Obiettivi

 

Roma è splendida ma è anche sporca, inefficiente, abusiva, lenta, antiquata, irrispettosa. Questo è ormai un dato di fatto e ci viene ripetuto dai giornali e dalle tv un giorno sì e l’altro pure. In alcune redazioni fa tendenza inserire un pezzo sulla cattiva qualità della vita a Roma come se fosse indispensabile per la completezza dell’informazione. Ma che articoli sono? Quali contenuti vengono propinati ai lettori o ai telespettatori? Nella quasi totalità dei casi si tratta di denunce fini a se stesse, senza un seguito e soprattutto senza un passato. Sembra che il giornalista di turno abbia scoperto quel giorno e con quel preciso articolo che, ad esempio, la capitale è invasa dagli abusivi o dalla sosta selvaggia. E poi tutto finisce lì. Mai un’analisi, una proposta, una lettura o un’attribuzione di responsabilità. Salvo poi, dopo un mese o due, tornare sullo stesso tema e ripresentare la denuncia nelle stesse modalità. Insomma un’informazione miope, scoordinata e soprattutto pigra.

I blog in questi anni hanno rappresentato l’unica vera novità nel panorama capitolino, sollevando questioni cui prima pochi facevano caso e aprendo gli occhi a molti romani. Sono diventati un punto di riferimento e in alcuni casi un luogo di proposta. La storia di alcuni di noi lo dimostra: con l’associazione e il blog Bastacartelloni abbiamo contribuito alla riforma epocale della cartellonistica pubblicitaria a Roma, uno degli elementi di maggior degrado della città. Ci saremmo potuti limitare alla denuncia e alla protesta. Ma abbiamo preferito la proposta, fornendo idee, studi, ricerche e perfino articoli normativi. Un’azione che ha portato alla svolta attesa nel settore da oltre 20 anni. La questione cartelloni non è ancora conclusa ed infatti continueremo a seguirla da vicino. Ma è quello l’esempio che caratterizza Diario Romano. Un luogo di confronto, di dibattito e soprattutto di proposta. Se raccontiamo gli aspetti deteriori di Roma contestualmente indichiamo una via di uscita. Non abbiamo la soluzione in tasca, ci mancherebbe! Ma il paragone con le altre città europee, l’uso delle migliori pratiche adottate nel resto del mondo e un po’ di buon senso sono una formidabile linea guida. La nostra forza è una: la libertà da qualsiasi lobby o partito.

L’invasione delle bancarelle autorizzate e dei venditori abusivi che distruggono il commercio regolare; l’uso indiscriminato dell’auto privata; l’inefficienza del trasporto collettivo; la presenza costante di parcheggiatori illegali; l’affissione selvaggia di manifesti e micropubblicità irregolari;  il mancato rispetto delle occupazioni di suolo pubblico dai tavolini ai camion bar; la devastazione provocata dalle tags e dai graffiti su ogni superficie; l’occupazione delle aree verdi con accampamenti e insediamenti sono alcuni dei temi sui quali lavoriamo. Ma soprattutto vogliamo impegnarci su quei vizi pubblici di chi vive Roma come se fosse un luogo altro da sé. Su chi pensa che bloccare una linea tranviaria per aver sostato con la propria auto in divieto sia un peccato veniale. Su chi sa pronunciare solo la parola “io” e non conosce il significato di “noi”.

Cerchiamo di farlo senza gridare, aperti alle idee e al dibattito, pronti ad ospitare ogni confronto civile e costruttivo. Fotografando il degrado ma raccontando anche una Roma diversa e migliore. Un grande intellettuale come Vitaliano Brancati, nel 1947 ritrasse nel suo “Diario Romano” la capitale ancora sanguinante per la guerra e il nazifascismo. Noi, senza volerci minimamente paragonare a lui, mostriamo una Roma ferita da anni di incuria e degrado. Ma anche il nostro diario romano come quello di Brancati è guidato dalla speranza di una rinascita civile.