
Il piano industriale Ama è stato approvato. Ma è presto per dire se funzionerà
Il testo non è ancora disponibile. Molti investimenti sugli impianti, nuove spazzatrici e 600 assunzioni. Mancano i cassonetti presidiati e i dettagli sul porta a porta
Il testo non è ancora disponibile. Molti investimenti sugli impianti, nuove spazzatrici e 600 assunzioni. Mancano i cassonetti presidiati e i dettagli sul porta a porta
Se si esclude una timidissima campagna pubblicitaria, tutti i dati e le azioni dell’amm.ne capitolina mostrano che non si crede alla raccolta differenziata e si scommette nel bruciare tutto l’indifferenziato nel futuro termovalorizzatore, tra molti anni
Atteso per ottobre, manca ancora il piano con cui AMA riorganizzerà la raccolta rifiuti. Intanto fioccano gli impianti di trattamento, tanti che a Roma i rifiuti dovremo importarli
Aprirà nel 2027 grazie ad un finanziamento europeo a fondo perduto. E’ simile al termovalorizzatore di Gualtieri ma gli servono 200mila tonnellate di indifferenziata l’anno
Tra il Gra e l’ospedale S. Pietro decine di cassonetti traboccanti e scassati. Gualtieri: “Entro mercoledì torneremo alla situazione precedente l’incendio del Tmb”. Il nodo delle utenze non domestiche
Gualtieri punta solo su quello ma rischia di fare il male della città. Ridurre l’indifferenziata, aumentare le isole ecologiche, incidere su Ama sono alcune delle cose da fare subito
La svolta del sindaco Gualtieri non appare supportata da una revisione ragionata dei piani dell’amm.ne per gestire i rifiuti a Roma. Per le carenze nella raccolta si punta tutto sul nuovo DG di AMA: riuscirà a rivoluzionare un’azienda allo sbando?
La bellezza della vegetazione spontanea in pieno centro cittadino La manutenzione di strade e marciapiedi continua ad essere insoddisfacente a Roma, ma a largo di S. Susanna le erbe spontanee smorzano un po’ la desolazione di uno spazio senza alberi #Roma #fotodelgiorno
A piedi da piazza del Popolo al Pincio si è costretti sulla carreggiata a causa dei veicoli in sosta selvaggia. Che credibilità può avere Roma per #Expo2030 se neanche queste banalità si riescono a risolvere? @gualtierieurope @lorenzabo
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Comitati e cittadini di Esquilino e Castro Pretorio contestano il depauperamento di palazzo Massimo e delle terme di Diocleziano a favore di musei posti in zone “più turistiche”. Non è meglio decentrare l’offerta culturale?
Secondo una bozza, nel 2024 tutto sarà messo a gara e potrebbero sparire 300 postazioni. La novità anche per mercati, edicole e fiorai
Via Giuseppe De Santis (Porta di Roma): il dissuasore della velocità è stato abbattuto tre mesi fa. Meglio rimuoverlo
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