Qual è il PD romano? Quello di Casu o quello di Tocci?

L'incontro organizzato da Carteinregola ha mostrato da una parte una difesa apodittica di quanto fatto negli ultimi anni, dall'altra analisi lucide e spietate delle tante cose che non vanno

Lo scorso lunedì gli amici di Carteinregola hanno organizzato un incontro online con alcuni esponenti del PD.

Questa la presentazione dell’evento:

 

Continuano gli appuntamenti di Roma2021 backstage le lezioni che vogliamo: il 30 novembre incontriamo alcuni esponenti del Partito Democratico. Seguendo il format inaugurato nel confronto con il M5S del 25 novembre, l’incontro non affronterà criticità o programmi per Roma*, ma il rapporto del partito con la città, e sarà diviso in due parti: un primo blocco riguarderà un bilancio del passato, dalla stagione delle giunte di centro sinistra e del “Modello Roma” all’opposizione del Sindaco Alemanno, al sofferto governo della Giunta Marino e di nuovo all’opposizione della Giunta Raggi. Un bilancio che si incrocia anche con molte battaglie della nostra associazione, in un confronto che in alcune occasioni ha riguardato anche le scelte della maggioranza regionale.

Nella seconda parte partiamo da oggi e dal percorso del Partito Democratico verso le elezioni del 2021: il rapporto con i suoi iscritti e con le realtà della società civile, la presenza nelle periferie, la comunicazione con la città, le primarie per il Comune e per i Municipi, e soprattutto il lavoro avviato ormai da qualche settimana da Insieme per Roma, che intende raccogliere e consolidare in un’ampia coalizione le forze del centro sinistra. E parleremo delle vicinanze e lontananze del PD rispetto alle altre forze politiche, all’interno e all’esterno del possibile schieramento, e del rapporto con il M5S, anche in relazione al modello nazionale e regionale, dove la maggioranza di centro sinistra al governo ha avviato da tempo un confronto con il Movimento.

 

E questa la sua registrazione (clickare sull’immagine):

 

 

Consigliamo caldamente la visione della registrazione perché essa mostra in maniera solare com’è oggi il PD romano e come potrebbe e dovrebbe essere.

 

Da una parte vi è il segretario del PD Roma, Andrea Casu, il cui atteggiamento durante tutto l’incontro è stato del tipo “tutto va ben madama la marchesa”. Da lui non è giunta mai una vera autocritica, né con riguardo al “modello Roma” delle amministrazioni Rutelli e Veltroni, né rispetto alla brutta storia del sindaco Marino e né infine relativamente alla totale assenza di opposizione all’attuale amministrazione Raggi.

 

Dall’altra parte c’è Walter Tocci, già assessore alla mobilità nella giunta Rutelli, che ha riconosciuto a più riprese la mancanza di una presa di coscienza da parte del PD dei tanti errori del passato. Tocci ha parlato della necessità impellente che il PD proceda ad un’analisi delle sconfitte subite negli anni passati, così come che il partito torni a parlare con i cittadini.

 

Ovviamente noi abbiamo molto apprezzato le tesi di Tocci, condividendo in pieno il suo giudizio sullo stato del PD a Roma. Allo stesso modo abbiamo ricevuto conferma di quanto inadeguato appaia essere il segretario del PD Roma, uno che invece di riconoscere errori e problemi si bea delle ultime elezioni vinte non rendendosi conto dell’iceberg contro cui stanno andando contro. C’è infatti un diffuso malcontento nei tradizionali elettori di centrosinistra e un segretario cittadino che nasconde i problemi non può che risultare ai loro occhi particolarmente fastidioso.

 

Da segnalare che giusto una settimana prima dell’incontro col PD è andato in onda il servizio di Report che, parlando dei problemi collegati alla Polizia Locale di Roma, ha ricordato il dossier contro il sindaco Marino che fu costruito dai vigili insieme a pezzi del PD.

Sarebbe davvero opportuno che il PD romano desse spiegazioni riguardo alla torbida storia che ha fatto cadere l’unica giunta capitolina recente che abbia provato ad affrontare i tanti problemi di Roma.

Purtroppo abbiamo visto che il PD di Andrea Casu non avverte l’esigenza di darle quelle spiegazioni. È apparso abbastanza chiaro invece che Walter Tocci sarebbe disponibile ad affrontare l’argomento con la dovuta chiarezza, ma finché egli e altri come lui rimarranno una specie di riserva del partito il loro ruolo sarà alquanto ininfluente. E questo non è solo un problema per il PD ma per la stessa città di Roma.

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2 risposte

  1. Il Pd romano è assente, non esiste. Se pensano che basti prendere più voti dei 5stelle per essere soddisfatti vuol dire che sono proprio arrivati. A me sembra che si accontentino di avere qualche poltrona e che si preoccupino solo di mantenerla, per il resto…nulla.

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