Un circoscritto scambio di tweet ieri ha riguardato il possibile destino della sopraelevata di Roma, l’enorme struttura che ingombra tratti di via Prenestina, via Tiburtina e di S. Lorenzo.

La discussione è stata iniziata da Andrea (@ULAndrew) che ha chiesto a @EnricoStefano notizie dell’ultima commissione sulla sopraelevata postando anche la foto seguente:

 

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L’immagine mostra il tratto di sopraelevata della parte finale di via PRenestina, subito prima di Porta Maggiore, ed a noi ha ricordato qualcosa in qualche modo di familiare. Ci abbiamo messo un po’ ma poi abbiamo realizzato a cosa poteva assomigliare. Eccolo:

 

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Non si tratta di un’immagine di fantasia bensì di una foto dei Gardens by the Bay costruiti a Singapore nel 2012. I giardini verticali a forma di enormi alberi stilizzati vengono chiamati supertree ed alcuni di loro sono collegati con una passerella pedonale.

 

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Anche l’Albero della vita dell’Expo 2015 di Milano aveva una struttura simile ma era un esemplare unico, mentre la concentrazione di supertree dei Gardens by the Bay sembra ricalcare in bello (molto più bello) il tratto di sopraelevata di via Prenestina mostrato nella foto in alto.

Ed ecco un’altra suggestiva immagine dei supertree illuminati:

 

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È facile immaginare cosa vorrebbe dire per centinaia di appartamenti, che da decenni devono convivere con la sopraelevata romana a pochi metri dalle loro finestre, passare da una realtà di traffico e smog ad una quasi futuristica che potrebbe rassomigliare ai supertree di Singapore.

La qualità della vita di chi vive in quegli appartamenti farebbe un balzo quantico, così come i valori immobiliari di tutta l’area.

 

Volendola finire con le facili suggestioni ed i voli pindarici, ricordiamo che noi ci siamo già occupati del possibile destino della sopraelevata di Roma, o per meglio dire dei suoi vari e diversi tronconi. Era il dicembre 2016 e già allora coglievamo qualche preoccupante timidezza nell’amministrazione M5S che ormai da qualche mese si era insediata. Così chiosavamo nel pezzo:

Ci vuole dunque una visione, un’idea di città. Amministrare l’ordinario è sicuramente molto importante, ma la giunta Raggi darebbe un segnale di svolta se riuscisse ad incardinare progetti di questo tipo e non lasciare che ai cittadini resti solo il rimpianto di non vivere in una capitale come le altre.

 

Ci sono poi state le vicissitudini del nuovo stadio della Roma, delle torri dell’EUR ed i troppi immobilismi in praticamente tutti i possibili progetti di trasformazione urbana a Roma.

Tutto ciò ha purtroppo dimostrato che non è con questa amministrazione che si può sperare di affrontare nei dovuti modi temi importanti e complessi come i grandi progetti di riqualificazione urbana. C’è bisogno di professionalità adeguate, che sempre più si tengono alla larga da un’amministrazione che sa solo gestire, si fa per dire, yes-man e yes-woman. C’è bisogno di una capacità di ascolto reale dei cittadini, sapendo raccogliere eventuali contributi costruttivi e gestire gli immancabili tentativi di proteggere interessi corporativi, laddove l’attuale amministrazione ha dato prova di essere letteralmente terrorizzata dal possibile coinvolgimento diretto delle persone, chiudendosi a riccio praticamente su tutto.

Ma più di tutto c’è bisogno di capacità di gestione di processi complessi, qualcosa di cui nessuno dell’attuale squadra di governo cittadino deve aver mai neanche sentito parlare. Non di certo l’attuale Sindaco, con la sua limitatissima esperienza da avvocato, ma neanche le persone di cui ella si è circondata, interessata più a non aver problemi da loro (con la recentissima storia di Mazzillo a dimostrarlo ancora una volta) che ad essere da loro supportata.

 

Acconciamoci quindi a tenerci la sopraelevata per chissà ancora quanti anni e chi vuole avere un’idea di come essa potrebbe essere trasformata non ha che da fare un salto in sud-est asiatico, in quella Singapore che quanto a capacità di continua evoluzione e cambiamento urbano non ha probabilmente pari al mondo. Ne avessimo solo un centesimo a Roma di quella capacità …

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