Pedonalizzare le strade solo il fine settimana. L’ipotesi via Veneto

La proposta sulla via della "Dolce Vita" potrebbe essere esaminata dall'Assemblea Capitolina entro fine ottobre. Favorevoli i commercianti. Dubbi per le aree limitrofe

 

A Nizza è stato il periodo Covid a dare l’impulso di rendere pedonali alcune strade dal venerdì sera alla domenica pomeriggio. Come si vede nella foto qui sopra, per dare più spazio a bar e ristoratori si è deciso di consentire la posa dei tavolini sulla carreggiata, evitando il passaggio delle auto. Il successo dell’iniziativa, nel corso del 2021, è stato tale che l’amministrazione comunale ha deciso di prorogarlo per tutto il 2022.

A Roma si parla di sperimentare qualcosa di simile per via Veneto, una delle strade più iconiche della nostra città, che soffre da tempo la mancanza di identità. Una volta sede della Dolce Vita ritratta da Fellini, dei caffè frequentati da Ungaretti e Arbasino, oggi è alla ricerca del suo futuro. Resterà sede di uffici e alberghi di rappresentanza oppure luogo di shopping o tornerà ad essere vivace la notte? L’apertura della celebre pizzeria di Briatore e la prossima inaugurazione dell’hotel e ristorante Nobu, farebbero pensare proprio a quest’ultima ipotesi ma il traffico veicolare è prepotente e la rende poco vivibile.

L’idea di chiudere per sempre alle macchine il tratto compreso da Porta Pinciana a via Ludovisi ha trovato contrari i tecnici della Mobilità capitolina, ecco allora spuntare un’idea di compromesso: una semi-pedonalizzazione, valida cioè solo nei week end. Le modalità non sono ancora decise ma se si dovesse prendere l’esempio di Nizza si dovrebbero depositare dei pesanti blocchi di cemento ai varchi il venerdì sera e spostarli la domenica. La città della Costa Azzurra, sconvolta da uno dei più sanguinosi attentati di questo secolo, è molto attenta ad evitare la commistione tra aree pedonali e veicolari e dunque non lesina energie per movimentare barriere che impediscano a qualche folle di usare un camion come un’arma. Roma farà lo stesso? Non è dato sapere ma la proposta, avanzata dal consigliere capitolino del Partito Democratico, Mariano Angelucci, ha già passato il vaglio delle commissioni Bilancio e Commercio e ora deve affrontare lo scoglio della Mobilità e dell’aula.

 

Da una parte i commercianti e i ristoratori che premono per avviare la semi-pedonalizzazione già dal prossimo Natale, dall’altra le perplessità di alcuni residenti, soprattutto di coloro che vivono nelle vie limitrofe che si troverebbero ad assorbire flussi di traffico molto pesanti. I veicoli provenienti da Corso Italia, infatti, sarebbero deviati su via di Porta Pinciana e poi via Ludovisi per raggiungere via Boncompagni oppure svoltare di fronte l’ambasciata americana per poi proseguire su via Bissolati. In direzione opposta, le auto dovrebbero imboccare via Boncompagni e distribuirsi poi su via Toscana e via Piemonte. E’ giusto che chi vive e lavora nelle aree limitrofe debba pagare il prezzo di liberare un tratto di via Veneto?

A maggio, neanche quattro mesi fa, dall’assessorato alla Mobilità avevano fatto sapere che l’ipotesi non era sul tavolo. A settembre le cose sono cambiate tanto da immaginare la calendarizzazione della proposta Angelucci entro  ottobre. “Stiamo lavorando sulle pedonalizzazioni di via del Corso, piazza di Spagna e piazza Mignanelli e non potevamo lasciare fuori via Veneto“, ha spiegato Angelucci che però non pensa ad una eliminazione totale del traffico ma solo dalle 18 del venerdì alle 24 della domenica. Inoltre la strada dovrebbe essere oggetto di restyling con nuove fioriere, panchine, lampioni e marciapiedi più ampi.

Le commissioni cui è stata sottoposta la delibera hanno pensato anche ad eventi da organizzare nei week end proprio per attirare romani e turisti e non rendere vano l’allontanamento delle macchine. Ovviamente favorevole al progetto Pietro Lepore, presidente dell’Associazione di strada: “Siamo vicini ad un vero e proprio volta pagina epocale“, dice mentre sogna di allargare la pedonalizzazione anche alle vie limitrofe.

Funzionerà? E’ presto per dirlo anche se, avendo sperimentato in prima persona quanto fatto a Nizza, si potrebbe essere ottimisti.

 


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Una risposta

  1. Non basta chiudere! Deve essere organizzato un servizio navetta per chiunque voglia spostarsi e prevedere il permesso di usare la macchina ai residenti che devono uscire o rientrare a casa. Inoltre, perché non vietare l’ingresso in centro ai motorini? perché questi nessuno li tocca? Al posto dei motorini usare i monopattini!

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