Poche settimane fa, la marea di cartaccia portata dal Circo Lidia Togni era stata protagonista di un nostro articolo per il quale purtroppo non abbiamo ricevuto riscontro dalle istituzioni. Troppe volte, infatti, le multe comminate non vengono pagate, soprattutto perchè i circhi per loro natura hanno una sede mobile ed è difficile notificare sanzioni o provvedimenti. Che fare allora? Lasciare che ogni Natale arrivino quattro o cinque spettacoli, ciascuno dei quali imbratterà la città, o cercare di punirli severamente e fargli cambiare abitudine?

Una idea semplice ma efficace arriva da un nostro lettore, M. M. che ha suggerito una soluzione: rifiutare il permesso per lo spettacolo a tutti coloro che l’anno precedente hanno fatto uso di manifesti irregolari. Hai coperto di cartaccia cabine elettriche, viadotti, edifici privati? Ti nego l’autorizzazione ad occupare il suolo pubblico con i tuoi tendoni.

Il danno economico sarebbe maggiore di qualsiasi multa e soprattutto sarebbe di sicura efficacia dato che le contravvenzioni spesso non vengono pagate. “Quello che mi chiedo – scrive il nostro lettore – è se per coloro che puntualmente infrangono le regole il Comune abbia la possibilità di negare l’autorizzazione in modo da metterli in riga e dare un segnale per tutti”.  Riteniamo che la risposta non possa che essere affermativa. Il Campidoglio può negare il permesso all’uso del suolo pubblico per giustificati motivi e questo sembra più che giustificato. Se, infatti, per ogni circo che passa per Roma, la collettività dovrà spendere decine di migliaia di euro per ripulire la città è chiaro che i ricavi ottenuti per l’occupazione del suolo pubblico saranno effimeri e sicuramente insufficienti a coprire le spese. Inoltre una attività illegale, come l’affissione abusiva, è un motivo più che sufficiente dal punto di vista amministrativo per vedersi negata l’autorizzazione.