La normalità tutta romana di una sede dei vigili circondata da sosta selvaggia

Il malcostume è ormai talmente consolidato che lo si potrebbe inserire tra le attrazioni romane: Colosseo, Circo Massimo, Bocca della Verità e parcheggio selvaggio intorno ai vigili

Era l’agosto 2015 quando documentammo per la prima volta le numerose auto in sosta vietata sotto la sede dei vigili del Primo Gruppo, alcune probabilmente degli stessi vigili.

 

 

Negli anni ci siamo tornati più volte trovando sempre la situazione immutata e nel 2019 dovemmo prendere atto che anche il governo cittadino sedicente “legalitario” del M5S nulla aveva potuto fare per almeno ridurre il fenomeno.

 

Dopo oltre sette mesi di nuova amministrazione Gualtieri abbiamo pensato di ripassare di lì per vedere se qualcosa fosse cambiato.

E indovinate un po’? …

 

Parcheggio in curva e sul marciapiede a fianco al tempio di Ercole

 

Ogni spazio fisico occupato sul Clivio dei Publicii

 

L’inutile segnaletica sul Clivio dei Publicii

 

Sosta “creativa” su via della Greca, di fronte alla sede dei vigili

 

Doppia fila fissa proprio davanti alla sede dei vigili, con agenti sull’entrata

 

 

Non che ci fossimo fatti chissà quali illusioni, vista la totale continuità con l’amministrazione precedente che sta dimostrando il sindaco Gualtieri sulla Polizia Locale.

Il vedere però che a distanza di sette anni non sia fatto il benché minimo passo avanti in termini di legalità nei pressi della sede dei vigili del centro storico, dà la misura di ciò che ci si può aspettare nel resto della città.

Purtroppo gli agenti continuano evidentemente a considerare la sosta selvaggia come una cosa trascurabile, da non sanzionare se non specificamente comandati.

È vero che di brutte storie di vigili ce ne sono ben altre, come ha ben mostrato la famosa trasmissione Report, ma il marcio del corpo parte dalle piccole cose, dal totale disinteresse per ogni forma di legalità, e se non si comincia col cambiare il vertice avendo un programma complessivo di riforma del corpo, la situazione a Roma non potrà cambiare.

Noi non perdiamo occasione per invitare il sindaco Gualtieri a prendere il coraggio a quattro mani e a procedere col nominare comandante generale della Polizia Locale una persona in grado di rifondare il corpo. È un dato di fatto che con una Polizia Locale che continui ad essere irrilevante nelle dinamiche cittadine, Roma è condannata alla legge della giungla in ogni settore della vita civile.

 

Pare che sia imminente un nuovo cambio del comandante del Primo Gruppo. Ebbene sarebbe buona cosa se il nuovo arrivato desse notizia di sé comandando i suoi agenti affinché i dintorni del loro comando diventi un esempio virtuoso di quello che potrebbe essere tutta Roma.

Purtroppo non ci speriamo minimamente, ma sognare non costa.

 

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