Sindaco Marino: nessun cedimento sugli urtisti!

Leggiamo l’articolo di Conti sul Corriere romano e ci preoccupiamo seriamente.

Vi si parla dell’irritazione della comunità ebraica romana per una promessa non mantenuta da parte del Sindaco Marino, ossia dare la possibilità a 12 urtisti di tornare ad operare nell’area del Colosseo con le loro bancarelle.

Come ormai in molti avranno imparato, gli urtisti sono i vecchi venditori ambulanti di ricordi, appartenenti tradizionalmente alla comunità ebraica, che si aggiravano nelle zone turistiche con la loro cassetta letteralmente “urtando” i turisti e proponendo la loro merce. E’ bene quindi tener presente che quando si parla di personaggi che stanno lì da oltre 150 anni e che fanno parte della tradizione romana, si parla di persone che operavano con una cassetta appesa al collo, cosa ben diversa di piazzare un indecente banco di paccottiglia in piena zona archeologica (segue immagine di bancarella tipo).

urtista

Scorrendo l’articolo anzitutto trasecoliamo alla notizia che il Sindaco possa aver fatto una promessa del genere, non capendo in nome di cosa e soprattutto avendo ben chiaro come un’eccezione simile avrebbe necessariamente inficiato il provvedimento complessivo di spostamento di tante postazioni, sia bancarelle che camion bar, dai Fori e dal Tridente. Detta in altri termini, consentire ad alcuni di tornare ad occupare le proprie postazioni in area archeologica darebbe modo a tutti gli altri, camion bar in primis, di reclamare presso la giustizia amministrativa per un trattamento discriminatorio, cosa che molto probabilmente (ed in parte comprensibilmente) verrebbe dai giudici accolta, vanificando un’iniziativa storica, salutata con favore da tutta la città (esclusi i pochi diretti interessati) e costata anni di lavoro di svariati uffici comunali e ministeriali.

Giunga quindi da queste pagine al Sindaco un accorato appello a non cedere su neanche una postazione da reinserire nelle aree ripulite, quand’anche questo volesse dire rimangiarsi una parola data. Purtroppo non sarebbe la prima volta che il Sindaco dice qualcosa che poi non rispetta ma almeno questa volta la cosa sarebbe fatta per una causa sacrosanta.

E per essere sicuri di stare dalla parte giusta di questa storia vediamo chi c’è a sostenere il campo opposto.

(OMNIROMA) Roma, 13 AGO – “Marino continua non solo a collezionare figuracce, ma anche a creare attriti tra l’amministrazione e il tessuto sociale, religioso, culturale ed economico della città per la sua incapacità di governare e di gestire le situazioni con serietà e correttezza. Ciò che la Comunità Ebraica reclama in questi giorni riguardo agli urtisti è più che legittimo e solo un Sindaco che disprezza le tradizioni romane come Marino può affrontare il problema con così tanta superficialità. Per bieca propaganda è stato colpito indiscriminatamente il commercio su area pubblica regolare con il solo risultato di far invadere il centro dagli abusivi totali. Si è riunita a tal proposito in Campidoglio una Commissione richiesta dal sottoscritto e porteremo avanti questa battaglia, anche a sostegno delle richieste della Comunità Ebraica di Roma. Alcune famiglie di commercianti regolari, trasferite in zone poco redditizie, sono state ridotte sul lastrico e gli urtisti, sopravvissuti a oltre 150 anni di storia, rischiano di essere rovinati, anche loro, dal ciclone Marino”.
Lo dichiara, in una nota, il Coordinatore Romano e Capogruppo in Assemblea Capitolina di Forza Italia Davide Bordoni.

Ebbene sì, l’ineffabile assessore al commercio della giunta Alemanno, quello che senza dubbio può intestarsi il “merito” maggiore della cartellopoli romana, oggi si schiera a fianco degli urtisti e promette una dura battaglia per riportarli al loro posto. Peccato che all’on. Bordoni sfugga che 150 anni fa gli urtisti non avevano banchi nei Fori, bensì vi si aggiravano con le loro cassette al collo offrendo i ricordini ai turisti. Come infatti spiega nella sua pagina facebook la sempre ottima Nathalie Naim, Queste bancarelle non sono storiche come questi sostengono ma moderne: sono state istituite con una delibera negli anni ’80 come i camion bar. Prima gli “urtisti ” (un terzo di questi, gli A1 perchè gli altri, gli A2, non esistevano) non avevano il banco deambulavano in varie aree di Roma con una cassetta con la quale appunto urtavano i passanti.”

A meno di inesattezze quindi, l’indimenticato ex-assessore Bordoni vorrebbe tutelare una roba venuta fuori negli anni ’80 in modi magari anche poco commendevoli, almeno a dar retta al marciume che continua ad emergere senza sosta dalle indagini della Procura.

Rafforzati quindi nella nostra convinzione che sullo spostamento complessivo delle bancarelle non si debba tornare indietro, ribadiamo l’invito al Sindaco a non cedere. L’aspettativa è anzi che l’opera di revisione delle postazioni ambulanti prosegua, continuando a rimuovere quelle che negli anni hanno occupato postazioni incompatibili con il decoro ed il rispetto del patrimonio artistico e culturale.

 

Chiudiamo facendo una riflessione sul centrodestra romano, che più di qualcuno si chiedeva che fine avesse fatto, essendo da tempo immemore sparito dalla scena cittadina e dalle cronache. Chiaramente le gravi responsabilità che pare abbia avuto lo stesso ex-sindaco Alemanno nelle storie di Mafia Capitale non possono non aver destabilizzato l’intera area politica. Ma se la riscossa viene affidata ad un personaggio che, seppur non toccato dalle indagini della Procura, porta sulle spalle responsabilità gravi come lo scandalo cartellonaro (e possiamo ben dirlo noi che la storia l’abbiamo vissuta fin dall’inizio) o la definitiva invasione delle bancarelle a Roma, allora diremmo che la maggioranza può dormire sonni tranquilli. Tanto più se costui decide di mettersi dalla parte di qualche centinaio di ambulanti ma contro tutto il resto della città. Un vero genio, non c’è che dire.

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2 risposte

  1. Ma non scherziamo ! Nel caso dei gelatai e’ tutto ancora piu’ evidente, da almeno 3,generazioni stavano nel centro storico ed ora gli hanno dato parcheggi mascherati come postazioni di zero valore. Il bello e’ che alcuni premono per favorire apette itineranti senza permesso ! Compresi bloggerari! La tua bella recensione merita un solo appunto che andrebbe messo piu’ in rilievo, gli urtisti parlano di promesse precise da parte di Marino. E se guardate bene effettivamente il sindaco parla solo di camion bar e soprattutto non solo non smentisce sugli urtisti ma sembra,almeno leggendo l’articolo del corriere, voglia rimandare solo di qualche mese il loro ritorno . Eccolo qui il marino senza macchia !

  2. Quindi il colosseo “marinoso” di miss peugeot avra’ 2 centri commerciali, decine e decine di distributori automatici, urtisti ,centurioni, abusivi,riscio’ ! La mia domanda e’ : Ma il decoro ha un prezzo?

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