Giungla tropicale a via del Valco di S. Paolo
Spettacolare esempio di vegetazione spontanea sul marciapiede di via del Valco di S. Paolo.
Spettacolare esempio di vegetazione spontanea sul marciapiede di via del Valco di S. Paolo.
Passato un anno, ancora nessuno è intervenuto per alzare la chioma dei lecci di Trinità dei Monti: solo chi è alto fino a un metro e mezzo riesce a passare senza piegarsi.
I privati dovevano prendersi cura del verde in cambio di tre piccoli cartelli pubblicitari. Ma hanno risposto in pochi. Il caso di piazza Trasimeno
A Corso d’Italia gli ailanti stanno crescendo, oltre che sui bordi del sottovia, anche tra l’asfalto del ponte e la soglia di marmo, a rischio di farla saltare e cadere sotto.
Ma ci rendiamo conto di come l’amministrazione Raggi tiene i giardini del Campidoglio? Come stupirsi se il verde cittadino è ovunque un disastro? Manco a casa loro …
Il Tar intima al Campidoglio: rivedete i punteggi. Negli ultimi 5 anni sono moltissime le gare scritte male e piene di errori, dai carroattrezzi all’acquisto dei treni metro
I 10 ettari di verde a Talenti sono curati dai cittadini che si sono costituiti in due Comitati. Chiedono ai proprietari, Inps e Ater, manutenzione ordinaria e non solo tagli di nastri
Al via il cantiere per creare aree giochi e percorsi musicali. Ma troppi sbandati hanno colonizzato il parco e occorre aiutare anche loro
I cancelli del parco sbarrati da fine gennaio e a tutt’oggi l’amm.ne capitolina non ha saputo fornire una data per la riapertura. La distanza tra i proclami della Sindaca e la realtà dei fatti
La rampa che collega via Nomentana con piazza Vulture è coperta dalla vegetazione. Ogni giorno è percorsa da molte persone che si recano, tra l’altro, alla Chiesa Avventista
In via Folchi, a due passi dall’hub vaccinale, la vegetazione sui marciapiedi non permette di camminare in sicurezza. Urge sfalcio
A Piazzale delle Belle Arti sono state recise le radici di un albero, compromettendone la sua già precaria stabilità
L’assenza di manutenzione produce dei veri “sentieri urbani” in città. Qui via Annone, quartiere Trieste-Salario. (Lorenzo G.)
Tiburtino III. Era una bella aiuola spartitraffico adornata da 17 chamaerops ma ormai niente resiste al degrado e all’incuria
Questo è il livello di cura che le istituzioni hanno per la cosa pubblica a Roma. Scalinata tra viale Parioli e via Oriani
Si moltiplicano i segnali dell’incuria più totale in cui è precipitato il verde pubblico. Cartello visto in via Giuseppe Ferrari, in Prati
Situazioni che a Roma ormai capitano con frequenza preoccupante, anche in assenza di pioggia o forti venti. Il verde cittadino sta letteralmente cadendo a pezzi.
L’ennesima minaccia per i pini di Roma costringe i cittadini a sopperire alle carenze dell’amm.ne, mentre si sono perse le tracce del Regolamento del Verde
Sembra che i lecci di via Conte Verde si stiano seccando tutti. Pessimo viatico per quella che sarà la manutenzione del vicino giardino di piazza Vittorio.
I romani ormai ci hanno fatto l’occhio, ma non è normale trovarsi a passeggiare su marciapiedi tanto indecorosi (qui via Pascarella, traversa di viale Trastevere)
Un aggiornamento della Carta della Qualità permette interventi prima impossibili. Diventano tutelati 245 villini. Il dibattito sulla rigenerazione soft
Auto parcheggiata sulle “orecchie” e furgone sul passaggio pedonale. Anche se è diventata più difficile, la sosta selvaggia prosegue (foto di Federico S.)
A ridosso della stazione Termini, vicino porta S. Lorenzo, c’è un accampamento che è anche una specie di negozio di calzature di ultimissima generazione. Pronti per il Giubileo
Anche la grande stampa squaderna l’abusivismo diffuso dei dehors e l’assenza dell’amm.ne capitolina che addirittura “dimentica” di far pagare i canoni OSP
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