Nel mese di novembre il Campidoglio ha abbassato le richieste di km da percorrere. In più, grazie ai "bonus", il risultato sulla carta è stupefacente. Ma in strada le cose vanno molto peggio

No, non è uno scherzo. Nel fantastico mondo delle percentuali, succede anche questo. Basta che il Comune ritocchi sempre più al ribasso le richieste ad ATAC, accontentandosi per esempio del servizio che è in grado di fare, ed ecco che ATAC avrà fatto il 100%. Tutto senza che i cittadini vengano adeguatamente informati. Con effetti del tutto paradossali: a novembre 2022 infatti ATAC ha effettuato con i bus un servizio che per il Comune è andato addirittura oltre il 105%. Vediamo com’è stato possibile.

Nel Concordato si stabiliva che il servizio di bus, tram e Metro aumentasse progressivamente fino ad arrivare nel 2021 a complessivi 157 milioni di vetture km, in linea con il livello previsto dal Contratto base.

Il Comune invece ha progressivamente diminuito le richieste, scendendo fino a sotto i 145 milioni di vetture km nel 2022. Per capire l’enormità di questo taglio, pensate che equivale a circa 3.000 corse bus in meno al giorno.

Al di là del programmato, il servizio effettuato solo da ATAC negli ultimi anni è rimasto all’incirca lo stesso, intorno ai 132 milioni di km l’anno, sempre molto al di sotto degli obiettivi. A questi nel 2021 e 2022 si sono aggiunti circa 5,5 milioni di km l’anno, effettuati da privati in subaffido (Nota: per il 2022 è solo una stima, considerato che ATAC si è ripetutamente rifiutata di fornire i dati). ATAC inoltre, in virtù delle clausole contrattuali, nel conteggio totale del servizio aggiunge anche dei km “bonus” che non ha mai realmente effettuato per impedimenti esterni (“cause esogene”), e che il Comune riconosce e paga lo stesso ad ATAC.

A novembre 2022 la somma del servizio reale più quello “bonus” per gli autobus è stato di 7.579.465 km, mentre il servizio richiesto dal Comune (“programmato”), era più basso e pari a solo 7.195.506 km. L’in-credibile risultato raggiunto da ATAC è stato quindi:

7.579.465 / 7.195.506 = 105%

Un risultato strepitoso, che si sarebbe fermato ad una percentuale molto più bassa se ATAC lo avesse fatto a novembre 2020, quando il servizio richiesto dal Comune era stato decisamente più alto:

7.579.465 / 7.950.156 = 95%

 

Ignoti i motivi per cui il Comune abbia chiesto ad ATAC un servizio così basso per l’anno scorso, nonostante ci fosse anche una significativa quota subaffidata a privati, che nel 2020 non c’era.

Mentre il servizio per il Comune è valso il 105%, il servizio reale per i cittadini è stato di poco superiore al 90%, tolti i km “bonus” e considerando gli obiettivi del Concordato.

Obiettivi falliti, ma ancora una volta solo per i cittadini e per la mobilità di Roma.

 

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