Girare il sabato pomeriggio per la parte più frequentata del centro storico significa ormai essere assaliti di continuo da musiche di dubbia qualità ma sicuramente invadenti, con tutti gli pseudo-artisti che ormai si sono attrezzati con amplificatori potentissimi.

E dire che il regolamento sull’arte di strada li vieta esplicitamente gli amplificatori, all’art. 4 che recita:

“Per quanto riguarda l’esercizio dell’arte di strada nel Centro Storico di Roma, si osservano le seguenti disposizioni:

[omissis]

– le suddette postazioni non potranno essere impegnate contemporaneamente e non si potrà utilizzare, nell’esercizio dell’attività artistica, attrezzature foniche di alcun genere, né amplificatori ovvero diffusori acustici né strumenti alimentati da corrente o a batteria incorporata allo strumento stesso”.

Più chiaro di così? Eppure provate a chiedere ad un vigile di intervenire e vi dirà che c’è stata una sentenza del TAR che ha abolito il divieto per gli amplificatori. Ebbene è vero che c’è stata una tale sentenza, ma essa non ha riguardato l’art. 4 che quindi resta vigente.

Gli effetti di questa invasione di amplificatori, utilizzati spesso da artistucoli improvvisati ed imbarazzanti, è ben mostrato dal video che segue, ripreso davanti la chiesa di S. Carlo al Corso.

Il livello di volume della musica è lasciato alla discrezionalità dei ragazzi che quindi la sparano “a palla”, attirando così molte persone. Il fatto che il tutto si svolga giusto fuori da un luogo di culto non appare scandalizzare nessuno. Siamo però sicuri che quando il Vaticano si farà sentire perché un tale scempio cessi il Comune risponderà come un soldatino.

Va detto che ogni tanto capita di trovare esibizioni di tutto rispetto, ben eseguite ed adeguate al luogo. E’ il caso del breve assaggio del video seguente, ripreso in piazza S. Silvestro, che mostra un gruppo di musicisti e ballerini che eseguono un breve spettacolo per beneficenza.

La musica era di qualità ed ad un livello di volume corretto, il luogo si presta bene, non vivendoci nessuno e non avendo ancora una destinazione chiara. Insomma un breve piacere incontrato per caso, come dovrebbero essere le rappresentazioni artistiche sulla strada.

Peccato che a Roma continui ad essere tutto lasciato al caso ed alla prepotenza degli pseudo-artisti, che sanno bene come basti mettersi a strimpellare in strada per raccimolare un bel po’ di soldi, a prescindere dalla qualità di quello che si esegue. Inoltre quanto più è alto il volume della musica tante più persone vengono attirate dallo spettacolo, per cui ormai non vi è più limite ai decibel prodotti.

Anche in questo campo, come in tutti gli altri, ci vorrebbe qualcuno con la capacità e la voglia di governare, mentre apparentemente l’assessore Marinelli, competente su questa materia, non sa fare altro che mandare tweet per pubblicizzare i musei gratuiti.

 

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