Nessuno parla più dei roghi tossici. Risolti?

Dei roghi tossici provenienti dagli insediamenti nomadi della periferia romana ce ne siamo occupati l’ultima volta lo scorso luglio. In quell’occasione, considerando che la nuova amministrazione si era insediata da poco, provammo ad invitare il Sindaco a dare senza indugio un segnale di discontinuità rispetto al passato. Purtroppo tale segnale non c’è stato ed anzi la coltre di silenzio che copre questi veri e propri attentati alla salute dei cittadini pare essersi fatta ancora più pesante.

L’occasione di tornare sull’argomento ci viene data da un comunicato stampa firmato da un nutrito elenco di associazioni di cittadini che provano ancora una volta a richiamare tutte le istituzioni alla tutela del diritto alla salute.

 

roghi

 

Fumi tossici e salute pubblica

 Comitati di Quartiere e Associazioni territoriali unite nella denuncia dei continui roghi tossici nell’area Roma est

 L’iniziativa condivisa, promossa dal CdQ cittadini di colli Aniene Bene Comune, è partita al fine di garantire la tutela della salute pubblica a tutti i cittadini, residenti e non, negli ambiti urbani e peri-urbani periferici a confine tra il IV, V e il VI municipio (Colli Aniene, Tor Sapienza, Ponte Mammolo, Settecamini, Ponte di Nona ecc), che tra micro-insediamenti, dove vivono comunità ed etnie diverse, e la presenza di pseudo discariche abusive a cielo aperto, sono da anni costretti a respirare quasi a cadenza giornaliera, combustioni pericolose di materiali plastici e cumuli di rifiuti diversi.

I sottoscrittori, che rappresentano migliaia di cittadini, chiedono che il diritto alla salute, riconosciuto dalla nostra Costituzione all’art. 32, sia tutelato e garantito.

 Alla luce del perpetrarsi dei roghi, si sollecitano le Amministrazioni, gli Organi di vigilanza e di polizia – in adempimento a quanto loro imposto dalla Legge – di garantire il diritto alla salute pubblica dei cittadini che vivono e risiedono nelle immediate vicinanze delle aree di Ponte Mammolo, via Salviati, via Collatina vecchia, via di Salone e dintorni. Quasi ogni sera, infatti, nella zona, nell’aria si ergono nubi di fumo provenienti da rogni, appiccatati da ignoti, dal forte odore acre che brucia occhi naso e gola.

Troppo spesso i cittadini delle aree interessate così come gli operatori che intervengono sul posto, o che semplicemente monitorano la situazione, sono costretti a respirare le sostanze tossiche, fra le quali la diossina, che si sprigionano da questi roghi. Veleni che anche se inspirati in modo non costante possono generare gravi patologie.

 

La salute dei cittadini è priorità assoluta! È, pertanto, necessario porre in essere tutte quelle azioni di prevenzione e repressione, nel breve e nel medio termine, in particolare:

  • eseguire uno screening sanitario di controllo a partire dai presenti nei campi, al fine di verificare i tassi di intossicazione di metalli pesanti ed una analisi dei terreni dove sono presenti gli orti agricoli e in prossimità delle abitazioni ove ricadono i fumi tossici e conoscerne gli esiti.
  • rendere noti i dati della mortalità dei singoli quartieri, distinte per fasce di età e per un periodo significativo di almeno 10 anni.

 

L’esposto è stato inoltrato l’8 giugno tramite PEC al Comando dei Carabinieri di Tutela Ambientale, al Sindaco di Roma, alla Asl Roma2, all’ Assessore alla Sostenibilità Ambientale, alla Polizia Roma Capitale, al Prefetto, all’Osservatorio Territoriale per La Sicurezza, al Questore Di Roma e infine, per conoscenza al MATTM-Ministero dell’ambiente e per la tutela del territorio e del mare e all’Osservatorio Permanente Ambiente–Salute presso assessorato alla sostenibilità ambientale, alla Commissione EU, ai Presidenti dei Municipio 4, 5, 6, e al Comando VVFF.

Sottoscrivono la Diffida il CDQ CITTADINI DI COLLI ANIENE BENE COMUNE, IL CDQ TORRACCIA, CDQ A.S.S.C CASAL MONASTERO, CDQ REBIBBIA, CDQ LARGO BELTRAMELLI, CDQ PER DIFESA PARCO FERONIA, CDQ TOR SAPIENZA, CDQ NUOVA PONTE DI NONA, GRUPPI RICERCA ECOLOGICA LAZIO, GRUPPO ESCURSIONISTICO PROVINCIA DI ROMA, ASS.NE VIVERE A COLLI ANIENE, ASS.NE TIPI ATTIVI.

L’iniziativa, lanciata anche nella Rete costituitasi tra Comitati e realtà associative del IV municipio, è sostenuta anche dal FORUM SALVIAMO IL PAESAGGIO, che comprende un centinaio di associazioni nel Lazio, IL COMITATO COLLINA PIETRALATA, COMITATO COLLINA LANCIANI, COMITATO CIVICO INSIEME PER LA RUSTICA, COMITATO TIBURTINO PER L’USO PUBBLICO DELLE CASERME, ASSOCIAZIONE UNITI PER LA CERVELLETTA, ITALIA NOSTRA SEZIONE DI ROMA.

Si ringrazia il consulente giuridico del CdQ, Avv. F. Salomone, per l’assistenza gratuita che presta ogni qual volta si presentano delle necessita’, e la prof.ssa S. Colasante per la sua disponibilita’ a tradurre in lingua inglese il testo della diffida.

segreteria@collianienebenecomune.it

collianienebenecomune@pec.it

 

E no, quindi, anche il problema dei roghi tossici non è stato risolto ma anzi, come tantissimi altri, non appare neanche in carico a qualcuno per una sua possibile soluzione.

L’impressione è che questo tema sia stato accantonato dall’amministrazione, viste le oggettive difficoltà ad affrontarlo e la scarsissima “potenza di fuoco” cha ha dimostrato un governo cittadino ancora incompleto e falcidiato da decadenze e rimpiazzi.

Qualcuno però dovrebbe far capire al Sindaco che qui è in gioco la salute dei cittadini, ossia la loro vita e morte, roba da togliere quotidianamente il sonno di una persona responsabile. E se il Sindaco non ci arriva, qualcun altro (Prefetto?) dovrebbe prendere in mano la cosa.

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