo di seguito la chiusura dell’articolo:

… il Comune di Roma e la Regione Lazio dovrebbero procedere in tre direzioni: realizzare il censimento degli spazi e dei beni disponibili, ascoltare le associazioni per valutare il possibile uso sociale di tali beni, incaricare una cabina di regia per garantire un approccio di sistema, pratico e trasparente, per la loro valorizzazione.

Reclamare spazi trascurati, abbandonati e semidistrutti per riconvertirli in luoghi comuni, in cui poter svolgere attività artigianali, piccole startup, o semplicemente attività ludiche e formative, deve essere il fondamento per un’innovazione civica che non lasci indietro nessuno. Dobbiamo imparare ad usare e migliorare quello che già possediamo.

Passato oltre un anno e mezzo, chissà se la Petrangolini, in qualità di consigliera regionale di maggioranza, è riuscita ad avviare qualcuna delle iniziative che ella stessa suggerisce … Proveremo a chiederglielo.

Condividi:

Una risposta

  1. Da quanto ricordo l’utilizzo dell’ex stazione ferroviaria di viale trastevere piazza Ippolito nievo stava per essere trasformata in albergo ma per problematiche procedurali è intervenuta la magistratura, quindi pensi che la medesima non sia più un bene delle ferrovie ma sia stata venduta a società si costruzione…. Spesso ci passo vicino…. e tutto fermo. Solo alcuni mesi fa ci fu un movimento di pulizia legato al progetto sopra indicato ma bloccato dalla magistratura

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I nostri ultimi Tweets

Reminder mattutino di lavori improvvisi, con zero Alert di Roma Mobilità, scoperto per caso perchè ho visto le navette.

(Le quali non si sono fermate alla fermata: Scalo San Lorenzo – Talamo).

@MercurioPsi @diarioromano

Sindaco o non sindaco, @ignaziomarino continua ad ascoltare la città. Da sindaco si distinse per coraggio, apertura e chiarezza d’intenti. Da europarlamentare ha avviato una campagna d’ascolto, con incontri dal vivo ed un questionario online.
https://www.diarioromano.it/sindaco-o-non-sindaco-ignazio-marino-continua-ad-ascoltare-la-citta

Load More

Suggerimenti di lettura
Ultimi commenti

Altri articoli nella stessa categoria

ATAC – la pagella del 1° quadrimestre 2025

Ottenuti dall’associazione TUTraP-APS i report mensili sul servizio di ATAC nei primi 4 mesi del 2025, presentiamo un’analisi preliminare che mostra una lenta risalita del servizio ma sempre lontano dagli obiettivi fissati dal nuovo contratto

Leggi l'articolo »

ATAC e il calo di abbonati

A Roma il combinato disposto del crollo degli abbonamenti ATAC e dell’aumento delle auto private ha generato una situazione insostenibile, che andrebbe affrontata con un percorso partecipato tra amministrazione, associazioni e cittadini

Leggi l'articolo »