Questo articolo inizia con una necessaria premessa: per evitare di essere presi in giro dai colleghi della redazione di Lercio, eviteremo di usare la solita abusata espressione giornalistica “discarica a cielo aperto”. E se volete leggere a cosa ci riferiamo, ecco l’esilarante titolo di Lercio quando viene scoperto un arsenale a casa di qualcuno.
E per onorare la tradizione di Diarioromano di non lasciare le cose a metà, torniamo a segnalare due aree di Roma che necessitano di un intervento immediato di bonifica, aree che vi avevamo descritto nell’articolo in forma epistolare rivolto all’ing. Alessandro Filippi, direttore generale di AMA al quale ci permettiamo di dare un ulteriore consiglio non richiesto.
Ma andiamo con ordine e riprendiamo il discorso sulla zona compresa tra via del Casale Cavallari e via Gerano e sull’altra area costituita dal marciapiede di via Mario Pensotti, delle quali avevamo accennato.
VIA DEL CASALE CAVALLARI E VIA GERANO
Via del Casale Cavallari è una piccola traversa della zona industriale della via Tiburtina dalla quale si accede poi a via Gerano e al reticolo di altre strade che costituiscono la viabilità interna di questa porzione della Tiburtina Valley dove si trovano diverse sedi di imprese (concessionari, teatri di posa, imprese di trattamento avanzato di rifiuti) ma anche un asilo e alcune abitazioni (e per la commistione tra edifici di civile abitazione ed edifici direzionali che sulla Tiburtina sta creando diverse difficoltà gestionali, dobbiamo sempre ringraziare la quasi totale mancanza di pianificazione urbanistica che ha afflitto la Roma del dopoguerra). Ai bordi di queste due strade è presente una quantità enorme di rifiuti abbandonati: sia ordinari ma anche ingombranti. Adesso che sono stati eseguiti dei lavori di sostituzione dei cavi elettrici sotterranei lo scavo li ha purtroppo mischiati alla terra di riporto aumentando se possibile il degrado, il disordine e il senso di disgusto e insicurezza e la tristezza che si prova passando di là. La cosa che lascia più basiti è la totale indifferenza dei passanti, inclusi i genitori che accompagnano i bambini all’asilo, al degrado che li circonda.
Inoltre nelle stesse strade sostano vari veicoli privi di assicurazione e, a volte anche rubati. In occasione di alcuni sopralluoghi abbiamo individuato un furgone e un motociclo che sono risultati entrambi rubati e li abbiamo immediatamente segnalati al 112 e sono stati recuperati in meno di un paio d’ore con la consueta solerzia che, in questa fattispecie, le forze dell’ordine mettono in campo. Non perché vogliamo sempre fare gli sceriffi (anche se un po’ ci piace, ma, d’altronde, chi non ha un hobby) ma così per tenerci in esercizio sulla convinzione che cambiare Roma si può se tutti ci impegniamo.
E, se vi state chiedendo come abbiamo fatto ad individuare prontamente sia i veicoli rubati che quelli privi di assicurazione vi rimandiamo a questo articolo nel quale spieghiamo tutto e cogliamo l’occasione per inviare ulteriori ringraziamenti ed auguri agli inventori dell’app Infotarga ( https://infotarga.it/ ) che saremmo lieti di ospitare per un’intervista ed esplorare con loro eventuali nuove frontiere dell’uso dello smartphone per la sicurezza partecipata.
Qualche tempo fa ci è stato riferito dalla nostra fonte che si trova a frequentare quotidianamente quest’area della presenza di due operatori AMA che con un camioncino a cassone stavano raccogliendo e portando via alcuni rifiuti su via Gerano, lasciando però sul posto gli ingombranti.
L’appello ad intervenire per risolvere le criticità sopra esposte è rivolto ad una pluralità di soggetti che dovrebbero intervenire:
- Polizia Locale per la rimozione dei veicoli privi di assicurazione;
- Guardie ecozoofile per il controllo dei mici della colonia felina;
- AMA per la rimozione dei rifiuti;
- ACEA se è proprietaria dell’area sulla quale la maggior parte dei rifiuti insiste;
- Il Municipio, il cui presidente utilizza giustamente lo slogan con tanto di hashtag sui social “cambio di passo” per segnare una cesura con le inefficienze delle passate amministrazioni. Presidente Massimiliano Umberti le chiediamo di attivarsi per un cambio di passo in questo quadrante utilizzando anche le risorse dei volontari dei gruppi Retake del suo Municipio e di quelli limitrofi;
- Confindustria e la Camera di Commercio che potrebbero stimolare i loro associati che hanno una sede in zona a donare una o più giornate dei loro dipendenti per aiutare Retake.
