Anche quest'anno diamo conto della celebrazione della festività di S. Antonio in due chiese particolari di Roma

La chiesa di Roma dove è più antica la tradizione di benedire gli animali d’affezione per la festa di Sant’Antonio Abbate è quella parrocchiale di Sant’Eusebio all’Esquilino.

Quest’anno la messa solenne di Sant’Antonio Abbate è stata celebrata il 12 gennaio alle 10,30 con la tradizionale benedizione subito dopo sulla piazzetta esterna che funge da sagrato (la ricorrenza di Sant’Antonio Abbate cade il 17, data nella quale, invece, a Sant’Eusebio è stata riproposta la benedizione dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19).

La Santa Messa è stata presieduta dal vescovo ausiliare della diocesi di Roma per il settore Est, Mons. Paolo Ricciardi e concelebrata dal parroco, il cordiale don Maurizio Pirola, che alla fine della celebrazione si è complimentato coi fedeli per la compostezza che i cani che li accompagnavano hanno tenuto per tutta la durata della celebrazione (“Li avete addomesticati bene!”).

Adesso noi non vogliamo come al solito tirare dentro il Soprannaturale per forza ma non ci sono sembrati cani particolarmente addestrati, e c’è anche da dire che in tanti anni che frequentiamo Sant’Eusebio per la festa di Sant’Antonio Abbate, non ci sono mai stati nè abbai prolungati e meno che mai tafferugli. Mettiamoci anche che a Sant’Eusebio molti proprietari di cani vengono spesso a messa coi loro cani e che questi ultimi forse si sono abituati, ma tant’è.

Alla festa hanno partecipato i Carabinieri della locale stazione che hanno prestato anche il servizio di guardia d’onore sul pianerottolo delle scale con il rituale “attenti” al passaggio della statua di Sant’Antonio portata a spalla da quattro volenterosi parrocchiani.
Inoltre, molto apprezzata, è stata la presenza della banda del Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale che ha eseguito alcuni brani di repertorio culminati con l’esecuzione dell’Inno Nazionale.

Per saperne di più sulla parrocchia di Sant’Eusebio e le attività che essa ospita e promuove, vi rimandiamo al sito: https://seusebio.weebly.com/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se a Sant’Eusebio hanno deciso di anticipare la benedizione rispetto alla ricorrenza, nella chiesa rettorile di Santa Maria Immacolata a Villa Borghese la tradizionale benedizione (della quale vi abbiamo dato conto anche lo scorso anno) è stata posticipata alla domenica immediatamente successiva, quella del 19 gennaio.

Nell’omelia, il rettore mons. Aleardo Di Giacomo non ha mancato di sottolineare quanto i nostri animali domestici siano una delle tante provvidenze di Dio: “Oggi vi hanno fatto venire a messa nonostante il rischio della pioggia” (La pioggia come quasi sempre succede da queste parti è arrivata, senza esagerare, e a messa finita – N.d.A.) ma ha anche posto l’attenzione sul fatto che gli si deve voler bene da animali e non metterli al posto di Dio.

Cogliamo l’occasione per congratularci con mons. Di Giacomo per la sua recente nomina a Cappellano dell’ospedale San Giovanni Battista dell’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta (ACISMOM), avvenuta ad ottobre 2024.

Gli scout dell’Agesci erano presenti anche con un loro piccolo stand nel quale offrivano confezioni di cibo per animali per finanziare le loro attività.

Presente come sempre una rappresentanza a cavallo del reparto della Polizia di Stato e alcuni cavalieri di associazioni sportive equestri. Al momento della benedizione si sono avvicinati anche i pony che tutte le domeniche a Villa Borghese vengono condotti in passeggiata per essere cavalcati dai bambini o trasportarli sul piccolo carro che trainano.

Per saperne di più sulle attività pastorali della Rettoria, vi rimandiamo, come sempre, al sito ufficiale: https://chiesavillaborghese.com/home.html

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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