La vendita dell’ex deposito Atac di Piazza Bainsizza è un problema per i bus elettrici

Le scelte della passata amm.ne hanno portato all'alienazione di un bene difficilmente sostituibile, nell'ottica di trasformare in elettrico tutti i bus a servizio del centro cittadino. Una petizione per riacquisirlo

La notizia l’abbiamo dapprima appresa la settimana scorsa da una nota dell’assessore Patané:

 

Adnkronos – 14/12/2021 19:49
ROMA: PATANE’, ‘RIMESSA BAINSIZZA AGGIUDICATA A PRIVATI, FINALE GIA’ SCRITTO’ =
Roma, 14 dic. – (Adnkronos) – “Abbiamo appreso la notizia che la procedura di messa all’asta della rimessa Delle Vittorie a piazza Bainsizza è stata aggiudicata a dei privati che hanno superato l’offerta di Roma Capitale”. Lo annuncia in una nota Eugenio Patané, Assessore alla Mobilità di Roma Capitale. “Come noto – prosegue Patané – l’importanza di avere questa rimessa a disposizione dell’azienda operativa del trasporto pubblico di Roma Capitale era determinata dalla partecipazione al fondo del PNRR per l’acquisizione di bus elettrici all’interno del progetto full electric. Per Roma la location di piazza Bainsizza era irripetibile proprio perché nella zona centrale e settentrionale della città era l’unica sede logisticamente attrezzata per il progetto full green, sul quale puntiamo per cambiare il Tpl romano”. “Purtroppo – spiega l’Assessore – questa era una procedura nata malissimo con la precedente Amministrazione che, in un primo momento, non ha prodotto offerte in tempo utile al fine di esercitare una sorta di diritto di prelazione quando era possibile acquistare la rimessa senza accedere all’asta e poi, ad asta aperta, non ha secretato l’offerta e il rialzo con i quali avrebbe partecipato alla gara. Quando ci siamo insediati, dunque, la procedura era già ampiamente compromessa, ma nonostante questo abbiamo deciso di partecipare all’asta dando mandato al Direttore del Patrimonio di produrre rialzi fino al massimo dell’offerta consentita dalla perizia commissariale. Questo però non è stato sufficiente a far deflettere possibili concorrenti”. “A questo proposito – conclude Patané – spiace notare come l’interesse pubblico ribadito per ben tre volte dall’Amministrazione comunale, con atti di giunta e di Consiglio votati senza posizioni contrarie, non sia stato valutato con la giusta attenzione, né nelle sue motivazioni, né nei suoi obiettivi. Questo episodio comunque non impedirà la realizzazione della trasformazione della flotta di Atac a trazione elettrica, un obiettivo che perseguiremo con tenacia e con diversa organizzazione logistica e societaria”. (Cro-Del/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 14-DIC-21 19:49 NNNN

 

In sostanza, l‘ex rimessa Atac di piazza Bainsizza, nel quartiere Della Vittoria, è stata venduta all’asta, acquistata pare da una società della Fondazione Memmo.

La rimessa faceva parte dei beni che Atac si era impegnata a vendere nell’ambito del concordato, beni che però l’amministrazione capitolina aveva in piano di acquistare per mantenerne un uso pubblico. Nel caso della rimessa di piazza Bainsizza, ad essa si era pensato per ricoverare e ricaricare i bus elettrici che sempre più dovrebbero sostituire nella flotta Atac le altre motorizzazioni. La posizione del deposito era particolarmente favorevole, sufficientemente vicino al centro cittadino così da non sprecare chilometri preziosi di carica per raggiungerlo.

La cosa veramente assurda è che l’amministrazione ha offerto su un piatto d’argento al privato la possibilità di acquisire il bene col minimo sforzo possibile. Il limite massimo che l’amministrazione capitolina aveva deciso di proporre all’asta (19 milioni di euro) era infatti specificato in una delibera approvata dall’Assemblea Capitolina, per cui conosciuto da tutti. Al privato è bastato offrire qualcosa in più (nello specifico 100.000 euro in più di quanto offerto dal Comune) per aggiudicarsi la struttura.

Oltre ad una tale enorme igenuità, risulta incomprensibile quello che (non) ha fatto l’amministrazione di Virginia Raggi in questa vicenda. I Commissari Giudiziali già a fine 2020 avevano infatti espresso perplessità sull’operazione e ricordato l’impegno di comprare quell’immobile (e gli altri) entro l’aprile 2021. Il Comune invece alla 1ª asta del 22 aprile non si presentò; idem alla 2ª asta del 27 luglio, rimandando tutto alla 3ª seduta del 24 novembre, con l’esito che ormai tutti conosciamo.

 

Della vicenda ha anche scritto l’ex assessore all’urbanistica nella giunta di Ignazio Marino, Giovanni Caudo, attuale consigliere in Assemblea Capitolina eletto nella lista di Roma Futura a sostegno di Roberto Gualtieri. Caudo si era infatti occupato dell’ex rimessa di piazza Bainsizza quando era assessore, proponendo un’estensione della destinazione d’uso del bene, oltre alla mobilità, anche ad attrezzature pubbliche.

 

 

 

Segnaliamo infine che “Insieme 17“, un coordinamento civico di singoli cittadini ed associazioni rintracciabili nel territorio dell’ex Municipio XVII, ha lanciato una petizione chiedendo al Ministero della Cultura di esercitare il diritto di prelazione sull’ex rimessa, in quanto soggetta a vincolo di interesse culturale, per mantenerla nel perimetro pubblico.

 

 

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