Strisce pedonali occupate e pedone travolto

È successo di nuovo, un pedone è stato travolto da un’autovettura mentre attraversava la strada, ma per Roma questa è una non-notizia, tant’è che è stata ignorata dalla gran parte degli organi di stampa.

L’incidente è avvenuto lo scorso mercoledì 2 marzo ed ha avuto come protagonista una signora di 80 anni, travolta da un’autovettura mentre attraversava la strada in piazza San Donà di Piave, non lontano dalla stazione Tuscolana. Risulta che la signora stesse attraversando al di fuori delle strisce pedonali ma solo perché esse erano occupate da auto in sosta, cosa peraltro sistematica in quella piazza. In effetti è sufficiente dare un’occhiata allo street view di google per verificare che in quella piazza le strisce sono solo virtuali, troppo larghe ed invitanti per non richiamare veicoli in sosta ad ogni ora del giorno e della notte.

 

SanDonaDiPiave

 

E così un altro utente debole della strada ci rimette la vita in quello che dovrebbe essere uno dei gesti cittadini più normali, ossia l’attraversare la strada.

L’idea che una signora ottantenne sia stata costretta a camminare in mezzo alla carreggiata, probabilmente con visibilità ridotta, a causa di alcuni veicoli che occupavano illecitamente le strisce a noi continua a far ribollire il sangue. E non possiamo non pensare tutto il male possibile di coloro che una tale incivile pratica continuano a permetterla. Ci riferiamo ai vigili urbani per i quali un’auto parcheggiata sulle strisce è un fastidio minore, un illecito praticamente impercettibile e sicuramente trascurabile. Peccato che un tale illecito causi morti e feriti ogni anno, pescando generalmente tra le fascie più deboili della popolazione.

Di questo tragico problema, drammaticamente sottovalutato a Roma, ci occupammo quasi un anno fa, segnalandolo come uno di quelli più urgenti a nostro avviso. La chiamammo “mattanza pedonale” in quel pezzo e continuiamo a pensare che non ci sia alcuna esagerazione nel titolo. In quell’articolo provammo anche ad abbozzare una possibile soluzione al problema ma senza la volontà politica di affrontarlo non si va da nessuna parte. Al tempo c’era Marino a condurre il governo cittadino e nonostante il suo prestigioso passato di medico l’ex-sindaco non si degnò di considerare le morti pedonali a Roma.

Caduta la giunta Marino c’era una pur flebile speranza che il Commissario volesse occuparsi di un problema privo di implicazioni politiche, ma invece anche Tronca non riesce a vedere il sangue dei pedoni che scorre sulle strade romane.

A questo punto le speranze non si possono che riporre nella nuova amministrazione, benché le prime schermaglie della campagna elettorale non fanno sperare in nulla di buono.

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