Tra le numerose iniziative prese in occasione del 70º anniversario della morte di Alcide De Gasperi, è stata appena lanciata anche una petizione su Change.org, per chiedere un giusto riconoscimento della sua figura politica e istituzionale. A promuoverla é Mariapia Garavaglia, presidente dell’Associazione Nazionale dei Partigiani Cristiani (ANPC) ed è rivolta al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per chiedere che lo storico Palazzo dei Congressi all’Eur, attualmente in fase di restauro, venga dedicato allo statista trentino. Tale proposta era già stata avanzata recentemente dall’associazione “Amici di Piazza Nicosia” dell’ex sindaco Pietro Giubilo, con una lettera indirizzata a Enrico Gasbarra, presidente della società proprietaria dell’immobile, Eur spa, la quale ha fornito una risposta interlocutoria.
L’intitolazione a De Gasperi del Palazzo dei Congressi, sede prestigiosa di eventi internazionali, sarebbe un modo simbolico per onorare degnamente la memoria e l’integrità morale e politica di uno dei padri fondatori della Repubblica Italiana, tra i principali artefici della ricostruzione del Paese nel secondo dopoguerra e pilastro della nascente Unione Europea.
Come dato fattuale é innegabile che nonostante la sua importanza storica, il numero di vie e piazze intitolate a De Gasperi in Italia sia significativamente inferiore rispetto a quello di figure patriottiche dell’800 come Cavour, Mazzini e Garibaldi e di martiri politici del ‘900 come Giacomo Matteotti, Antonio Gramsci e Aldo Moro; per non parlare della recente intitolazione del secondo aeroporto più grande d’Italia, nella sua Milano, a Silvio Berlusconi. Nella città di Roma, il viale intitolato al leader comunista Palmiro Togliatti è una grande arteria, lunga oltre 8 km, che attraversa il quadrante est della capitale; fu battezzata nel 1976 da una giunta comunista, presieduta da Giulio Carlo Argan, accorpando cinque tronconi stradali, che univano la via Tuscolana, nei pressi di Cinecittà, alla via Tiburtina. Per un padre dello Stato repubblicano è bastata invece la viuzza della sua abitazione nei pressi della Basilica di San Pietro. E proprio all’incrocio di questa viuzza con via Alessandro III e via delle Fornaci, vent’anni fa in occasione del cinquantenario della scomparsa di De Gasperi, un’altra giunta di sinistra, guidata dall’ex sindaco Walter Veltroni, ha affidato all’artista Maria Dompé la realizzazione di un monumento naturalistico, dall’alto valore concettuale, ancorché segnaletico, che sconta tutti i problemi di una difficile manutenzione, come raccontano le cronache recenti, che ne hanno denunciato prima lo stato di abbandono e poi la carenza dell’intervento di recupero, pur adeguatamente sollecitato dall’assessore Gotor. Pochissimi altri i monumenti degni di nota dedicati a De Gasperi: quello funebre nella basilica di San Lorenzo fuori le mura, quello nel comune di Trento e quello nel comune di Matera.
In attesa di una risposta definitiva, la raccolta firme continua, sperando che il progetto possa concretizzarsi nel prossimo futuro. Dedicare a De Gasperi un luogo simbolo come il Palazzo dei Congressi sarebbe un atto di riconoscenza e memoria storica verso uno degli uomini più illustri del nostro Novecento.