Nuova vittima della mattanza pedonale in corso a Roma, con Gualtieri spettatore inerte

Associazioni e società civile in flash mob per Daniela, investita e uccisa su via Laurentina. Strade sporche di sangue, le istituzioni agiscano su velocità e impunità

Non è passato neanche un mese dall’ultimo nostro articolo sulla “mattanza pedonale” in corso a Roma, che dobbiamo tornarci in occasione dell’ennesimo (il settimo in meno di due mesi!?!) pedone travolto a morte sulle strade romane.

Di seguito il comunicato emesso oggi da un cospiquo numero di associazioni.

 

 

SICUREZZA STRADALE: ASSOCIAZIONI E SOCIETA’ CIVILE IN FLASH MOB PER DANIELA, INVESTITA E UCCISA SU VIA LAURENTINA. STRADE SPORCHE DI SANGUE, LE ISTITUZIONI AGISCANO SU VELOCITA’ E IMPUNITA’.

 

Roma, 26 Febbraio: Ieri Daniela è stata investita e uccisa dal conducente di un’automobile in via Laurentina 865, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Una morte assurda, che non possiamo chiamare “incidente”, perché a Roma si muore ogni giorno.

 

Associazioni e società civile si uniscono in flash mob, sul luogo dell’uccisione, per ricordarla e per chiedere all’amministrazione strade vivibili e sicure. Durante il presidio, al grido di #bastamortinstrada, si misurano le velocità dei veicoli in transito con rilevatore radar, come denuncia dei rischi enormi che a Roma corriamo tutti.

 

La velocità che le auto raggiungono sul tratto di strada tra la rotatoria e l’ingresso del centro commerciale è folle. Peraltro la presenza dei semafori non dissuade, anzi: per evitare il rosso semaforico, in auto troppo spesso si spinge sull’acceleratore.

 

Una ragazza è stata condannata a morte, colpevole di aver voluto camminare nei pressi di una fermata dell’autobus vicino ad un centro commerciale, tutto questo alle 13 di una qualsiasi giornata.

Questi sono numeri che fanno orrore:

  • 19 anni, un’età in cui non si può morire. Eppure gli scontri stradali in Italia sono la prima causa di morte tra i 5 e i 29 anni;

  •  18 le persone uccise da inizio anno a Roma e provincia, di cui 7 pedoni;

  • 145 vittime sulle strade di Roma e provincia nel 2024 di cui 42 pedoni;

  • 50 km/h un limite percepito, ma come un consiglio e non come una prescrizione;

  • 13.000 scontri stradali ogni anno con morti e feriti.

 

Al Comune di Roma e all’amministrazione competente a tutti i livelli chiediamo impegno concreto e urgente per fermare la strage. Perché milioni di cittadini che camminano, pedalano, si spostano e vivono a Roma, sono costretti a farlo a condizioni inaccettabili.

Velocità e distrazione a Roma sono largamente impunite. Dovere dell’amministrazione è fare prevenzione e ridurre questi rischi con infrastrutture, controlli e comunicazione. Siamo stanchi di aspettare chi morirà domani nella nostra città.

 

Vogliamo una città per le persone, una città 30, dove tutti continuano a muoversi con efficienza tutti possono tornare a casa. Rifiutare infrastrutture e moderazione della velocità vuol dire continuare a vedere vite spezzate, in una mistificazione dei dati da parte del ministro Salvini che continua a ingannare cittadine e cittadini con dati parziali e fuorvianti sul nuovo codice della Strada (aka Codice della Strage).

 

Siamo vicine e vicini alla famiglia di Daniela e rinnoviamo il nostro impegno di attiviste e attivisti per riportare umanità sulle strade di questa città. Chiediamo alle istituzioni di fare altrettanto.

 

Associazione Salvaiciclisti Roma

Ciclomobilisti

Fiab Ruota Libera

Rebike Altermobility

Cittadini per L’aria Onlus

Movimento Diritti dei Pedoni APS

Tutti Giu’ per Strada StreetsForKids

Clean Cities Italia

Bike To School Roma

Legambiente Lazio

Mobilità Sostenibile VIII

FIAB Roma BiciLiberaTutti

Associazione Angeli Sconosciuti

 

 

 

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