Cartelloni pubblicitari: fuffa e propaganda di Raggi e Coia su un misero bando

La Sindaca e l'assessore si vendono l'installazione di 145 nuovi impianti come riforma epocale. I giornali boccaloni ci credono. Ma la realtà è un'altra

 

Sulla questione cartelloni pubblicitari a Roma sono in pochissimi a capirci qualcosa. Le norme sono così intrecciate che per i meno esperti è difficile orientarsi e l’unica cosa che costoro possono fare è credere a quanto viene detto nei comunicati stampa del Comune.

Ma un sito come il nostro o un’associazione come Vas Roma, esistono apposta per fare le pulci alle fandonie raccontate da un’amministrazione che in tema di pubblicità esterna ha fatto peggio di tutte le altre. Per cui se volete decrittare un misterioso comunicato uscito sabato sulla questione cartelloni, vi conviene leggere questo articolo o quello pubblicato sul sito romano di Vas, a firma dell’architetto Bosi.

Andiamo per ordine. Gli ineffabili sindaca Raggi e assessore Coia pubblicano due diversi comunicati con i quali annunciano – udite udite –che la riforma tanto attesa diventa realtà. Se non ci credete leggete voi stessi il virgolettato della sindaca su RomaToday.

Meglio ancora fa Coia che sulla propria pagina Facebook annuncia che “la giungla degli impianti pubblicitari a breve sarà solo un ricordo“.

 

L’agenzia Aska, il Messaggero e molti altri mezzi di informazione recepiscono passivamente questa roba e la pubblicano in criptici articoli, tanto non ci hanno capito niente neanche loro, figuriamoci i lettori.

Ma sarà davvero così? Tra poco vedremo le strade liberate da migliaia di cartelloni?

Assolutamente no. La notizia vera ve la diamo noi ed è la seguente: è stato pubblicato un bando che permetterà di installare sul territorio 145 nuovi cartelloni in strade poco urbanizzate. 145 impianti che andranno ad aggiungersi a quelli già esistenti. Tutto qui!

Si legge infatti nel comunicato di Coia che vengono messi a bando “i primi 53 siti di proprietà comunale dove collocare mezzi pubblicitari con le caratteristiche dettate dall’Amministrazione Capitolina“. Il resto sono solo dichiarazioni su quanto è stata brava questa giunta che vuole rimettere ordine nel settore. Peccato che quello che avrebbe dovuto fare, cioè applicare la riforma del 2014, non l’abbia fatto.

Spiega l’architetto Bosi di Vas: non si tratta di 53 siti a disposizione ma di 19 siti non urbanizzati individuati in 53 allegati (già qui si nota la prima imprecisione di Coia). In questi 19 siti, il bando permetterà di installare 127 cartelloni da 3 metri per 2 e 18 cartelloni da 1,40X2. Si tratta di una superficie di 896,4 mq che si aggiunge ai quasi 62mila mq che furono approvati con i Piani di Localizzazione.

Attenzione, sono proprio questi 62mila mq che vanno messi a bando per eliminare la “giungla” di cui parla Coia, cosa che non è stata fatta per cattiva volontà politica. Mentre il provvedimento di sabato scorso non è altro che l’aggiunta di altri impianti su strade periferiche. Tra queste c’è, ad esempio, via di Acilia: attualmente vi sono già 10 cartelloni. Dopo il magnifico bando ve ne saranno 16, perché se ne potranno aggiungere altri 6. 

Ora, è vero che siamo in un mondo in cui l’informazione non è altro che la grancassa della politica e mai si fa una domanda su quello che viene riferito dalle fonti ufficiali, ma il giornalismo è altra cosa. Fare il giornalista significa porsi domande e verificare, grazie all’apporto di chi è più esperto, se quello che viene dichiarato dal politico risponda a verità.

Sulla questione cartelloni pubblicitari, questa amministrazione ha perso 5 anni di tempo. L’unico vero passo avanti compiuto è stata l’approvazione dei Piani di Localizzazione nel novembre del 2017 (tra l’altro voluta dal precedente assessore Meloni cui fu dato il benservito). Per il resto nulla di nulla.

Sentire la Sindaca, a poche settimane dalle elezioni, dichiarare che “la riforma diventa realtà”, leggere che è stata compiuta un’operazione “all’insegna del decoro”, quando è stato solo emesso un bando che va ad aggiungere nuovi cartelloni sul territorio, rende le persone di buona volontà molto nervose. Siamo certi che pure le ditte pubblicitarie che non hanno simpatia per noi, questa volta concordino. La politica degli annunci finti e della presa in giro ha stancato davvero tutti.

 


Sul tema cartelloni pubblicitari consultare l’apposita sezione del sito

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