L’arte di strada a Roma continua ad essere senza regole

La Polizia Locale ammette la quasi impossibilità di far rispettare le norme vigenti e a piazza del Popolo gli "artisti" sono arrivati ad esibirsi tra le chiese gemelle. Per il Giubileo useranno i sagrati?

Dell’invasività delle esibizioni degli artisti di strada a Roma ce ne occupiamo dall’inizio delle nostre pubblicazioni.

Passati quasi dieci anni, la situazione è sempre la stessa: un regolamento del 2012 in larga parte inapplicabile (detto a più riprese dalla stessa Polizia Locale), una sentenza del TAR che lo ha ulteriormente depotenziato, il solito atteggiamento distratto dei vigili anche per le fattispecie più chiare.

Tutte le ultime amministrazioni capitoline si erano riproposte di scrivere un nuovo regolamento ma senza arrivare a nulla. Anche quella attuale sembra percorrere la stessa strada, con la presidente della commissione cultura dell’Assemblea Capitolina, Erica Battaglia, che aveva audito cittadini e artisti in commissione, ma poi non se n’è saputo più nulla. L’ex assessore alla cultura., Miguel Gotor, si era inserito in quel tentativo prendendo platealmente le parti degli artisti, pur se le loro proposte erano indifendibili.

Dopo il cambio di assessore, ci sarà da vedere qual è la posizione al riguardo di Massimiliano Smeriglio.

 

In attesa (senza grandi speranze) delle eventuali nuove norme, quelle vigenti continuano ad essere in gran parte ignorate dagli “artisti” più spregiudicati e spesso prepotenti, e questo anche nei casi più evidenti di violazione.

C’è, ad esempio, il divieto di utilizzo degli amplificatori nei luoghi elencati nell’allegato B del vigente regolamento (ex art.4 DAC n24/2012):

 

 

Ebbene nonostante in molti dei luoghi dell’elenco siano presenti pattuglie fisse della Polizia Locale, gli agenti consentono normalmente l’utilizzo degli amplificatori.

A Campo de’ Fiori, piazza di Pietra, piazza del Popolo, piazza Navona il problema delle esibizioni invadenti è presente da anni, denunciato innumerevoli volte alla Polizia Locale, ma nulla è mai cambiato.

Negli ultimi mesi il Municipiuo I ha provveduto a vietare le esibizioni in sempre più luoghi del centro storico (ad esempio in tutta l’area del Tridente!), proprio seguendo le indicazioni della Polizia Locale che ha ammesso l’impossibilità di far rispettare le previsioni del regolamento. Lo stesso Municipio si è detto però non competente sui luoghi dell'”allegato B” (non si sa bene perché, visto che il regolamento vigente non pone limiti riguardo la possibilità per il Municipio di inibire le esecuzioni degli artisti in alcuni luoghi), per cui pare spetti al Gabinetto del Sindaco di procedere con gli eventuali divieti. Vedremo se e come si risolverà questa specifica questione.

 

Diamo infine conto di una novità che recentemente ci è stata segnalato per piazza del Popolo. Oltre alle esibizioni effettuate con amplificatori, spesso al di fuori degli orari consentiti, da un po’ di tempo durante i fine settimana alcuni “artisti” hanno cominciato ad esibirsi sempre più vicino alle chiese gemelle (Santa Maria dei Miracoli e Santa Maria in Montesanto).

 

 

 

Chiaramente il motivo è che così si intercettano più facilmente i potenziali spettatori provenienti da via del Corso, peccato però:

– che il regolamento vigente vieti le esibizioni in prossimità di monumenti e luoghi di culto (spesso le funzioni religiose devono tenersi col sottofondo musicale delle esibizioni!),

– che a piazza del Popolo, come detto, gli amplificatori non siano consentiti,

– che a piazza del Popolo ci si possa esibire solo in una delle sei postazioni previste …

 

 

Anche questo problema è stato segnalato alla Polizia Locale ma, senza sorpresa, anche su questo pare che nessuno possa farci qualcosa.

Di questo passo si arriverà ad approfittare dei sagrati delle due chiese per esibirsi, magari in concomitanza col prossimo Giubileo. D’altronde una delle chiese non è chiamata anche “chiesa degli artisti“?

 

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2 risposte

  1. Non é mai competenza di nessuno in questa città. Bisognerebbe semplicemente attendere la fine dell’esibizione di questi pseudo artisti di strada, aspettare che raccolgano le offerte e sequestrare tutti i soldi e anche gli strumenti e gli eventuali altoparlanti. Ripetere l’operazione per tutti gli artisti, più e più volte al giorno fino a demotivare sia chi si esibisce, in maniera a volte discutibile, sia chi rimane a guardare questi orribili spettacolini che di artistico hanno ben poco. Ah, vale lo stesso anche per la metropolitana e i ristoranti.
    Una nota anche all‘autore del pezzo: le chiese non sono affatto gemelle.

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