Il 2018 di Atac: un anno vissuto pericolosamente. E per il 2019………….

Che anno ci aspetta per i trasporti romani? Nulla di buono si vede all’orizzonte, dopo il fallimento del referendum sulla liberalizzazione del servizio e un 2018 in caduta libera sul piano della produzione, cioè del numero di mezzi in circolazione rispetto al programmato. In questo articolo Mercurio Viaggiatore traccia un bilancio dell’anno appena chiuso e ci lascia con il dubbio, o forse la certezza, che quello che inizia oggi non potrà che portare cattive notizie. 

 

Fantasmagorici proclami sull’incremento di multe fatte, incredibili (microscopiche) percentuali di vendite biglietti, ma com’è andato realmente nel 2018 il “core business” di ATAC, cioè il servizio di trasporto? La produzione complessiva nei primi 9 mesi è rimasta sostanzialmente invariata rispetto al 2017, grazie soprattutto alla migliore performance sulla Metro A, ma il servizio di bus e tram è ulteriormente peggiorato. In proiezione su 12 mesi, i mancati incassi per mancata produzione equivalgono ad una perdita di circa 70 Milioni€.

Metropolitane. L’obiettivo del Concordato sulle metropolitane (+5% rispetto al 2017) non sarà raggiunto, a causa soprattutto della scarsa produzione della MetroC. Nel complesso il servizio sulle 3 metropolitane si è mantenuto ad un livello accettabile, il grosso problema resta la mancanza di regolarità nel passaggio dei convogli. È migliorata anche la pulizia all’interno dei vagoni, mentre all’esterno campeggiano i soliti scarabocchi.
Il 23 Ottobre 2018 si è registrato il grave incidente alle scale mobili della stazione Repubblica, con 24 feriti, di cui uno grave. Una catastrofe forse annunciata, visto che le segnalazioni di problemi agli impianti di traslazione erano sensibilmente aumentate già da un anno. Dalle percentuali di servizio possiamo calcolare che ogni giorno nelle stazioni sono rimasti fermi in media: 20 ascensori, 75 scale mobili, e 13 montascale per disabili (quasi uno su tre, un fatto gravissimo). Questo nel 2017, a fine 2018 la situazione è ulteriormente peggiorata.

 

A causa degli impianti non funzionanti a dicembre si è verificata addirittura la chiusura completa di diverse stazioni centrali: Repubblica (dal 23 ottobre, tuttora chiusa), Spagna, Barberini e anche Furio Camillo.
Grave anche la mancanza di trasparenza di ATAC sul tema polveri sottili nelle stazioni metro, tornato alla ribalta dopo i rilevamenti fatti da alcuni giornalisti con preoccupanti risultati molto al di fuori dei limiti di legge.

Autobus e Tram. La produzione è in caduta libera, in diminuzione rispetto al 2017, nei primi 9 mesi sono stati percorsi quasi 13 Milioni di Km in meno su gomma rispetto al programmato, e anche qui l’obiettivo del Concordato (+3%) non sarà raggiunto. Nel 2017 solo il 52% delle corse è risultato essere nello standard (ovvero corse effettuate con uno scarto massimo di 5 minuti sulla tabella), nel 2018 sarà andata anche peggio. Numerosissimi i guasti registrati ogni giorno, diverse le sospensioni di intere linee per indisponibilità dei bus; in diverse occasioni l’Ospedale Bambino Gesù è rimasto isolato.
Almeno 24 i bus andati a fuoco, di cui 15 completamente distrutti dalle fiamme. In un caso l’autista è dovuto saltare dal finestrino perché le porte non si sono aperte (autobus per fortuna senza passeggeri).
Le gare per l’acquisto di nuovi bus sono andate deserte (320 bus diesel una, e 5 bus idrogeno l’altra, nonostante la stazione di rifornimento per l’idrogeno sia stata già costruita e collaudata), l’acquisto tramite piattaforma Consip di 227 bus è tuttora incerto a causa della crisi finanziaria della ditta costruttrice. Non ci sono buona prospettive per il 2019.

 

Le ferrovie ex concesse. Il servizio è in linea con il contratto di servizio, ma del tutto insufficiente a soddisfare le esigenze degli utenti. Per il 4° anno consecutivo la linea Roma-Lido ha vinto il premio Caronte quale peggiore linea pendolari d’Italia. La Roma-Giardinetti rischia la chiusura dal 1° Luglio 2019 se non verrà urgentemente adeguata alle nuove normative.

Le segnalazioni degli utenti. Dalla Carta Servizi, pubblicata il 21 dicembre 2018, apprendiamo che nel 2017 la maggior parte delle segnalazioni (29,37%) ha riguardato le Macchinette Emettitrici di Biglietti (MEB). Un fatto davvero grave che mette in luce l’assoluta inadeguatezza della dirigenza ATAC e Capitolina. Infatti il 5 dicembre scorso si è scoperto che c’era una vera banda organizzata composta da 11 elementi, che manometteva sistematicamente le MEB per rubarne gli incassi. Si parla di diverse centinaia di migliaia di euro sottratti, senza che NESSUNO si accorgesse di nulla, il tutto infatti è venuto alla luce grazie alla denuncia di un collega onesto dei Vigilanti arraffoni.

Ancora una volta la cittadinanza e gli utenti sono rimasti totalmente inascoltati, se non addirittura presi in giro. Infatti i soldi sottratti dalle MEB e reclamati, sono finiti nel Concordato e difficilmente saranno restituiti.

Conclusioni. Il 2018 è andato malissimo, gli obiettivi di produzione del concordato non sono stati raggiunti, gli investimenti sono stati pochissimi, nonostante diverse spie d’allarme su impianti di traslazione e MEB non c’è stata alcuna azione concreta da parte della dirigenza ATAC e dalla Giunta, non sono tuttora stati comprati nuovi autobus, i 425 milioni di euro assegnati un anno fa per l’adeguamento e la messa in sicurezza delle Metropolitane non sono ancora stati spesi, c’è un Assessore ai trasporti quasi del tutto assente, un Dipartimento Mobilità che si occupa di problematiche complementari e che NON ascolta i cittadini, puntando su progetti ampiamente bocciati come le funivie, anziché sulle metropolitane. Il concordato ATAC probabilmente verrà approvato, nella speranza dei creditori di arraffare qualche briciola prima del tracollo. A noi utenti resta un 2019 anche peggiore del 2018. E non ci possiamo nemmeno attaccare al tram perché il servizio sta ormai sprofondando verso minimi storici.

 

 

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