La Festa della Befana/Titanic prosegue sulla rotta

Il nostro ultimo tentativo per invitare la Presidente Alfonsi a tornare indietro sul nuovo bando per la festa della Befana non ha sortito effetto alcuno, neanche una misera risposta di rito da parte del Municipio (come si dice, “chiedere è permesso, rispondere è cortesia”).

Confessiamo che non ci eravamo fatti particolari illusioni, ma speravamo che almeno fosse fornita una spiegazione sull’utilità di questo nuovo bando, a parte rimettere in gioco chi ha platealmente boicottato la festa della Befana lo scorso anno.

Già, perché come spiegato dalla stessa Presidente, delle 60 postazioni previste dal nuovo bando, le 12 degli spettacoli viaggianti sono già assegnate con il bando dello scorso anno, mentre le rimanenti 48 saranno assegnate quest’anno (in quanto le assegnazioni dello scorso anno sono state boicottate dai vincitori). Ed al nuovo bando possono partecipare anche coloro che l’anno scorso decisero di farla naufragare la festa della Befana. Non male come calata di brache da parte dell’amministrazione!

Per ora avrebbero risposto al bando 136 operatori, “una partecipazione ampia”, dice la Presidente. Mah … a noi non sembrerebbe proprio, giacché contando i soliti noti “operatori tradizionali”, non parrebbe che questo bando sia riuscito a richiamare nuovi attori da altre regioni italiane o addirittura dall’estero. Comunque vedremo a breve, in quanto la data ultima di arrivo delle risposte è stata lunedì 26 ottobre e ci si aspetta che nel giro di pochi giorni venga reso noto l’esito del bando; anche perché i tempi sono davvero stretti per la preparazione dei nuovi banchi e di tutti gli allestimenti (un mese scarso, senz’altro troppo poco per fare cose di qualità).

C’è da scommettere che tutti i partecipanti al bando si saranno posizionati sui valori massimi dei criteri di qualità per la merce da mettere in vendita, dichiarando ad esempio di adottare “prodotti di agricoltura biologica al 75% provenienti dalla regione Lazio” (10 punti, il massimo), oppure “prodotti tipici regionali e/o locali al 75% prodotti DOP e IGP” (altri 10 punti, il massimo) e senz’altro “prodotti per celiaci”. In questo modo il criterio dirimente sarà l’anzianità e le 48 postazioni torneranno ai soliti noti. La possibilità infatti di controllare a posteriori che i criteri di qualità siano rispettati è assolutamente remota e se pure si dovessero riscontrare difformità cosa rischierebbe l’esercente? Probabilmente una blanda sanzione, in perfetto stile romano.

Inoltre come non aspettarsi che le decisioni della commissione, basate su criteri estremamente complicati e spesso arbitrari, daranno seguito a numerosi ricorsi in sede amministrativa, con conseguenti strascichi che si ripercuoteranno per anni?

Insomma a nostro avviso il Titanic della “nuova” festa della Befana di piazza Navona sta proseguendo sulla sua disastrosa rotta e, quel che è peggio, le conseguenze di questo disastro ce le troveremo squadernate sulla piazza per i prossimi dieci anni. Probabilmente non si raggiungeranno più i livelli di degrado degli ultimi anni, a parte quello scorso, ma senz’altro si sarà persa la possibilità di organizzare un allestimento degno di piazza Navona.

Il tutto, fino a prova di smentita, solo per far rientrare in gioco coloro che lo scorso anno la festa l’hanno boicottata in maniera sfrontata e vergognosa (con tanto di becero funerale).

funeraleNavona

Una responsabilità di cui prima o poi i vertici del Municipio dovranno rispondere.

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3 risposte

  1. il municipio non tornerà mai indietro, anzi a dirla la considera una riforma storica . Personalmente sono curioso di vedere come andranno i probabili ricorsi . Attenzione saranno molto più problematici e complessi di quello che si ritiene…

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