Roma sbattuta in prima pagina dal NY Times: il declino è inarrestabile

Intendiamoci: a Roma i blog nati apposta per denunciare il degrado della città gridano inascoltati da anni.  Ma se è il New York Times, uno dei più autorevoli quotidiani del pianeta, a far notare che Roma è sprofondata in un declino irrecuperabile non ci si può voltare dall’altra parte. Non si può ignorare che l’intero pianeta ci guarda e che attende una scossa, un sussulto di orgoglio che non arriva mai.

Il giornale americano sbatte la città eterna in prima pagina. E’ un monito ai turisti che si accingono a un viaggio in Italia ma anche un reportage freddo e spietato. “Marino è onesto – scrive l’autrice del pezzo – ma la sua risposta è troppo lenta e indecisa“. Ecco un’altra fonte che accusa il Sindaco di essere troppo poco addentro ai veri problemi capitolini. E quali sono questi problemi secondo il NYTimes? Come era ovvio, il quotidiano non può tacere la situazione dell’aeroporto di Fiumicino, paralizzato per un incendio che ormai risale ad un’epoca diversa! E poi i rifiuti, lo sciopero bianco della metropolitana, l’erba lasciata crescere come in una foresta. “Il Sindaco ha sospeso gli appalti per la manutenzione del verde perché inquinati da Mafia Capitale“, nota la giornalista che però si domanda come sia possibile non aver pensato ad una soluzione alternativa. Esattamente quello che noi, pur non paragonandoci minimamente con il NYTimes, scrivemmo mesi fa.

Colosseo giardini degrado 5

 

Insomma il buon senso: quello che manca nel gestire questa metropoli che non ha capito di essere diventata tale, secondo Gigi Proietti che in una bella intervista all’Espresso afferma sconsolato: “Roma mia non ti riconosco più”. Il grande attore soffre nel vedere la sua città “diventata brutta, scomposta, estranea a se stessa“. La colpa – sostiene Proietti a ragione – è dei romani che alzano le spalle con il solito “chi te lo fa fa“! Mentre dovrebbero essere spronati a partecipare (Proietti cita Gaber e la sua “libertà è partecipazione”). I blog ci provano, offrono soluzioni. Purtroppo troppo spesso inascoltate. Altre volte invece i grilli parlanti di Romafaschifo, RiprendiamociRoma, Romapulita, diarioromano vengono seguiti dalle istituzioni e allora le cose magicamente migliorano. Guardate il caso del nuovo arredo urbano in via Giolitti che in pochi giorni ha eliminato il caos atroce di quella via. Da quanto tempo chiediamo che le strade vengano ridisegnate per evitare la sosta selvaggia e le doppie file?

Ignazio Marino al gay village
Marino con Imma Battaglia e Vladimir Luxuria al Gay Village

 

Insomma la miglior risposta che il Sindaco potrebbe dare all’articolo del New York Times non è tanto elencare le cose buone che ha fatto (che indubbiamente ci sono come la chiusura di Malagrotta, lo spostamento degli ambulanti dal Tridente, il registro delle unioni civili), ma provare a seguire i consigli di chi lo vuole solo aiutare. Senza alcun interesse personale. Solo per arrestare il declino sotto gli occhi di tutti.

 

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Una risposta

  1. A mio avviso siamo arrivati al punto in cui l’allenatore va cambiato, non per colpe sue dirette (che pure nel caso di Marino non mancano) ma perché l’ambiente ha bisogno di una scossa dalle fondamenta.
    Via Marino e tutta la giunta e venga un commissario con l’unico compito di ripristinare la legalità in ogni angolo della città. Per attrezzarsi decentemente al Giubileo è ormai tardi (tanto più che il governo centrale continua a non mollare un euro dal patto di stabilità) ma almeno evitiamo di farlo svolgere nel far west attuale.

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