Insomma, come avrete capito stiamo chiedendo che venga messo in campo “Il Pattuglione” un intervento integrato, se non ad alto almeno a medio impatto, come ne sono già stati fatti in altre aree di Roma per affrontare criticità plurime e di cui vi abbiamo sempre dato conto qui .
Tra l’altro la zona è priva di marciapiedi e illuminazione: due condizioni che ne pregiudicano la frequentazione in sicurezza ma che richiedono, ovviamente, tempi più lunghi rispetto alla bonifica che noi auspichiamo.
VIA MARIO PENSOTTI
Dopo la nostra denuncia sulla presenza di telai di motocicli spolpati di ogni pezzo (alcuni anche con targa) contenuta sempre in questo articolo la situazione sembrava migliorata perché la catasta di telai era stata rimossa così come anche molti rifiuti abbandonati per strada.
A seguito di un recente sopralluogo abbiamo rilevato un nuovo telaio motociclistico anch’esso privo di pezzi e nuovi rifiuti.
Questa via è evidentemente un luogo frequentato abitualmente da ladri di motocicli che impunemente abbandonano i veicoli rubati quando ne hanno asportato ogni parte di loro interesse. Tra l’altro, via Pensotti confina con vaste aree verdi abbandonate e, pertanto, sarebbe utile predisporre dei controlli minuziosi (anche eventualmente con l’impiego di droni) per rilevare se ci sono altri motocicli più o meno interi anche all’interno della folta vegetazione.
Però, santa pazienza, se lo sappiamo noi, come è possibile che non vengano disposti controlli dalla Questura e dalla Polizia Locale in modo da stroncare (almeno in questa zona) i furti di mezzi a due ruote ?
AREA DI TRASFERIMENTO RIFIUTI DI VIA FURIO CICOGNA
La terza area che necessita di un intervento è vicina alle altre precedenti due e precisamente il piazzale asfaltato a via Furio Cicogna che AMA utilizza come area di trasferimento dei rifiuti dai mezzi piccoli che raccolgono i rifiuti porta a porta nei quartieri Casal de’ Pazzi e limitrofi sui mezzi grandi che li portano allo smaltimento.
In quest’area vengono abbandonati dei rifiuti perché è circondata da aree verdi non gestite e ad una certa ora della sera non ci passa più nessuno e non ci sono abitazioni nelle immediate vicinanze.
Tuttavia, ci ha sorpreso che i rifiuti abbandonati a due angoli di quest’area siano rimasti lì per mesi visto che è frequentata quotidianamente e per diverse ore da decine di automezzi AMA e dal personale che li guida. Ecco, il fatto che nessuno di loro per mesi abbia pensato di rimuoverli è il segno che a Roma spesso manca semplicemente la cura degli spazi comuni anche all’interno degli Enti che sono preposti a fare proprio questo.
Comunque, a riprova che siamo dei pessimi giornalisti visto che cerchiamo di risolvere le criticità prima di darne notizia, prima di scrivere questo pezzo abbiamo cercato di segnalare ad AMA la questione e, a quanto pare, ci siamo riusciti visto che da qualche giorno, i rifiuti sono stati quasi tutti rimossi (Dai portiamo via pure quelle quattro cosette rimaste a terra !).
ACCESSO ALLA RISERVA NATURALE DELLA VALLE DELL’ANIENE
La quarta ed ultima di queste aree-simbolo della necessità di vigilanza ed interventi di bonifica è l’accesso alla riserva naturale della Valle dell’Aniene che si trova a via dei Prati Fiscali e precisamente alla biforcazione con via Val d’Ala.
L’ingresso ha una piccola rampa e pertanto dalla strada i rifiuti non sono visibili ma una volta saliti ci sono vari mucchi di rifiuti abbandonati.
Qui c’è da tremare alla sola idea all’eventuale parcellizzazione delle competenze e, quindi, dei relativi attori che sarebbe necessario coordinare per intervenire visto che siamo in una riserva regionale all’interno di Roma Capitale nel territorio del III Municipio e sulle rive dell’Aniene e a ridosso del sedime ferroviario di RFI.
Vi abbiamo descritto quattro diverse aree simbolo come ce ne sono altre centinaia in tutta Roma caratterizzate dalla necessità di essere presidiate in maniera costante sia dalle Istituzioni che da Organizzazioni di volontariato.