Un’attività economica basata sulla sosta vietata. Ma davvero è possibile?

Noleggio ciclomotori su sosta tariffata riservata alle auto, in pieno centro a Roma. Non è possibile che questa cosa vada avanti da anni. Ci deve sicuramente sfuggire qualcosa

L’immagine mostra una fiorente, presumibilmente, attività di noleggio ciclomotori.

Da sempre diffusissimi tra i romani, unica reale possibilità di spostarsi in città con tempi abbastanza certi, negli ultimi anni i ciclomotori sono stati scoperti da molti turisti che in sella ai modelli Piaggio rinverdiscono le immagini del film “Vacanze romane“.

 

Ci sono però un paio di dettagli che fanno pensare che in questa immagine non tutto sia proprio a posto.

Anzitutto viene da chiedersi se l’attività restituisca qualcosa al Comune per l’evidente utilizzo del suolo pubblico, soprattutto in una zona estremamente centrale ed affollata. In altri termini, considerato che lo spazio antistante l’attività è delimitato da strisce blu, provvederanno i gestori a pagare la sosta per i tanti ciclomotori che lì stazionano ogni giorno?

Va detto che se anche il pagamento venisse effettuato, non sarebbero facili i controlli, visto il numero di mezzi ed i loro frequenti spostamenti.

 

C’è però un fatto che impedisce l’eventuale pagamento ed è che su quelle strisce blu possono sostare solo autoveicoli, come chiaramente indicato dalla segnaletica verticale.

 

 

Quindi, a meno che a noi non sfugga qualcosa, ogni giorno in pieno centro di Roma un pezzo di sosta tariffata viene sottratto alla tariffazione senza che apparentemente né le forze dell’ordine, né qualcuna delle istituzioni faccia qualcosa.

 

Possibile che le cose stiano proprio così? Cos’è che ci sfugge?

 

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