Sulla rampa tra l’A24 e Settecamini una discarica continua

Decidiamo di accompagnare alcuni amici in visita a Roma nella magnifica Villa Adriana. E’ una domenica di fine luglio, molto calda e assolata e i nostri ospiti sono pronti a fotografare le bellezze che incontreremo lungo il percorso. C’è poco traffico e dunque la gita si annuncia piacevole.

Ma una volta usciti dall’A24 e superato il casello Settecamini veniamo colti dal solito senso di vergogna che si prova quando ci si imbatte nel degrado di questa povera città. Una lungo raccordo collega l’autostrada alla Tiburtina, attraversando luoghi di grande importanza commerciale, quali il Tecnopolo Tiburtino, il Centro Agroalimentare (Car) e arrivando poi al bivio per Bagni di Tivoli. Dunque un tratto percorso ogni giorno da migliaia di veicoli, non una sperduta stradina di campagna.

I lati di questo raccordo sono disseminati di ogni tipo di rifiuti. Sembrano quelle periferie degradate di Napoli riprese in famose serie tv tipo Gomorra. A Roma e dintorni, scene del genere non si erano mai viste. Ora cominciano a diventare troppo frequenti, segno di imbarbarimento senza fine.

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Ci si domanda perchè un tratta di strada venga scelto per gettare ogni tipo di rifiuto. Gli occhi dei nostri amici che si aspettavano di vedere bellezze e storia sono rattristati. Già passeggiare per Roma con i noti cumuli di immondizia che fanno da cornice in questi giorni li avevano delusi non poco, ma assistere a scene di degrado e abbandono così evidenti anche nei dintorni li fa dubitare fortemente sulle possibilità di ripresa di questa città.

Questo raccordo è a competenza mista, Comune di Roma e Comune di Guidonia. Purtroppo non si notano differenze nella gestione della pulizia, anzi forse si fa a gara a quale sia il tratto più sporco. In un primo tempo avevamo pensato fosse una strada gestita da Anas ma non abbiamo notato alcun segno e pertanto sembra quasi certo siano strade comunali. Ad ogni modo, anche se non lo fossero, le condizioni di degrado in cui versano sono tali che nessun ente può essere giustificato.

I nostri amici sono ripartiti portandosi nel cuore tanta bellezza ma anche tanto degrado. “L’avevamo letto sui giornali – ci dicono – ma pensavamo alle solite esagerazioni dei media”. E invece questa volta è tutto vero, nessuna esagerazione. Questa città ti lascia l’amaro in bocca e noi che ci viviamo non ce ne rendiamo più conto.

 

 

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