Riceviamo e pubblichiamo – E questi sarebbero il nuovo?

Suonatore di secchi e pentole

 

Nella giornata di lunedì 14 marzo,  si è tenuta una riunione della Commissione Cultura in Municipio I sul tema degli artisti di strada, presente un funzionario della PLRC che si occupa della repressione degli abusi in materia di arte di strada.

Da un cittadino che ha assistito alla riunione abbiamo ricevuto un breve resoconto che volentieri pubblichiamo.

“Alla riunione della Commissione Cultura di oggi, 14 marzo, erano presenti diversi consiglieri di maggioranza ed opposizione, con le consigliere Naim e Secchi che conducevano in qualche modo la discussione, dimostrando una grande dimestichezza con la materia. L’interlocuzione con il funzionario della PLRC è stata sempre cordiale ed efficace, facendo emergere una serie di suggerimenti sia per indirizzare nell’immediato alcuni problemi posti dalla disciplina vigente sull’arte di strada (estremamente lassiva ed inefficace), sia per disegnare una nuova disciplina da sottomettere all’approvazione della prossima Assemblea Capitolina.

Ci sono stati però due episodi di questa Commissione che ritengo utile descrivere. Anzitutto il comportamento inspiegabile (o forse no) di un consigliere che mi è stato detto della lista “Noi con Salvini”, che è arrivato a Commissione iniziata da quasi un’ora, ha firmato un foglio del segretario e si è allontanato senza proferire parola. L’altro episodio ha come protagonista un consigliere del M5S che ha seguito distrattamente la Commissione, ad un certo punto ha fatto una serie di domande al funzionario della PLRC dimostrando di non conoscere minimamente la materia, e quindi è andato via svogliatamente prima del termine della commissione comunicandolo al segretario.

Ebbene a mio avviso se questi sono coloro che devono prendere il posto di quelli che hanno certamente malgovernato a Roma, c’è senz’altro da mettersi le mani nei capelli.”

Nel ringraziare il cittadino della testimonianza diretta non possiamo non stupirci di come ancora oggi ci siano consiglieri che sembrino utilizzare le commissioni solo per prendere un immeritato gettone di presenza o per giustificare la propria assenza sul lavoro.

Ci sono pochissime speranze che Roma riesca a risollevarsi dal degrado in cui è sprofondata, ma esse passano senz’altro dal farla finita con comportamenti lassisti e cialtroni. E sarebbe buona cosa che un tema del genere lo mettano bene in chiaro nel loro programma tutti i candidati sindaco.

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